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Io Sono Il Tuo Uomo Nero - Un Racconto Della Contea Di Sardis
Io Sono Il Tuo Uomo Nero - Un Racconto Della Contea Di Sardis
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Io Sono Il Tuo Uomo Nero - Un Racconto Della Contea Di Sardis

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Io Sono Il Tuo Uomo Nero - Un Racconto Della Contea Di Sardis
T. M. Bilderback

Qualcuno... o una qualche cosa... sta uccidendo delle persone nella contea di Sardis

Qualcuno... o qualcosa... sta uccidendo persone in tutta la contea di Sardis. Lo sceriffo Billy Napier e il vice sceriffo Alan Blake stanno facendo del loro meglio per trovare l'assassino prima che qualcun altro cada vittima dello ”Squartatore di Sardis”. Il problema nella ricerca dell'assassino? Non sono stati lasciati indizi che il nucleo della scientifica possa trovare. Katie Montgomery Blake e sua zia, Margo Sardis, stanno cercando di aiutare, ma anche loro non hanno trovato nulla. Anche Carol Grace Montgomery e Mary Smalls hanno fatto una scoperta... e questa scoperta aumenta la magia nella contea di Sardis! E alcuni nuovi arrivati nella Contea di Sardis offrono il loro aiuto per trovare l'assassino, ma hanno un segreto. Il segreto ha qualcosa a che fare con il padre dei figli di Phoebe Smalls Napier? O magari si tratta solo di un'altra magia? Scopritelo nell’eccezionale a tutto campo quarto thriller della contea di Sardis di T. M. Bilderback – Io sono il tuo uomo Nero - Un Racconto della serie sulla contea di Sardis!

IO SONO IL TUO UOMO NERO

UN RACCONTO DELLA CONTEA DI SARDIS

By

T. M. Bilderback

Traduzione Di

Tomaso Bonavita

Copyright © 2018 by T. M. Bilderback

Diritto d’autore della Foto di copertina © Can Stock Photo / winnond

Disegno di copertina di Christi L. Bilderback

Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi somiglianza con persone reali è frutto della vostra immaginazione.

Tutti i diritti riservati.

INDICE

Informazioni sul copyright (#u530451a0-3a53-55b5-995e-fca85cad21f3)

Capitolo 1 (#u0c734b69-1e7b-4985-8917-feb0fc425d11)

Capitolo 2 (#ub641083d-cea3-4058-bd6a-6576f6fd19f9)

Capitolo 3 (#u0f72b042-8d7d-4c4d-b5b2-31c7b5a8f62f)

Capitolo 4 (#u483588ba-d204-4fb1-9198-0fa0b67e3076)

Capitolo 5 (#uc8535d05-c7f9-4413-b40b-55e0c22b6ab2)

Capitolo 6 (#u808f5b27-5d61-47ad-8899-ecc25ae151e8)

Capitolo 7 (#u9de214ab-013a-470a-b25d-707af77b86ee)

Capitolo 8 (#u3e173364-1500-411c-b76b-ed299b3f4f17)

Capitolo 9 (#u1a89938e-74ac-495e-8ee7-d0045c65e212)

Capitolo 10 (#u410ec4fb-977d-4aee-80bb-f2a9ec7d5edd)

Capitolo 11 (#u4508366e-3f1a-4fd8-bad7-cece498fbc8d)

Capitolo 12 (#u967b81e6-ac72-4718-ad51-4e0915ce3c56)

Capitolo 13 (#ud8be9884-bb33-4d18-846b-c1f744e535fa)

A proposito dell’Autore

Altre opere dell’Autore

Sommario

Titolo Pagina (#u924bb141-9e6e-5f4f-97cb-06726878ec40)

Copyright Pagina (#u530451a0-3a53-55b5-995e-fca85cad21f3)

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Capitolo 1 (#ub94d8711-0291-5ed1-83ab-1eeb3b7fdfb0)

Capitolo 2 (#ucfaac859-24bc-5a8b-8224-d705df0f7d89)

Capitolo 3 (#uad514c6d-c78a-51cb-a6c5-48a43c7b12ae)

Capitolo 4 (#u4fa38f57-a1e6-591f-ad2f-36961c857ddc)

Capitolo 5 (#ue4e7faca-e806-5e18-a222-9127ebd452de)

Capitolo 6 (#uab099d3f-2665-5f21-99de-f6818e93d674)

Capitolo 7 (#u03feefd4-dcc2-5bfe-af6c-10cca9468c5a)

Capitolo 8 (#ufe33d87d-ee8b-59c2-9a88-553aea812bd0)

Capitolo 9 (#u615aadf4-650f-51ec-931a-37b22f5d061a)

Capitolo 10 (#uec356153-9e66-5863-be19-b4f84416244e)

Capitolo 11 (#u8ef7daf6-e43a-5795-8b47-bfee7224c3e5)

Capitolo 12 (#u3625f681-8778-5714-90f1-fc7e052042e7)

Capitolo 13 (#uc26edaee-a4aa-59a1-b97f-6c6c07b417c7)

Capitolo 1

La donna correva.

Il corridoio della scuola era lungo e ogni passo risuonava forte mentre correva. Il suo respiro era pesante e affannato.

Continuava a correre da diversi minuti e la scuola era enorme.

La donna aveva bisogno di un posto, dove nascondersi, e ne aveva bisogno in fretta.

Il laboratorio di biologia era proprio davanti a lei! Poteva nascondersi lì!

La donna aprì la porta del laboratorio, si rifugiò all'interno e senza far rumore chiuse la porta. Diede uno sguardo al laboratorio, ma non c'erano armadietti dietro di cui potesse nascondersi. C'erano dei banchi di laboratorio, progettati per far lavorare insieme due studenti. Si nascose dietro il più lontano, davanti a uno sgabuzzino a due ante.

Mentre il respiro della donna si rilassava a poco a poco, il suo battito cardiaco tornò a livello normale. Ascoltò attentamente, ma non udì nulla. Nessun passo tradiva il maniaco... nessun respiro rivelava la sua posizione.

La donna aveva sentito parlare dello Squartatore della contea di Sardis nel modo in cui aveva sentito parlare di tutto in questo luogo rurale...da voci e sussurri. Cose come: "Mia cugina l'ha sentito da sua suocera..." o "Qualcuno da Mackie diceva che...". Cose non comprovate.

O così pensava.

Ora, lei se ne rese conto.

L'ho seminato! Pensò.

L'anta sinistra dello sgabuzzino si aprì, e il maniaco balzò fuori. Il maniaco la afferrò per i capelli e poi la tirò in piedi. Poi le tirò i capelli in modo che il suo viso guardasse verso l’alto, da occhio a occhio. Il suo battito cardiaco sembrò volerle sfondare il petto, e il suo terrore si rivelò una creatura vivente.

Con una voce gutturale e rauca, il maniaco disse: "Sono il tuo uomo nero, tesoro, e tu mi stai eccitando!”

Lo Squartatore poi si mise al lavoro.

***

LO SCERIFFO DELLA CONTEA di Sardis William "Billy" Napier svoltò la sua auto nel parcheggio dell’Università pubblica Nathaniel Sardis. Erano già arrivati diversi poliziotti della città di Perry, il medico legale della contea e due ambulanze con gli infermieri. Non dové far altro che seguire le luci rosse e blu lampeggianti per trovare la scena del crimine.

Nella contea di Sardis (Dove sei TU a Fare la Magia!), il capoluogo di contea è Perry. Delle tre "città" ufficiali della contea di Sardis, Perry era l'unica ad avere una forza di polizia. Ma, per decreto dei consiglieri della contea, lo Sceriffo era responsabile di tutte le forze dell'ordine all'interno della contea, inclusa la città di Perry. Billy era disposto a consentire al dipartimento di polizia di Perry la gestione della maggior parte delle indagini entro i confini della città, ma un omicidio era cosa troppo seria per l’alcolizzato capo della polizia, Godfrey Malcolm.

Malcolm era un ubriacone pigro e inefficiente. Spesso impartiva comandi contrastanti, e poi non ricordava quali ordini avesse dato. Spesso diceva ai suoi detenuti nella prigione della città di chiamarlo "Dio", il che sarebbe già stato abbastanza presuntuoso, ma poi sviluppò un ego abbastanza grande da meritare il soprannome. Malcolm era irritato dal fatto di dover rendere conto a Napier. Napier era un poliziotto onesto, e trattava tutti equamente, compresi i detenuti. Al contrario, Malcolm spesso allungava le mani in cerca di qualsiasi contante di provenienza illecita che i criminali potessero avere, e spesso prendeva tutto il contante che i detenuti della prigione cittadina tenessero nel portafoglio, in tasca o in borsa, e poi li sfidava a dire qualcosa. C'erano state voci di pestaggi notturni di detenuti, ma nessun detenuto aveva mai sporto denuncia o ammesso che Malcolm avesse qualcosa a che fare con tutto ciò.

Qualcuno disse qualcosa... a Billy. Ma, poiché la natura del denaro contante è la velocità di circolazione, Billy non poté mai trovare alcuna prova se non la parola della persona che presentava la denuncia. Non era ancora divenuto di pubblico dominio sotto quale pietra Malcolm avesse sepolto il suo tesoro rubato, ma Billy era un uomo paziente. E poiché la città di Perry aveva assunto Malcolm, Billy non poteva licenziare l'uomo, e questo lo irritava. C'era poco che odiasse più di un poliziotto disonesto, brutale e ubriaco.

Billy non vide l'auto di Malcolm parcheggiata nel campus. Probabilmente starà dormendo da qualche parte.

Billy scese dall'auto e sistemò il cinturone della pistola. Chiuse la portiera e la chiuse a chiave. La prudenza non è mai troppa. I dannati ladri sono ovunque.

Billy si avvicinò alla porta d'ingresso. Due poliziotti della città erano di guardia alla porta.

"Buongiorno, ragazzi," disse lo sceriffo, mentre faceva loro un cenno con la testa.

"Buongiorno, sceriffo," dissero i due poliziotti, quasi all'unisono.

Uno dei poliziotti aprì la porta per Billy.

"Grazie," disse lo sceriffo, mentre entrava nell'edificio.

Mentre procedeva per il lungo corridoio, Billy notò come i suoi passi risuonassero cupi. Man mano che si avvicinava alla scena, il suono delle voci sovrastò il suono dei suoi passi. Altri due poliziotti erano di guardia fuori dal laboratorio di biologia.

"Buongiorno, sceriffo," disse un poliziotto. L'altro fece un cenno di saluto con la testa.

"Buongiorno," rispose Billy. Si fermò poco prima della porta. "È una brutta cosa?"

Il poliziotto che aveva parlato annuì. "È così. Un altro scempio dello Squartatore di Sardis."

"Ehi, niente di tutto questo! Non voglio che la stampa venga a sapere di qualche soprannome, soprattutto se è stato dato dalle forze dell'ordine! Ragazzi, avete capito?"

Il poliziotto silenzioso annuì, e l'altro disse timidamente: "Sì, Sceriffo."

"Grazie." Billy varcò la porta del laboratorio di biologia.

La scena che lo accolse era grottesca, ma con una sorta di ordine nel contesto. La vittima era stata impalata su una serie di ganci per abiti che erano stati apposti su una parete, probabilmente dall'assassino. Le sue mani erano state distese e impalate agli appendiabiti, e i suoi piedi erano stati fissati alla parete di mattoni con un chiodo da scalata. I piedi della vittima erano nudi, ed erano stati messi uno sopra l'altro, in modo da farla sembrare una crocifissione. La testa della vittima era stata fissata al muro con del nastro adesivo che passava sulla fronte. Spine erano state incollate o in altri modi attaccate al nastro adesivo, aumentando ancor di più la rappresentazione di una crocifissione. Le era stata tagliata la gola, ed era stato fatto di sicuro dall'altra parte della stanza, accanto al ripostiglio a due ante, anche se la quantità di sangue davanti alle ante non era molta. Apparve chiaro che, una volta che la vittima era stata impalata sui ganci per abiti, il suo stomaco e la sua cavità toracica erano stati aperti. I suoi organi interni erano stati disposti in modo circolare sul pavimento. I suoi intestini erano stati modellati in modo da formare un cuore che circondava i suoi organi. Sopra la sua testa, sulla parete nuda, c'erano scritte le parole: "Io sono il tuo uomo nero." Le parole con errori di ortografia e di grammatica erano state scritte con quello che sembrava essere il sangue della vittima. La perdita di sangue della vittima era stata così grave da far apparire il suo corpo di un grigio spettrale. Il cuore, tuttavia, era scomparso.

Il fotografo che lavorava per il medico legale della contea di Sardis, Ted Baker, lavorava anche come fotografo del Sentinel della contea di Sardis. Billy lo aveva già da qualche tempo ammonito sul secondo ruolo.

"Teddy, se vuoi fare entrambi i lavori, dovrai imparare a tenere la bocca chiusa di tanto in tanto. Anche se scatti fotografie per la polizia e per il giornale della contea, questo non significa che hai l'esclusiva. Il più delle volte non ci sarà nessun problema. Ma, di tanto in tanto, sarai a conoscenza d’informazioni che non saranno destinate al grande pubblico... finché non accorderò il permesso. Affare fatto?"

"Affare fatto," aveva risposto Ted. Ted tenne segreta la sua intenzione di non rispettare l'accordo, se questo gli avrebbe permesso di promuovere la sua carriera giornalistica.

Ted stava scattando delle foto sulla scena del crimine. Il medico legale, Kenneth Pirtle, stava istruendo Baker sulle prospettive che desiderava. La squadra della scientifica stava aspettando il via libera di Pirtle, ma Billy non aveva molta fiducia in loro.

Questo era stato il terzo omicidio attribuito allo Squartatore, e lo sceriffo non aveva ancora nulla su cui procedere. In tutti e tre gli omicidi, ognuna delle vittime era stata esposta nello stesso modo, con gli organi al centro di un cuore ricavato dall'intestino della vittima. La maggior parte del sangue di ogni vittima era stato drenato quasi completamente, e il cuore di ogni vittima era scomparso.

E, in tutti e tre gli omicidi, le stesse parole con errori di ortografia, scritte sul muro con il sangue della vittima.

Billy si chiedeva se gli errori di ortografia fossero intenzionali.

Billy chiamò Pirtle. "Ehi, Kenny!"

Pirtle rispose allo sceriffo con un cenno di saluto, mentre spiegava al fotografo le prospettive conclusive che voleva per le foto della scena del crimine. Quando ebbe finito di spiegare, Pirtle si avvicinò a Billy.

"Davvero sgradevole, Billy," disse Pirtle.

"Immagino che tu non abbia ancora niente per me."

"Sì, Billy, abbiamo una grande borsa piena di nulla per te. Niente DNA, niente capelli, niente pelle sotto le unghie della vittima, niente di niente. Forse il laboratorio troverà qualcosa, ma se è come con le ultime due...". Pirtle scrollò le spalle.

Billy scosse la testa, con le labbra serrate. "Kenny, devi trovarmi qualcosa da poter usare. La voce circolerà, e la gente comincerà a chiedere la mia testa se non scopro chi sta facendo questo."

"Credi che non lo sappia? Non abbiamo ottenuto nulla da parte della scientifica da darti, e intendo proprio nulla. Ho persino avuto qui gli esperti del laboratorio di stato, e ancora niente.” Scosse la testa per il disgusto. "È quasi come se l'assassino fosse un fantasma, o qualcosa del genere."

Billy tenne la bocca chiusa. Sapeva fin troppo bene che poteva trattarsi di qualcosa di magico o soprannaturale, ma continuava a tenere aperte le sue alternative. E la sua bocca chiusa.

Billy aveva visto in prima persona cosa può succedere quando è presente della magia, e non sempre era stato piacevole. La sua figliastra, Mary, e la figliastra del suo migliore amico Alan, Carol Grace, avevano una sorta di potere misterioso in loro, e Alan aveva sposato Katie Ballantine Montgomery. Katie discendeva dalla famiglia Sardis, ed era una strega. La sua prozia, Margo Sardis, era una strega altrettanto forte. Katie aveva detto ad Alan che Margo aveva venduto un incantesimo di evocazione al vecchio Ricky Jackson, e che quell'incantesimo aveva evocato un Segugio infernale. Il pentagramma che bloccava il Segugio infernale era stato accidentalmente rotto, e il Segugio infernale si era liberato... e lasciò una porta aperta per l'inferno. Secondo quello che Margo aveva riferito a Katie, molti abitanti dell'Inferno erano entrati da quella porta, e si erano ora stabiliti nella Contea di Sardis.

E nessuno aveva più visto il vecchio Ricky Jackson.