banner banner banner
Salire In Alto
Salire In Alto
Оценить:
Рейтинг: 0

Полная версия:

Salire In Alto

скачать книгу бесплатно


SECONDA PARTE

(Versi inediti o sparsi, 1960 – 2017)

POESIE 1960-2017

GIOVANISSIMA ESTATE

C’ERA UNA VOLTA

BUSSOLA SMARRITA

UN BEL MATTINO

LA MEMORIA DI DIO

STRALCI DAL POEMETTO TRALASCIATO “CANTI DEL COSMO” (1984-5):

MINIMA INTRODUZIONE DELL’AUTORE

TRE PAROLE MALIGNE

ISOLA SU UN PIANETA LONTANO

LO SGUARDO E IL PESCATORE DI CORALLO .

UN CERTAME NEL COSMO

Poemetto giocoso (1995)

Su

L’ORA NEL VANGELO SECONDO GIOVANNI

Poemetto in due canti (1998)

NOTICINA INTRODUTTIVA DELL’AUTORE

Canto I

Canto II

(#ulink_98d0d05a-01a5-5823-958d-a9af5d16e09a)

(#ulink_98d0d05a-01a5-5823-958d-a9af5d16e09a)

(#ulink_98d0d05a-01a5-5823-958d-a9af5d16e09a)

Guido Pagliarino (#ulink_daf18b6a-9335-560a-808e-47e659f9e8b6)

Salire in Alto (#ulink_daf18b6a-9335-560a-808e-47e659f9e8b6)

Silloge di Poesie e di Racconti in versi 1960 - 2017 (#ulink_daf18b6a-9335-560a-808e-47e659f9e8b6)

PRIMA PARTE (#ulink_daf18b6a-9335-560a-808e-47e659f9e8b6)

(Versi già editi in libri (#ulink_daf18b6a-9335-560a-808e-47e659f9e8b6)) (#ulink_daf18b6a-9335-560a-808e-47e659f9e8b6)

SALIRE IN ALTO (#ulink_daf18b6a-9335-560a-808e-47e659f9e8b6)

Poesie 1975 - 2005 (#ulink_daf18b6a-9335-560a-808e-47e659f9e8b6)

LIRICHE (#ulink_daf18b6a-9335-560a-808e-47e659f9e8b6)

IMAGO

Nera pantera lucida, dall'uno all'altro mobile,

salta e si ferma con le fauci spalancate, immobile

fissando dal suo rosso il bimbo attonito che appena

volta gli occhi alla cosa palpitante nella casa,

ne la penombra, e sa che quella è il diavolo.

Nessuno attorno, il bimbo non ha voce.

LUCE!

Si desta il bimbo accanto al petto del suo babbo

ed ascolta la favola,

la bellissima favola

di Peter che volava e non voleva

crescere mai;

e la spalla del padre si fa un'isola

e il piccino s'invola

a pugnare su in alto con Uncino e ancora in alto.

Quasi trent'anni son passati e l'uno

prova a essere l'altro.

QUANDO ANCHE NOI

Quando anche noi saremo nel momento

d’aver dietro l'omega e innanzi l'Alfa

vorremo avere nel bagaglio d'aria

quanto ti porti adesso che, contento,

sali mirando il quieto occaso spento.

Più aperta ancòra viene la speranza

nella scoperta che finisce mai,

ora che il primo doloroso e lento

mondo hai lasciato, e non poteva dare

che un seme. Stretti in questo camposanto,

noi, dell'ALBERo TuO, teniamo il pianto

e innalziamo le fronde, per amare

tua eternità: ella il dolore serra

e, palpitando, piano lo sotterra.

LI SAI QUEI SOGNI?

Li sai quei sogni dove sei per casa,

la casa vecchia, e dentro una persona

cara ti vedi che sapevi spenta?

Mi sono desto, pensi, e sei contento

vuoi sentirle la voce, t'improvvisi

a dir piccole cose

e lei, che ti sa tacito, non dice

quasi che nulla, come se sorpresa.

Dopo, il risveglio è come un nuovo lutto

e un po' ti filtra con la luce il dubbio

di Sigismondo.

T'alzi pensando all'altra casa vuota.

Giovani affetti nella nuova trovi

e il caffè.

VISITA

Veleggia lieto, quasi, nella Grazia

il giusto morto; quasi, ché non sazia

è la sua forma, tesa

ai suoi vivi, ai colori

ai sapori di casa.

Chiede un minuto, di riavere i cari

che lo vedano...

L'HA!

Scende rotando in cerchi ventilati

verso la casa, all'ora meridiana.

Seggono al desco i cari, alla finestra,

la buona moglie, i figli e le famiglie,

ragionano di lui. Ha come agli occhi

una stilla di lagrime

una goccia di nuvole. S'apprende

più più nell'aria in forma d'uomo, ai vetri.

Ah! Fuggon tutti.

LIBERO!

Risplende lieto nella piena Grazia