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Io Sono Il Tuo Uomo Nero - Un Racconto Della Contea Di Sardis
Io Sono Il Tuo Uomo Nero - Un Racconto Della Contea Di Sardis
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Io Sono Il Tuo Uomo Nero - Un Racconto Della Contea Di Sardis

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Billy aveva visto Mary e Carol Grace unire i loro poteri contro i gangster della famiglia mafiosa dei Giambini quando irruppero nella fattoria di Junior Ballantine, e si meravigliò che cose del genere esistessero in questo mondo... e che nessuno lo sapesse.

Nessuno che sarebbe stato creduto, comunque.

Ma, Billy ci credeva. Ci credeva alla grande. Doveva farlo, poiché ci conviveva.

Phoebe aveva insistito affinché Mary ricevesse gli insegnamenti di Margo Sardis su come controllare la magia che esisteva dentro la sua figliastra e dentro Carol Grace Montgomery, e Bill non poté non essere d'accordo. Mary aveva bisogno di sapere come tenere sotto controllo la magia dentro di lei.

Ora, sembrava che forse stesse di nuovo convivendo con la magia... questa volta, nel suo lavoro.

E non era una buona cosa. Non questa volta. La gente stava morendo. Persone oneste che non meritavano questo tipo di morte.

Mentre i suoi pensieri saltavano da una cosa all'altra, Billy si rese conto che tanto valeva chiamare Alan adesso, e dirgli di venire. C'era bisogno di lui.

***

"CAROL GRACE! PERDERAI l'autobus, signorina!"

"Sì, mamma!”

"Scendi giù, signorina!”

Alan sedeva al tavolo della cucina e sorrise all’insoddisfazione della sua nuova moglie.

"Com’è vero che il mio nome è Katie Blake, metterò in punizione quella ragazza se dovremo portarla a scuola un'altra volta questo mese!"

"Katie Blake. Mi piace molto il suono di questo nome." Alan sorrise. "Dove l'hai trovato, Katie?"

Katie sorrise guardando suo marito. "Me lo diede un poliziotto. Disse che non era stato usato come si deve e voleva vedere se potevo provvedere io." Si sedette al suo posto a tavola.

"Hmmm... e te ne stai prendendo cura?"

Katie sorrise. "Non ho ancora ricevuto lamentele."

Alan si chinò sul viso di Katie. " Nemmeno una." Cominciò a baciarla. Mentre le loro lingue si toccavano, lui poté sentire un leggero sentore del minuscolo pezzo di pancetta che Katie aveva mangiucchiato mentre cucinava, e poté avvertire il sapore di menta piperita del dentifricio. Soprattutto, assaporò Katie, e loro persero la cognizione del tempo.

"Oh, mio Dio, la smettete di amoreggiare in cucina? Che schifo!"

Alan si allontanò e guardò di nuovo negli occhi di Katie.

"Beh, forse una..." Guardò Carol Grace.

Il padre di Carol Grace, Mark Montgomery, era morto diversi anni addietro a causa di un aneurisma cerebrale. Aveva lasciato dei soldi dell'assicurazione e gli interessi di quei soldi avevano aiutato Katie a provvedere a Carol Grace. Ma, quando la società, per cui Katie lavorava, l'aveva licenziata, la sua attenzione si rivolse alla fattoria lasciatale dalla nonna, Nebbie Ballantine. Suo nonno si chiamava Arthur "Junior" Ballantine, e la fattoria prese il suo nome. Katie aveva gestito la fattoria Junior per tutti questi anni e pagato tutte le tasse. Era sua, senza limiti e condizioni. Così, quando ci fu il licenziamento, Katie aveva fatto le valigie con Carol Grace e si era trasferita nella contea di Sardis.

Dopo il trasloco, anche Alan Blake, il vecchio quarterback (giocatore che dirige l’offensiva) alla scuola superiore di Katie, era tornato nella contea di Sardis. Il suo fu un evento "dovuto", però... in passato era stato un poliziotto in città, e aveva arrestato l'uomo responsabile delle partite di poker illegali per la famiglia mafiosa dei Giambini, Moses Turley, e i suoi uomini, per tentato omicidio della sua persona e di un altro poliziotto. Mickey Giambini non voleva essere collegato a lui per evitare di affrontare il processo, così mandò Turley e i suoi uomini a trovare entrambi i poliziotti e a eliminarli. Gli uomini di Giambini trovarono il collega di Alan, James Winstead, e lo uccisero... ma non prima che l'uomo dicesse ai criminali che Alan avrebbe potuto trovarsi nella Contea di Sardis.

Anche il vecchio amico di Alan, lo sceriffo Billy Napier, era stato nella squadra di football americano alle superiori di Perry, e aveva convinto Katie a dare ad Alan un posto dove nascondersi in cambio di un lavoro da bracciante.

Nel frattempo, Katie aveva incontrato la vecchia strega, Margo Sardis. Margo aveva detto che Katie e Carol Grace discendevano dalla famiglia Sardis e che avevano dentro di loro la magia. Katie cominciò a imparare a usare la sua magia.

Anche Carol Grace mostrava segni di fiorenti poteri magici, ma i poteri si moltiplicavano quando si trovava nelle immediate vicinanze della sua migliore amica e compagna di scuola, Mary Smalls. Sembra che anche Mary avesse la magia dentro di sé... ma nessuno sapeva da dove venisse. Sua madre, la vecchia compagna di scuola di Katie, Phoebe Smalls, non aveva poteri magici propri... ma nessuno, Phoebe compresa, aveva la minima idea di chi potesse essere il padre di Mary. Phoebe era un'alcolizzata in via di guarigione.

Katie e Alan s’innamorarono profondamente e, insieme, riaccesero l'amore che una volta legava Billy Napier e Phoebe Smalls.

Durante un raduno delle due famiglie, Moses Turley si era introdotto nella fattoria attraverso un tunnel che correva sotto tutta la lunghezza della fattoria. Carol Grace e Mary erano arrivate giusto in tempo per impedire ai criminali di Giambini di uccidere Alan e tutti gli altri. Avevano istintivamente intrecciato le mani, e si sentirono sopraffatte da un qualche potere ultraterreno. Usarono la magia mentale per cacciare gli uomini cattivi dalla casa. I demoni stavano aspettando fuori per divorare i quattro criminali, e la terra si era aperta e aveva inghiottito la macchina dei criminali. Dopo di che, le due ragazze erano crollate sul pavimento, o incoscienti o profondamente addormentate.

Il giorno dopo si svolse un doppio matrimonio. Lo sceriffo Napier e Phoebe Smalls si sposarono, così come Katie e Alan.

Da allora, la vecchia Margo Sardis aveva continuato a insegnare a Katie sempre di più sulla sua magia, e aveva insegnato anche alle due ragazze. Margo era molto diffidente nei confronti delle due ragazze, e non parlava molto di loro con Katie... ma Katie capì che c'era in loro qualcosa che preoccupava Margo. Katie pensò di chiederne conto alla sua vecchia zia, ma si rese conto che Margo glielo avrebbe detto quando fosse stata pronta... e non prima.

Alan si era già messo in contatto con un avvocato di Perry per l'adozione di Carol Grace. Katie aveva dato la sua benedizione, Carol Grace amava molto Alan, e Alan amava Carol Grace. Sembrò la cosa giusta da fare.

L'udienza per l'adozione si sarebbe tenuta alla fine del mese, a una settimana di distanza.

Katie si rivolse a sua figlia. "Dov'è il luogo ‘autorizzato da Carol Grace’ per baciarsi? Alan ed io ci andremo, se questo ti renderà felice."

"Che schifo!" Carol Grace mise delle uova strapazzate nel suo piatto e le condì con un po' di burro e del pepe. Prese un pezzo di pane tostato e due fette di pancetta. "Forse nel recinto dei maiali?" Ridacchiò.

"Non credo proprio." Alan arricciò il naso. "Là fuori c'è un odore quasi uguale a quello dell'armadio di Carol Grace." Fece dei rumori simili a conati di vomito.

Little Bit, la Boston terrier che Billy Napier aveva regalato a Carol Grace, sbucò dalle scale ed entrò in cucina. Abbaiò una volta e Carol Grace lanciò al cane un pezzo di pancetta.

Carol Grace si divorò la colazione e si pulì la bocca col tovagliolo. Balzò bruscamente in piedi e annunciò: "Devo scappare. L'autobus sarà qui tra un minuto." Baciò la guancia di sua madre e baciò la sommità della testa di Alan. "Ciao! Vi voglio bene!" Sulla porta sul retro, gridò: "Ciao, Little Bit! Fai la brava ragazza!”

Little Bit abbaiò, come se avesse capito il comando.

La porta schermata sulla veranda del retro sbatté forte, e Alan sussultò. “Dopo aver fatto le sue dichiarazioni, l'araldo reale se ne va."

Katie si mise a ridere.

Alan aveva appena dato un bel morso di uova strapazzate e toast quando il suo cellulare squillò. Guardò l’identificativo di chi chiamava e disse: "È Billy." Prese la chiamata. "Ciao, Bill! Spero che Phoebe ti abbia preparato una colazione così buona come quella preparata da Katie!”

"Non credo che potrei fare colazione adesso, Alan. Ascolta, ho bisogno che tu venga qui."

Alan aveva colto il tono grave nella voce del suo amico, e fece immediatamente la connessione. "Un altro?"

"Sì."

"Dove?"

"All'Università pubblica."

"Sarò lì tra poco."

"Grazie, vecchio amico."

Alan chiuse la chiamata.

Katie aveva intuito da parte sua che Alan doveva andarsene. "È un altro di quegli omicidi?"

Alan incontrò gli occhi di sua moglie. "Sì, dev'essere davvero una cosa tremenda. Billy sembrava sconvolto."

Katie annuì, ma sentì un brivido. "Ok. Vai. Ma stai attento, Alan."

Alan cominciò a dare un altro morso alle uova, ma cambiò idea. "Meglio di no. Se fa rivoltare lo stomaco di Bill, probabilmente farà rivoltare anche il mio." Si alzò per andare di sopra e indossare la sua uniforme. Mentre si allontanava dal tavolo, vide un'anziana donna in piedi dietro di lui. Sobbalzò, si spaventò e disse: "Cavolo!”

Katie cominciò a ridere. In modo forte.

Alan si mise una mano contro il petto. L'altra mano era sullo schienale della sua sedia.

"Cavolo, zia Margo, dovevi proprio avvicinarti così di soppiatto?"

La vecchia, Margo Sardis, si mise a ridere. La sua risata sembrava un gracchiare.

“Non ti ho avvicinato di soppiatto, Alan. Sono appena entrata dalla porta sul retro. Non avrà fatto abbastanza rumore."

Katie, ancora ridacchiando, disse: " È così, Alan. L’ho vista entrare."

Alan, scuotendo la testa contro se stesso e il suo nervosismo, si avvicinò e abbracciò la vecchia strega.

"Buongiorno anche a te, zia Margo." La lasciò andare. "Ora, se voi due meravigliose streghette mi scusate, devo andare ad aiutare Billy a catturare un assassino."

"Assassino?" Margo parlò bruscamente. "Ce n'è stato un altro?"

Alan annuì. "Sì, signora."

Gli occhi di Margo si assottigliarono. "Stai attento, Alan Blake. Questo potrebbe essere un assassino non appartenente al genere umano."

Alan si fermò sulla porta che conduceva al soggiorno e alle scale. "Tu sai che è così, zia Margo?”

La vecchia scosse la testa. "No, ma il fatto che non lo sappia non deriva da una rinuncia a cercare di capirlo. Se scopro qualcosa, te lo faccio sapere subito."

Alan annuì con un cenno. "Per favore, fallo. Dobbiamo fermare questa cosa in fretta." Cominciò a salire per le scale, si fermò e si appoggiò di nuovo sulla cucina. "Margo?"

La vecchia lo guardò.

"Hai idea di quante creature dell'Inferno varcarono quella porta aperta di cui ci parlasti?”

Il volto di Margo s’ingentilì, e Alan ritenne di scorgervi un piccolo accenno di paura. Scosse la testa e disse: "Che Dio mi aiuti, Alan, non lo so. Potrebbero essere state poche, o potrebbero essere state poche centinaia. Non lo so proprio."

Alan scambiò uno sguardo con Katie. Poi guardò di nuovo Margo.

"Mi sentirei meglio se tu restassi qui con noi, zia Margo. È meglio che stare da sola nel bosco, anche se la tua casa è mimetizzata con gli specchi. Almeno, m’illuderei che saresti più al sicuro."

Margo parlò per rifiutare educatamente l'offerta, ma si fermò. Infine disse: "Ci penserò, nipote, se l'offerta nasce dal cuore."

Alan incontrò gli occhi della vecchia. " È così. Ti prego, resta." A tutte e due, disse: "Ok, devo andare."

Capitolo 2

Alcune mattine, Phoebe Smalls Napier trovava davvero difficile riuscire a mettere in piedi i bambini in modo da poterli condurre tutti tranquillamente fuori dalla porta in tempo per il suo turno da Mackie.

Quando Phoebe e Billy si erano sposati, Billy aveva cercato di convincere Phoebe a lasciare il lavoro di cassiera da Mackie. Come sceriffo, Billy guadagnava abbastanza soldi da assicurare alla famiglia cibo, vestiario e alloggio. La sua attività collaterale di allevare i Boston terrier gli fruttava anche soldi extra... più che sufficienti per mantenere la famiglia.

Phoebe rifiutò di lasciare il lavoro. In realtà lo spiegò a Billy, in modo che lui non pensasse che si trattasse di soldi.

"Bill, questo mi mantiene equilibrata e sobria. Se non avessi quel lavoro cui dedicarmi, cosa farei di me stessa nei giorni in cui tu sei al lavoro e i bambini sono a scuola? Avrei tutte quelle ore da riempire... e un alcolista in fase di recupero non deve avere il tempo di stare da solo con i suoi pensieri. Troppo spesso, è questo che li fa tornare al bere." Abbracciò suo marito. "Quindi, piuttosto che espormi alle tentazioni, lavorerò da Mackie. Mi terrà con i piedi per terra, e sono proprio lì in città, se mai avessi bisogno di me."

Billy fu d'accordo con lei a malincuore.

Ma ne aveva anche parlato con Martin Mackie, il nipote del fondatore del negozio, e gli aveva chiesto di tenere Phoebe a casa nei fine settimana e di tenerla impegnata solo per il turno di giorno. Martin aveva accettato, e tutti erano stati contenti.

A meno che la situazione non divenisse caotica e fuori controllo durante la mattina dei giorni feriali. Quando questo accadeva, nessuno ne gioiva.

“Pam! Metti via quel telefono e aiutami con i piccoli !" Phoebe stava cercando di friggere un paio di uova per Mary.

Pamela, che era la figlia più grande di Phoebe, era all'ultimo anno delle superiori di Perry. I suoi capelli erano castani con riflessi biondi. I suoi occhi erano blu, quasi blu ghiaccio. Le sue labbra non erano piene, ma non erano sottili. A diciotto anni era una giovane donna molto bella e la somiglianza tra Pamela e sua sorella Mary era impressionante. Era quasi come se Mary fosse una piccola Pamela. Molte persone si erano espresse in proposito.

Mary era la secondogenita di tredici anni.

Catherine, che era la terza figlia per anzianità, assomigliava a Phoebe e alle ragazze più grandi, ma c'erano nette differenze di aspetto che facevano sembrare che Caterina avesse un padre diverso. Aveva dieci anni.

Derek, il più giovane di otto anni, assomigliava leggermente a sua madre e a sua sorella Catherine.

L'uomo che i due figli più piccoli chiamavano 'papà' era stato il fidanzato convivente di Phoebe a quei tempi, un consumatore di metanfetamine di nome John Clark. John era andato in un laboratorio di metanfetamine dall'altra parte della città, e aveva provato un po' del prodotto che lui e suo fratello, che non era un esperto, avevano appena preparato. Il prodotto era risultato troppo potente, ed entrambi i fratelli erano morti quasi all'istante per un'overdose.

O almeno così si diceva. Billy non si era occupato dell'indagine. In quel frangente si trovava in vacanza e la morte era caduta sotto la giurisdizione della città. Ciò implicò che Godfrey Malcolm ne fu incaricato.

Questo significò anche che la causa dei decessi avrebbe potuto essere qualsiasi cosa.

Le due ragazze più grandi non sapevano chi fossero i loro padri.

Nemmeno Phoebe.

Quando le due figlie più grandi furono concepite, Phoebe era in stato d’incoscienza per aver bevuto troppo... o per aver preso troppe pasticche... o qualcosa del genere. Non poté ricordare. E probabilmente non aveva molta importanza. Pam era stata concepita durante l'ultimo anno alla scuola superiore di Phoebe. Nonostante le accese discussioni quotidiane con la madre, Phoebe aveva vinto ogni discussione, e si era tenuta la sua bambina.

Cinque anni dopo, Mary fu concepita.

I due concepimenti avvennero nelle stesse modalità. Anche se le bambine erano nate a cinque anni di distanza l'una dall'altra, i loro compleanni erano a pochi giorni di distanza.

E Mary possedeva la magia.

Quando Mary era con Carol Grace Montgomery, Mary possedeva una potente magia.

Pam non possedeva la magia. Almeno per quanto ne sapeva Phoebe.

A volte, quando ci pensava troppo intensamente, Phoebe era colpita dal fatto che i due concepimenti fossero così simili l'uno all'altro, ma separati solo da cinque anni... a volte sembrava che Mary fosse stata una seconda possibilità. Una bambina frutto di un ritorno nel passato e di un nuovo tentativo.

Ma, se questo fosse stato vero, allora questo implicherebbe che qualcuno... o qualcosa... aveva stuprato Phoebe due volte per cercare di generare un figlio dotato di poteri magici.