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“Ce l’hai, dolcezza.”
“Sì, ce l’ho, Frankie. Ed è ‘Candi’ con la ‘i.’ Sono dolce e gustosa, proprio come un dolce vero.”
Frankie sorrise e s e ne andò.
“Quindi ha perso mille dollari?” chiese Candi.
“Sì. Ora ha visto come funziona?” chiese Bell.
“Certo. Mi faccia vedere il foglio di Frankie, e potrei partecipare al prossimo gioco.”
“Mi spiace.” Bell piegò il foglio e lo mise sotto il computer. “Regole del Ringmaster.”
“Bè, peccato.”
“Vuole un enigma di esempio?” chiese lui.
“Okay.”
Disegnò il triangolo con le due line che lo attraversavano e le due verticali su un tovagliolo. “Quanti triangoli vede?”
Prima che potesse rispondere, Gigi si avvicinò al tavolo. “Vedo che il vaso è ancora pieno di soldi.”
Bell annuì mentre prendeva il foglio che lei gli porgeva. Lesse la risposta e scosse la testa. “Mi spiace.”
“Cosa? È ovvio. I quattro uomini vengono da”
“No,” disse Bell. “Non di fronte a una nuova giocatrice.”
“Oh. Ma penso comunque di aver ragione.”
“Quando il vaso sarà vuoto lo scoprirai, e ti prenderai a schiaffi da sola.”
“Dodici triangoli,” disse Candi.
“Ha,” Gigi rise, “diciotto.”
“Non può essere.” Cominciò a contare di nuovo i triangoli.
“Si tenga i soldi, ragazza,” disse Gigi. “Questo gioco non è per i deboli di cervello.” Li lasciò per aspettare il risultato al bar.
Altri due uomini si avvicinarono al tavolo e diedero entrambi la stessa risposta sbagliata.
“Non possono essere diciotto,” disse Candi.
Bell le indicò tutti i triangoli.
“Dannazione, è difficile.” Fissò il disegno sul tovagliolo.
“Enigma piuttosto difficile, stasera,” disse qualcuno.
Bell alzò lo sguardo per vedere un uomo piccolo e magro che doveva avere più di settant’anni.
Porse il foglio a Bell.
“Congratulazioni, Wally. Vai a prendere la vincita da Blinker.”
“Sì! Lo sapevo.”
Tutti i giocatori guardarono Wally contare la vincita, poi il vaso vuoto tornò sulla sua mensola.
“Qual è la risposta?” chiese Gigi quando si avvicinò al tavolo di Bell.
Bell le porse il foglio di Wally.
“certo, diavolo.” Gigi rise. “Era proprio sotto i miei occhi per tutto il tempo. Le prime parole dell’enigma, ‘il padre di Will.’ Ovviamente Will è il quinto figlio. Buon per il Ringmaster.”
“Forse dovresti scoprire nuove forme di intrattenimento,” disse Bell.
“Sì, lo farò, dopo che vincerò domani sera.” Aprì la borsetta mentre andava da Blinker al bar.
Candi contò mille dollari in banconote da venti. “Sono per il gioco di domani.”
“Okay, ma tolga quel mucchio di soldi dal tavolo. Vada a darli a Blinker. Poi si occupi di Frankie prima che si sbavi addosso.”
Candi rise. “Già, non lo sa ancora ma sta per spendere mille dollari in divertimento e giochi.”
* * * * *
La sera seguente, Leticia sedeva con Bell al tavolo.
Gigi si avvicinò a loro un minuto prima delle nove. “Quante buste, Leticia?”
Leticia la fissò mentre beveva la sua birra.
“Sedici,” disse Bell. “E ciao anche a te.”
“Ciao, e salve alla tua cosiddetta assistente.”
“Posso picchiarla, Bell?” chiese Leticia.
“Sì, ma non stasera.”
Gigi sorrise a Leticia. “Sta facendo diventare qualcuno un bel cobra.”
“Forse un serpente a sonagli con i denti a forma di dollari.”
“Piantatela,” disse Bell. “Pronta a giocare?” Si alzò dal tavolo.
“Diavolo, certo.” Gigi lo seguì mentre si dirigeva al tavolo sul retro. Altri quindici clienti li seguirono.
“Mi state prendendo in giro?” disse Gigi dopo aver aperto la sua busta.
“Non è così facile come pensi.”
Bell corse da altri due gruppi di persone. Non appena si sedette vicino a Leticia, Wally si avvicinò al tavolo.
Porse il foglio a Bell. “È un cinquanta e cinquanta, quindi ne ho semplicemente scelta una. Sono primo, vero?”
“Sì, sei primo, ma la risposta è sbagliata.”
“Maledizione. Sapevo che avrei dovuto scegliere la gallina.”
Altri due uomini si avvicinarono al tavolo.
“Mi spiace, ragazzi. Sbagliato per entrambi.”
Wendy portò la risposta a Bell.
“No. Sarai più fortunate la prossima volta, Wendy.”
“Andrò a uccidere un pavone.” Se ne andò al bar.
“Forse lo abbiamo fatto troppo difficile,” disse Leticia. “Uh-oh, eccone altri tre.”
Tutti avevano sbagliato.
“Oh, ottimo,” disse. “Ecco arrivare la tua puttana preferita.”
“Il vaso è ancora pieno,” disse Gigi. “Quante risposte sbagliate finora?”
“Sette,” disse Bell.
“Anche questo era ridicolmente semplice o incredibilmente intelligente,” disse Gigi.
“Qual è la sua ridicola risposta?” chiese Leticia.
Gigi sorrise e lesse dal suo foglio. “Quale è venuto prima, l’uovo o la gallina? E scommetto che quei sei perdenti hanno lanciato in aria una monetina e hanno scelto l’uno o l’altra. Giusto?”
Bell annuì.
“La mia risposta è che nessuno dei due è venuto prima.”
“Ti spiacerebbe spiegare come sei arrivata a questa conclusione?” chiese Bell.
“Sia l’uovo che la gallina si sono sviluppati insieme, e discendono da un piccolo dinosauro oviparo.”
“Oh cielo!” disse Leticia.
“Giusto,” disse Bell. “Il nome del piumato amico della gallina è Archaopteryx. Vai a prendere i tuoi sedicimila sacchi.”
“Speravo davvero che scegliesse l’uovo.” Leticia guardò Gigiandare a cercare Blinker.
“Va tutto bene, pasticcino, sappiamo chi sono i veri vincitori.”
Capitolo Quattro
Il giorno seguente, Bell sedeva al suo tavolo all’una di pomeriggio, fissando una giovanissima ragazza bionda.
Sedeva di fronte a lui, con le braccia incrociate, accigliata.
Lui cercò di uguagliare il suo cipiglio.
Lei fisso il proprio telefono, sorrise, e premette un bottone.
‘KA-POW!’ si sentì dal cellulare di lui. “Accidenti!” Bell lo prese e osservò lo schermo.
“Bell, Bell, Mister Liberty Bell,” la ragazza canticchiò un motivetto. “Viso così duro e aspro che rompe lo specchio. Io penso che sarà la tua Destroyer a cadere.”
Lui guardò la sua Destroyer Avenger inclinarsi e piegarsi in basso verso poppa. Premette un bottone del cellulare, poi cantò, “Millie, Millie, Miss Sciocca, assomiglia così tanto a un pirata, i bambini la chiamano Billy.” Premette un altro pulsante.
‘BOOM!’ La ragazzina fissò il suo cellulare, a bocca aperta.
“Boom, Boom,” disse Bell. “Sembra che la tua Carrier Eisenhower abbia appena incontrato la sua fine, la sua fine.”
“Porca miseria!” disse Millie.
“Bada a come parli, ragazzina,” disse qualcuno.
Alzarono lo sguardo dai cellulari per vedere Jennifer avvicinarsi al tavolo.
“Oh, bene,” disse Bell a Millie. “Ora finalmente mi libererò di te.”
“Mamma, mi ha affondato le mie migliori astronavi.”
“Oh, poverina.” Bell le sventolò i pugni davanti agli occhi. “L’ammiraglio Millie Bligh sta per mettersi a piangere.”
La dodicenne premette un bottone sul cellulare. Io posso anche mettermi a piangere, ma una delle tue navi sta andando a fondo. Dì al tuo Submarine Styx di guardarsi le spalle.”
‘BLAST, BANG, CRASH,’ si sentì dagli altoparlanti del telefono di lui. “Maledizione. Questa ragazzina non dovrebbe essere a scuola?” Bell alzò lo sguardo dal telefono per sorridere a Millie.
“Sto facendo scuola di guerra navale a te,” disse lei.
“Questa sembrava più una lotta tra due ombelichi,” disse Bell.
“Grazie per aver badato alla mia bambina, Bell,” disse Jennifer. “La signora Stratford è dovuta andare a una visita di controllo stamattina. È tornata ora.”
“Ha.” Millie rise. “Ci si potrebbe chiedere chi abbia badato a chi.”