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Mamma Mi Ha Detto Di Non Venire
Mamma Mi Ha Detto Di Non Venire
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Mamma Mi Ha Detto Di Non Venire

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“Signora Bercik...,” cominciò Misty.

“La prego, mi chiami Marlene.”

Misty sorrise all’anziana signora. “Sì, signora. Joey ed io siamo stati assunti per indagare sulla strage al piano di sopra, e il suo nome spuntò dai verbali della polizia.”

“Oh, dissi alla polizia che non ne sapevo nulla,” disse la signora Bercik. “Vince ed io stavamo rientrando da una visita a mia sorella. Non sentimmo neppure uno sparo.”

“Ma voi riferiste di aver notato una Cadillac parcheggiata accanto al marciapiede con il motore acceso,” disse Misty.

“Sì, è così. Ma non vedemmo nessuno entrare o uscire dall’auto, e non riuscimmo a vedere all’interno. I finestrini erano molto oscurati, quasi come quelli di una limousine. Diedi solo un’occhiata. Vince se la stava passando male, ed io avevo le mani occupate.”

“Suo marito potrebbe ricordare l’auto, Marlene?” chiese Joey.

“Signor Justice, mio marito non riesce a ricordare se ha fatto colazione stamattina. Ha l’Alzheimer.”

“Mi spiace. Non lo sapevo,” disse Joey.

“Non c’è motivo per cui dovrebbe saperlo. Alcuni giorni sono migliori di altri.”

“Quello che le vorremmo suggerire, Marlene, se è interessata,” disse Misty, “è che abbiamo un qualificato...”

Un uomo anziano con un deambulatore si trascinò nel soggiorno. Aveva uno sguardo determinato sul viso.

“Ci penso io, tenente,” disse l’uomo. “La zona è quasi sicura.”

“Oh, Vince,” disse la signora Bercik. Si alzò, prese l’uomo per un braccio e lo guidò verso la sedia libera. “Caro, non c’è bisogno di rendere sicura la zona. La guerra è finita.”

“Sono il sergente Bercik per te, soldato!” sbottò il signor Bercik mentre si sedeva. “E ci sono dei vietcong in tutta questa zona! E trenta di Pinky!”

“Calmati un attimo, Vince. I Vietcong non ti attaccheranno oggi.”

“Vietcong?” disse l’uomo anziano. “Di cosa sta parlando, signora? E voi chi siete?”

La signora Bercik sospirò mentre sistemava il marito sulla sedia. “Sono tua moglie, caro. Marlene.” A Joey e Misty disse: “Mi dispiace tanto. Sta passando di nuovo una brutta giornata.”

Il signor Bercik parlò di nuovo. “Non sto avendo una brutta giornata! E trenta di Pinky!”

“Non conosciamo nessuno di nome Pinky, Vince,” disse la signora Bercik.

“Marlene, quello che le stiamo proponendo è che lei si sottoponga all’ipnosi,” disse Misty. “Pensiamo che in questo modo potrebbe ricordare più dettagli sulla Cadillac.”

“Cadillac?” disse il signor Bercik. “Un’auto dannatamente costosa. Non posso permettermela con lo stipendio di un sergente. Trenta di Pinky.”

“Mi dispiace, Miss Wilhite,” disse la signora Bercik. “Non vedo proprio come posso lasciare Vince oggi in questa condizione. Mi piacerebbe aiutare, ma vede come sta lui.”

Joey disse: “Va bene così, signora Bercik. Non credo che avremo bisogno di farlo, dopotutto. Credo che suo marito ci abbia dato quanto avevamo bisogno di sapere.”

Misty guardò Joey, confusa. “Davvero?”

“Trenta di Pinky. Il Servizio limousine di Pinky. Le targhe sono numerate.”

La comprensione apparve sul viso di Misty. “Oh, mio Dio! Hai ragione!”

“Cosa vuol dire?” chiese la signora Bercik.

“Suo marito ha continuato a ripetere il numero di targa della Cadillac. Il numero trenta di Pinky è l’auto numero trenta della flotta del servizio limousine di Pinky. Ecco perché stavamo per richiedervi di sottoporvi all’ipnosi... volevamo il numero di targa dell’auto,” rispose Joey. “Potrebbe essere una pista per gli omicidi.” Joey si alzò dal divano e si mise di fronte al signor Bercik. Si mise sull’attenti, poi fece un brusco saluto al signor Bercik. “Ottimo lavoro, sergente.”

Bercik ricambiò il saluto. “ Niente di particolare, tenente.”

Anche Misty si era alzata. Strinse la mano della signora Bercik. “Grazie mille per il suo tempo, signora.” Si avvicinò al signor Bercik, si chinò e lo baciò sulla guancia. “E grazie per aver ricordato quello che dovevamo scoprire.”

Il signor Bercik arrossì. “È gentile da parte sua, signora, ma sono sposato e amo molto mia moglie. Non potrei mai venire nella sua stanza.”

“Signor Justice?” chiese timidamente la signora Bercik.

“Sì, signora?”

“Potrei avere i vostri autografi?”

I soci sorrisero.

Mentre lasciavano il condominio, Misty disse: “Allora, andiamo da Pinky?”

“Tanto vale,” rispose Joey. “Se riusciamo a scoprire chi noleggiò la Cadillac, avremo una pista.” Avvicinandosi all’auto, Joey premette il pulsante del portachiavi per disattivare il sistema di sicurezza. Sul lato del guidatore dell’auto, un giovane uomo giaceva in strada, contorcendosi. I suoi occhi erano aperti, e li spostò verso Joey.

Joey scosse la testa. “Cercare di introdursi nella mia auto è stata un’esperienza impressionante, vero?” Sollevò l’uomo sotto le spalle e lo trascinò sul marciapiede. “La prossima volta, pensaci due volte prima di provare a rubare una vettura. Potrebbe essere... illuminante.”

Misty lo indicò e si mise a ridere. “Guarda, Joey! Se l’è fatta addosso!”

Joey scosse la testa. “Tua madre non t’insegnò a non giocare con gli apparecchi elettrici quando sei bagnato?”

Salirono in macchina e se ne andarono, lasciando il giovane disteso sul marciapiede a riprendersi lentamente da solo.

Louie era nel suo angolo del ring. Aveva trovato tutto quello che gli serviva per l’incontro di allenamento, persino un paio di pantaloncini. Swanson era nell’angolo opposto e sorrideva attraverso il suo paradenti. Louie ricambiò il sorriso e fece un cenno a Swanson. Swanson era molto robusto, con muscoli lunghi e forti, che erano tesi sotto la pelle. Louie aveva il torace ben sviluppato, con muscoli grossi e voluminosi che si dispiegavano quando si muoveva, come un morbido flusso d’acqua.

Turk era nell’angolo di Louie, mentre Simons era in quello di Swanson. Swanson cominciò a battere i pugni insieme, ad agitare le braccia e a ballare sul posto. Louie rimase immobile, trasudando calma da ogni poro.

“Sei sicuro di volerlo fare, Louie?” chiese Turk.

“Oh, sì,” rispose Louie. “Quel tipo non sa di cosa sono capace. Sono in vantaggio. Per di più, Dexter mi mostrò alcune tecniche, amico. Non mi metterà le mani addosso. Stai a vedere.”

“Ehi, Washington!” gridò Simons. “Ti va bene se Larry l’allenatore arbitra? Farà un lavoro onesto.”

Louie scrollò le spalle e alzò le mani per dire che per lui andava bene. L’allenatore salì sul ring e fece cenno a Louie e Swanson di avvicinarsi.

“Signori, questo è un incontro di allenamento di cinque riprese. Ricordatevelo. Niente colpi sotto la cintura, e staccatevi dal corpo a corpo quando ve lo dico io. Forza, andate nei vostri angoli.”

“Ti farò a pezzi, amico,” disse Swanson.

“Uh-huh,” rispose Louie

Gli uomini tornarono ai loro angoli. Dopo pochi secondi, la campana suonò, segnalando l’inizio del primo round. Swanson uscì dal suo angolo saltellando, con i pugni alzati in un tipico assetto da pugile. Louie camminò semplicemente verso il centro del ring e alzò i pugni in una simile posa da pugile.

“Amico, non vali un cazzo,” disse Swanson, e diede un pugno con il suo destro. Era veloce, ma Louie parve intuire che il pugno stava arrivando, e semplicemente spostò la testa fuori dalla linea del pugno. Swanson sembrò sorpreso, e fintò con il suo destro, poi proseguì con un gancio sinistro. Di nuovo Louie spostò semplicemente la testa, e di nuovo il pugno lo mancò per una frazione di centimetri. Swanson tirò un destro allo stomaco di Louie, ma Louie spostò il pugno a lato del suo corpo. Swanson era sbilanciato dal pugno mancato al corpo, e Louie ne approfittò rapidamente. Mirò il suo sinistro a lato della testa di Swanson, cercando di colpire in profondità lo sfidante. Usò ogni muscolo della schiena, del petto e del braccio e mise tutto quello che aveva nel pugno. Colpì duramente il lato della testa di Swanson. Swanson si girò e cadde in avanti sul pavimento del ring. Non si rialzò. L’uomo era svenuto.

“Chiamami ancora checca, figlio di puttana,” disse Louie, girandosi per tornare nel suo angolo.

Dexter e Charlie stavano controllando i video di tutte le telecamere di sicurezza. Tutto sembrava perfetto. Tutti i video erano collegati a dei videoregistratori digitali ed erano gestiti da un sistema informatico sicuro. I rilevatori di movimento direzionale erano puntati lungo i percorsi, perché se avessero usato rilevatori grandangolari, questi avrebbero captato ogni movimento dei cani nelle loro cucce, attivando gli allarmi per un niente. Era un sistema abbastanza elaborato, ma era quello che gli organizzatori della mostra canina avevano precisato.

Dapprima, Dexter non capiva perché una mostra canina richiedesse un sistema di sicurezza così elaborato. Dopo la vicenda del bulldog ubriaco, capì un po' meglio. Era un ambiente spietato. Alcuni dei proprietari di cani credevano che vincere fosse tutto, e sarebbero stati disposti a tutto pur di assicurarsi l’eliminazione dei concorrenti. La birra che era stata data al bulldog avrebbe anche potuto essere veleno. La maggior parte dei cani erano purosangue, provenienti da antiche stirpi di cani della nobiltà, e valevano molte migliaia di dollari. La perdita di uno di essi non rappresentava solo la perdita di un cane, ma piuttosto di un importante investimento da parte dei proprietari.

Dexter sentì una fitta nel vedere che i cani erano considerati un investimento economico, e non quei fedeli compagni che potevano essere. Come amante degli animali, promise a se stesso che avrebbe fornito a questi cani la migliore protezione possibile.

“La situazione è buona, Charlie,” disse.

Charlie annuì. “È il meglio che possiamo ottenere, date le circostanze. Ha pensato di lasciare alcune attività di sicurezza per le persone?”

“La rassegna canina è per domenica. Rimangono stanotte e domani notte. In questo momento, penso che quello che abbiamo fatto sia sufficiente. Avremo cinque persone che circoleranno durante lo svolgimento della mostra, e spero che non ne avremo bisogno prima dello spettacolo.” Annuì tra sé. “Lasciamo tutto così per ora. Potremo sempre fare un miglioramento, se sarà necessario.”

“Vorrei proporre un suggerimento, signore,” disse Charlie. Charlie mostrava sempre il massimo rispetto per il suo datore di lavoro, anche se Dexter gli aveva detto molte volte di smettere di chiamarlo “signore”. Consiglio di tenere una pistola sedativa di riserva. Probabilmente non ne avremo bisogno, ma alcune di queste razze possono diventare aggressive. Mi sentirei più a mio agio ad averla e non averne bisogno, piuttosto che averne bisogno e non averla.”

Dexter si sistemò gli occhiali. “Buona idea. Prendine una dall’armeria questo pomeriggio, e tienila sotto controllo con le videocamere digitali. Tu ne sarai responsabile.” Diede una pacca sulla spalla a Charlie. “È ora di andare a fare due chiacchiere con il cliente, suppongo. Chiamami se ti viene in mente qualcos’altro.”

“Sì, signore.”

Dexter lasciò la stanza della sorveglianza e si diresse verso l’aula usata come ufficio temporaneo dai responsabili della mostra canina. Bussò, sentì “Avanti”, ed entrò. All’interno, l’organizzatore della mostra, Burt Oakley, stava mostrando a due operai come sistemare le varie transenne e le aree della mostra.

“Sarò subito da voi, Beck,” disse Oakley, e tornò a spiegare quello che voleva ai due uomini.

Dexter rimase con le mani dietro la schiena mentre gli uomini parlavano. Quando gli operai se ne andarono, Oakley si rivolse a Dexter.

“Com’è la situazione dei sistemi di sicurezza, Beck?” chiese Oakley.

Dexter rispose: “Tutto a posto e funzionante secondo i criteri da lei specificati, signor Oakley.”

“Eccellente. Quindi può garantire che nulla interferirà con la nostra esposizione?”

“No. Niente può garantire questo. Posso solo garantire che tutto ciò che avete specificato funzionerà correttamente.”

Oakley lanciò un’occhiata a Dexter. “Che cosa vuol dire, Beck? Pensavo di aver assunto la migliore società di sicurezza della città. Sta dicendo che la società non può fornire una sicurezza adeguata per una mostra canina?”

“No, signor Oakley, non sto affatto dicendo questo. Sto dicendo che tutto ciò che è stato stabilito nel nostro contratto con voi procede in modo regolare. La Sicurezza di Justice è un’impresa. Incoraggiamo i clienti a usufruire di tutto ciò che offriamo. Ma c’è un costo da sostenere. Abbiamo stipendi, attrezzature e spese generali che devono essere coperte in ogni contratto. Se il cliente ritiene che le sue esigenze siano garantite con mezzi meno costosi, lo accettiamo. Il cliente decide il livello di sicurezza. Lei ha quello che ha richiesto, ed è tutto in ordine.”

“E a proposito di quanto accaduto stamattina? C’è la possibilità di scoprire chi ha dato la birra al bulldog della signora Hyde?”

Dexter scosse la testa. “In pratica non c’è nessuna possibilità. Le telecamere non erano tutte attive fino a circa un’ora fa, e nessuno di quelli con cui abbiamo parlato sa qualcosa.”

“Devo dire che sono deluso. Con i soldi che ho pagato, mi aspettavo un migliore livello di sicurezza di quanto non stia ricevendo.”

“Con tutto il dovuto rispetto, signor Oakley, lei sta ricevendo la sorveglianza per cui ha pagato. Se non ne è soddisfatto, possiamo annullare il contratto, ritirare la nostra attrezzatura e fatturarle il tempo impiegato. Io e il mio assistente possiamo essere fuori di qui entro un’ora.”

A questo punto, Oakley sembrò tirarsi indietro. “No, no... sono grato per quello che avete fatto. La tensione per questa mostra sta disturbando il mio buon senso. Grazie. Sono sicuro che sarà sufficiente.”

Dexter fece un cenno di conferma. “Il mio assistente controllerà i sistemi per almeno un’altra ora. Se dovesse aver bisogno di qualcosa, la prego di farglielo sapere.”

Dexter lasciò la stanza con una sensazione di disagio. Questo lavoro si stava rivelando più complesso di quanto avesse previsto.

Joey e Misty arrivarono al deposito limousine di Pinky. Parcheggiarono sulla strada.

“Non riesco ancora a pensare a un modo adeguato per farlo,” disse Joey.

“Nemmeno io,” rispose Misty.

Entrambi pensarono per un minuto.

Misty propose: “Che ne dici di fingere di essere una coppia di sposi novelli in cerca di una Cadillac con cui andare in luna di miele?”

Joey ci pensò su. “Invece di novelli sposi, siamo fidanzati, e il matrimonio è per la prossima settimana. Vorremmo che la Cadillac fosse la nostra limousine, che prelevasse ognuno di noi per portarci in chiesa e poi all’aeroporto dopo il matrimonio. Tutto quello che vogliamo è dare un’occhiata da Pinky e controllare il posto. Torneremo più tardi, stasera, per una visita vera e propria.”

“Ma come, signor Justice,” disse lei in tono beffardo. “Sta suggerendo un’effrazione?”

Lui le sorrise. “Non sono certo dell’effrazione, ma sicuramente entreremo. Pronta?”

“Andiamo.”

Uscirono dall’auto. Joey attivò di nuovo il sistema di sicurezza. Si tennero per mano ed entrarono da Pinky.

La reception e l’area di vendita erano pulite e luminose. Sedie e scrivanie erano disposte intorno alla grande stanza. Un grande ufficio a vetri conteneva diversi schedari e una signora seduta dietro una scrivania. Uno sportello era stato incassato quasi a metà della vetrata, rendendo l’ufficio un centro per i pagamenti.

Misty aveva adottato un profilo allegro e frivolo, mentre Joey si comportava come un futuro sposo innamorato, per il quale tutto sembrava svolgersi troppo velocemente per essere gradevole. Si avvicinarono all’ufficio con le vetrate.

“Salve!” disse Misty alla signora all’interno dell’ufficio. “Vorremmo parlare con qualcuno a proposito di una limousine per il nostro matrimonio!”

La signora dell’ufficio sorrise alla coppia e disse: “Salve. Manderò qualcuno a parlare con voi tra un momento. Se volete accomodarvi...” Fece un gesto verso l’area della reception e delle vendite.

Misty inclinò la testa da una parte. “Ok.” Si diresse verso le sedie, tirando Joey dietro di sé. “Ora tu ti siedi lì, tesoruccio, ed io mi siedo accanto a te.” Si sedettero.

Joey disse a Misty, sottovoce: “Dio, odio quel tuo personaggio svampito.”

Misty disse, sempre sottovoce, “Oh, stai zitto. Funziona. Vedo dei semplici rilevatori di movimento negli angoli, e ho individuato dei cavi sotto le finestre. Probabilmente sono sensori di allarme a contatto.”

“Li vedo. Nessuna tastiera vicino alla porta, quindi l’allarme è localizzato. Se si attiva un allarme, probabilmente abbiamo dieci o quindici minuti prima che arrivi la polizia. Dobbiamo proprio dare un’occhiata al garage: potrebbe esserci qualcosa di più accessibile lì dentro.”

“Tutto ciò di cui abbiamo bisogno, è un modo per entrare in quell’ufficio. Oh-oh, arriva qualcuno. È il momento di fare la bambola.”

Una porta nella stessa parete dell’ufficio a vetri si era aperta, e un uomo con un vestito preconfezionato ne era uscito. Si stava dirigendo verso la coppia.

“Ma, tesoruccio, io voglio davvero una grande limousine. Non vuoi che io sia felice il giorno del nostro matrimonio?” disse Misty.