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Dopo La Caduta
Dopo La Caduta
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Dopo La Caduta

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Dopo La Caduta
L. G. Castillo

Angelo Spezzato #2
Finalmente riunita all’amore della sua vita, Naomi pensava di possedere l’amore eterno e la felicità. Malgrado la presenza del ribelle Lash al suo fianco, si accorge che la vita da arcangelo non è semplice.

Quando i segreti del passato vengono finalmente rivelati, si accendono gli animi, i fratelli si scagliano uno contro l’altro, e Naomi e Lash affrontano la più grande minaccia alla propria relazione: la scelta fra l’amore, la famiglia, e il dovere.

Riuscirà questa famiglia di angeli spezzati a perdonare gli errori del passato o continuerà a portarsi le spine nel cuore, disgregando la sua unione?

Dopo la Caduta

Indice

Libri di L.G. Castillo [Versione Inglese] (#uaf792244-6eb4-50a3-ba13-c37a3fe66879)

Capitolo 1 (#u39443c28-3fe0-5757-958d-993671f2590f)

Capitolo 2 (#ued63767c-2717-5b9c-992a-c8353869f4aa)

Capitolo 3 (#u87738bec-7b94-556e-bd86-5229ca3253db)

Capitolo 4 (#u36a49197-2520-551d-9237-995144b3d55c)

Capitolo 5 (#uf295940f-9d7f-5589-9482-a91b343abd6d)

Capitolo 6 (#litres_trial_promo)

Capitolo 7 (#litres_trial_promo)

Capitolo 8 (#litres_trial_promo)

Capitolo 9 (#litres_trial_promo)

Capitolo 10 (#litres_trial_promo)

Capitolo 11 (#litres_trial_promo)

Capitolo 12 (#litres_trial_promo)

Capitolo 13 (#litres_trial_promo)

Capitolo 14 (#litres_trial_promo)

Capitolo 15 (#litres_trial_promo)

Capitolo 16 (#litres_trial_promo)

Capitolo 17 (#litres_trial_promo)

Capitolo 18 (#litres_trial_promo)

Capitolo 19 (#litres_trial_promo)

Capitolo 20 (#litres_trial_promo)

Capitolo 21 (#litres_trial_promo)

Capitolo 22 (#litres_trial_promo)

Capitolo 23 (#litres_trial_promo)

Capitolo 24 (#litres_trial_promo)

Epilogo (#litres_trial_promo)

Prima della Caduta: Anteprima (#litres_trial_promo)

Copyright © 2018 L.G. Castillo

Tutti i diritti riservati.

Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta in alcuna forma o tramite qualsiasi mezzo elettronico o meccanico, compresi i sistemi di archiviazione e recupero delle informazioni, senza il permesso scritto dell'autore, eccetto che per l'uso di brevi citazioni in una recensione del libro.

Creato con Vellum (http://tryvellum.com/created)

Libri di L.G. Castillo [Versione Inglese]

CONTEMPORARY ROMANCE

Stillwater Dusk (https://www.books2read.com/StillwaterDusk)

Strong & Wilde (Texas Wild Hearts #1) (https://books2read.com/StrongWildeNovel)

Secrets & Surrender (Texas Wild Hearts #2) (https://books2read.com/SecretsSurrenderNovel)

Your Gravity (https://books2read.com/YourGravityNovel)

PARANORMAL ROMANCE

Lash (Broken Angel #1) (https://books2read.com/LASH)

After the Fall (Broken Angel #2) (http://books2read.com/AftertheFall)

Before the Fall (Broken Angel #3) (https://books2read.com/BeforeTheFall)

Jeremy (Broken Angel #4) (https://books2read.com/JeremyBrokenAngel4)

Golden Angel (Broken Angel #5) (https://books2read.com/GoldenAngel)

Archangel’s Fire (https://books2read.com/ArchangelsFire)

www.lgcastillo.com (http://www.lgcastillo.com)

1

Il mantello di Rachel fluttuava mentre si affrettava lungo il tunnel nell’oscurità. Lui era lì. Se lo sentiva.

Tremando, strinse il pesante tessuto più vicino al corpo. Dalla bocca le uscivano nuvolette bianche mentre ansimava, cercando di riprendere fiato. Ad ogni passo era come se i suoi poteri di angelo venissero prosciugati. Si fermò e si appoggiò al muro umido della caverna, senza la forza di fare un altro passo. Ce la poteva fare? Anche se fosse riuscita a raggiungerlo, avrebbe avuto ancora poteri sufficienti per salvarlo?

Gabrielle l’aveva avvisata che sarebbe stato così, ma Rachel non le aveva dato retta, specialmente quando era entrata per la prima volta all’Inferno. Era uguale a casa! Prati rigogliosi e fiori fragranti coprivano il panorama fino all’orizzonte. Montagne con i picchi ricoperti di neve facevano da sfondo ad un cielo limpido e azzurro—persino il ruscello si trovava nello stesso identico posto del Paradiso. Se non fosse stato per la sensazione di ansia che le prendeva lo stomaco e i peli che le si drizzavano dietro al collo avrebbe giurato di essere a casa.

Considerato che Lucifero teneva i propri prigionieri al Lago di Fuoco, aveva presupposto che l’Inferno fosse una vasta landa deserta caratterizzata da un calore soffocante. Finché non aveva trovato la caverna nascosta dietro a una cascata non aveva pienamente capito cosa intendesse Gabrielle quando le aveva detto di non abbassare mai la guardia. La caverna era gelida. L’aria ghiacciata sembrava entrarle nei pori e nelle ossa, facendole battere i denti in maniera incontrollabile.

Avrebbe voluto che Gabrielle le avesse fornito maggiori informazioni su cosa aspettarsi. Si sarebbe messa abiti più pesanti. Gabrielle c’era stata una volta sola, ed era rimasta all’esterno della caverna. Secondo lei, una volta era stata più che sufficiente. Le ci erano voluti giorni interi per riprendersi dall’esperienza.

Solo Raphael sapeva esattamente come fosse l’Inferno. Aveva chiesto a Gabrielle di aspettarlo mentre lui si addentrava coraggiosamente nelle profondità della caverna per raggiungere il lago. Era l’unica persona che Rachel conoscesse ad essere sceso e poi tornato—vivo.

Se solo avesse potuto chiedere a Raphael cosa aspettarsi e come prepararsi. Sospirò. Se l’avesse fatto, non avrebbe poi avuto modo di sgattaiolare via senza farsi notare. Sarebbe stato fatto rapporto a Michael e molto probabilmente sarebbe stata messa sotto sorveglianza fino a quando non sarebbe stato troppo tardi.

Le sfuggì un singhiozzo al pensiero che lui potesse morire. Si mise una mano sulla bocca, terrorizzata nel sentire che il suono creava un’eco nella caverna, rimbalzando sui muri. Cominciò a tremare mentre lottava con il pensiero di perderlo. Doveva riprendere il controllo. Se fosse stata catturata, sarebbe stata la fine per entrambi.

Fece un respiro profondo per farsi forza e si staccò dal muro. Ce la posso fare. Non lo perderò.

Trascinando i piedi sul pavimento della caverna continuò ad arrancare nell’oscurità. Girato un angolo, si trovò davanti a due tunnel.

Da che parte devo andare? Gli occhi le si riempirono di lacrime e si morse il labbro, frustrata. Era stanca, così stanca. Se avesse scelto il tunnel sbagliato, non sapeva se poi sarebbe stata in grado di percorrere anche il secondo. Il tempo stava per scadere. Doveva fare una scelta, adesso!

Stava per avventurarsi lungo il sentiero alla sua sinistra quando sentì un gemito provenire da destra.

È lui!

Cominciò a correre in quella direzione con rinnovata energia e in pochi minuti si ritrovò in una grande caverna. Sentì un forte calore sul corpo, che la fece ritrarre per il dolore dovuto all’improvviso sbalzo di temperatura. Si fermò di botto, cercando di bilanciarsi con le braccia per non cadere nella lava liquida che era apparsa davanti ai suoi occhi e che rischiava di ustionarle la punta dei piedi.

Il lago!

Un calore indicibile le offuscò la vista e si strofinò gli occhi. Tutto ciò che riusciva a vedere era un mare di calore rosso infuocato. Lui dov’è?

Cercando di vedere attraverso la foschia, scorse una figura indistinta, immobile. Sbatté nuovamente gli occhi e riuscì a mettere a fuoco l’immagine.

No! Non può essere lui.

Dall’altra parte del lago, incatenato al muro, nudo, si trovava l’unica persona al mondo di cui lei non poteva fare a meno. L’unica persona per cui avrebbe sfidato gli ordini dei più importanti Arcangeli se questo avesse significato poterlo salvare.

Uriel.

Le cominciarono a scendere grosse lacrime sulle guance infuocate mentre osservava il suo corpo, una volta splendido, bruciato dalla lava che gli schizzava addosso. Le sue belle ali candide erano adesso di un colore nero grottesco. Ad ogni movimento che faceva, le piume si riducevano in cenere e fluttuavano a terra senza più vita.

“Uriel” disse con voce rauca.

Lui sollevò la testa e la guardò con occhi pieni di sofferenza, di un blu stupefacente rispetto allo sfondo del suo viso annerito. “No” gemette. “Vattene. Vattene subito. Lui sta per—”

La caverna rimbombò, e la lava fece un guizzo nell’aria. Uno spruzzo del liquido ustionante lo colpì al petto. Inarcò la schiena e lanciò un grido.

“Sto arrivando, Uriel!” Rachel si tolse il mantello e aprì le ali.

“È troppo tardi per me” le disse con voce stridula. “Non farlo.”

“No, non è vero. Non mi interessa ciò che dicono gli altri. Ti sei redento. Meriti un’altra chance.”

Lui la guardò dritto negli occhi. “Perdonami. Non sono degno di te.”

“Non c’è niente da perdonare. Io ti amo.”

Rachel si guardò intorno, alla ricerca disperata di un modo per arrivare a lui. Deglutì con sforzo mentre spalancava le ali e, con tutta la forza che aveva, si sollevò in aria. Riuscì ad alzarsi solo di qualche centimetro dal terreno. Era come se una barriera invisibile la trattenesse a terra. Freneticamente, cercò intorno a sé un altro modo per raggiungerlo e vide uno stretto sentiero di pietra lambito dalla lava. Non esisteva altro cammino.

Facendo appello a tutte le proprie forze si spinse verso l’alto, cercando di rimanere a distanza dal liquido ardente. La caverna rimbombò di nuovo, e un’onda di lava sbatté contro le pareti, mandando gocce infuocate nell’aria e sulle sue ali.

Lanciò un urlo di dolore e cominciò a cadere.

“No, Rachel. Torna indietro” gemette Uriel.

Prima che Rachel potesse rispondergli che non l’avrebbe lasciato per nessun motivo, sentì un soffio d’aria sul collo. Un braccio le circondò con forza la vita e la trascinò lontano dal lago, lontano da Uriel.

“Prendila . . . Gabrielle” ansimò Uriel. “Tienila . . . al sicuro.”

“Hai la mia parola” rispose Gabrielle stringendo Rachel con forza ancora maggiore.

“No!” gridò Rachel, lottando contro la stretta d’acciaio di Gabrielle. “Lasciami andare. Lasciami andare!”

Rachel allargò le braccia, come se questo potesse aiutarla ad avvicinarsi a lui. “Uriel! Uriel!”

Mentre Gabrielle usciva in volo dalla caverna, un forte tuono scosse le pareti, e il suono delle urla di Uriel la lacerarono, unendosi alle sue.

Poi, il silenzio.

Se n’era andato.

Si lasciò cadere senza forza fra le braccia di Gabrielle mentre volavano a ritroso lungo il tunnel glaciale. Il gelo si diffuse al suo viso, alle mani, e poi si intrufolò fino al cuore e fino al profondo della sua anima finché non rimase altro che un oscuro torpore. Non aveva importanza. Niente aveva più importanza oramai.

Quando uscirono dalla cascata nella luce del sole, Rachel guardò quasi senza vederle le nuvole che si muovevano pigramente nel cielo. E sebbene il sole le splendesse sul viso, non riusciva a sentirne il calore. Il vuoto e il gelo nel suo cuore non se ne sarebbero mai più andati, perché Uriel era morto.

“Aspetta un attimo! Uri è morto? Ma proprio morto morto? Nel senso che non esiste più, morto?” Naomi guardò Rachel con gli occhi sgranati e poi si rivolse a Uri. Mentre lui sorrideva sul suo mento si evidenziò la sua tipica fossetta. “Ma tu sei . . . sei qui.”

Rachel guardò in lontananza con un’espressione triste come se si fosse ancora trovata nella caverna.

“Rachel? Stai bene?” Naomi le scosse le spalle, la fronte aggrottata per la preoccupazione. Non era abituata a vedere l’amica così triste. Fra tutti gli angeli che aveva conosciuto nel suo breve tempo in Paradiso, Rachel era la più allegra, sempre indaffarata a diffondere pettegolezzi sugli altri angeli. Naomi avrebbe voluto non averle domandato come avesse incontrato Uri. Non aveva idea del loro passato tragico o che Rachel e Uri fossero mai stati separati. Uri, che aveva abbreviato il nome da Uriel, era sempre al fianco di Rachel.

Quando Naomi l’aveva incontrato per la prima volta, era stata colta di sorpresa dal modo in cui le sorrideva scherzosamente e la prendeva in giro. Ed era uno a cui piacevano gli abbracci, come Rachel. Naomi aveva pensato che Lash sarebbe stato geloso del modo in cui Uri flirtava con lei. Ma poi si era accorta che si comportava in quella maniera con tutti, anche con Gabrielle.