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L'Uomo Di Maggie
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L'Uomo Di Maggie

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Aiden alzò le sopracciglia di fronte al silenzio che giunse da lei. “Sei molto più di una semplice cameriera che cucina e serve ai tavoli in una piccola tavola calda, vero?” disse. “Si capisce a occhi chiusi che non appartieni a questo posto. Sei… molto più di tutto questo.” Agitò una mano, indicando quello che li circondava.

Maggie si sentì svenire. Aiden aveva ragione. Era molto, molto più di una semplice cameriera.

“Co-come fai a saperlo?” La voce le uscì più debole di quanto avesse desiderato, ma quel groppo in gola le impediva ancora di parlare nel modo giusto.

“È ovvio, Maggie.” Scosse la testa con un sorriso. “Hai ragione riguardo all'esperienza. Di classe e intelligenza ne hai a bizzeffe, e sì, hai più tutto di quanto io avrò mai.”

“Non volevo dire…” Si sentì improvvisamente imbarazzata per il modo in cui gli aveva parlato poco prima. Dopotutto era un Fielding.

“No, dico sul serio. La classe è qualcosa che non puoi imparare. O ce l'hai o non ce l'hai, e tu, mia cara, ne hai da vendere.” Le sorrise. “Non so dirti quanto mi dispiace per come sono andate le cose ieri sera, bellezza. Mi sono divertito così tanto con te. Non volevo affatto che finisse, figuriamoci che finisse in quel modo. Sono un idiota. Lo riconosco.”

Il cuore di Maggie si sciolse mentre parlava, e la ragazza si ritrovò a fare un passo nella sua direzione.

“No, dispiace a me. Avrei dovuto capire che stavi solo scherzando. Ho reagito in modo esagerato. Temo di avere la tendenza a farlo. Sono un po' troppo suscettibile per il mio stesso bene.” Il nodo alla gola iniziò lentamente a sciogliersi mentre sentiva anche il peso sullo stomaco cominciare ad alleggerirsi.

All'improvviso Aiden era dall'altra parte del bancone, intento ad avvolgerla con le sue braccia calde e muscolose e a baciarla con un trasporto e una dolcezza che Maggie non aveva mai provato in vita sua. L'odore della sua acqua di colonia la circondò in una nebbia di felicità e tutto il suo corpo si rilassò come non le accadeva da molti anni. Dovette stringere le cosce per alleviare la tensione quando sentì l'erezione di Aiden premerle contro, mentre il loro bacio si faceva ancora più intenso. Maggie fece scorrere le dita tra i suoi capelli biondi e morbidi mentre si perdeva nelle profondità dei suoi occhi azzurri. Dio, era bellissimo.

Entrambi sussultarono e si separarono di scatto nel sentire la porta aprirsi. Maggie arrossì quando Aiden le rivolse un sorriso prima di tornare dall'altra parte del bancone.

“Va tutto bene, bellezza?” Le fece l'occhiolino e prese il cappello.

Maggie annuì mentre un grande sorriso contento le allargava le labbra.

“Bene. Non dimenticarti di metterli nell'acqua, okay?” Indicò il grande mazzo di fiori che aveva appoggiato sul bancone.

“Grazie.” Maggie li sollevò, lasciando che il loro odore la circondasse.

Aiden le rivolse un cenno della testa e si diresse verso la porta proprio mentre la coppia appena entrata prendeva posto a un tavolo. Il modo in cui i due clienti sorridevano le fece capire che avevano visto il bacio, ma a Maggie non importava. Era orgogliosa che un uomo bello come Aiden avesse voluto baciarla. E che volesse rivederla.

Entrò in cucina e riempì una grande brocca con dell'acqua a temperatura ambiente in cui infilò con cura i fiori. Li mise sul bancone, rendendolo subito molto più caldo e accogliente. Adesso poteva lavorare e ammirarli al tempo stesso, ricordando nel frattempo lo splendido cowboy che glieli aveva regalati.

* * * *

Fu una giornata tranquilla nella piccola tavola calda e Maggie passò quasi tutto il tempo a pulire. Era consapevole che la maggior parte delle cose non erano da fare, ma si sentiva così piena di energia da non riuscire a restare ferma.

Mentre spazzava sotto uno dei tavoli accanto alla finestra, notò un giornale dimenticato sulla panca sicuramente da uno dei clienti. I quotidiani erano un lusso che al momento non poteva permettersi, quindi fu contenta di vedere che era di quel giorno. Lo mise da parte, dicendosi che lo avrebbe letto durante la pausa caffè, che arrivò dopo pochi minuti dato che non c'era più niente da fare.

Si stiracchiò, poi saltò su uno degli sgabelli al bancone e si versò una bella tazza di caffè fumante. Non c'erano clienti da più di un'ora ed era sicura che presto avrebbe potuto chiudere il locale. Forse qui sopra ci sono altri annunci di lavoro? Appoggiò il giornale sul bancone e iniziò a leggere le notizie di cronaca della comunità locale.

Un articolo in particolare attirò la sua attenzione e si sentì gelare il sangue nelle vene. Oh, Dio. C'era una fotografia che ritraeva una coppia sorridente e un lungo articolo che parlava dell'uomo. Sembrava che un certo Robert Rossington si fosse fidanzato di recente con una donna del posto, Lorraine Parry, e che stesse pianificando alcuni cambiamenti significativi nella grande tenuta della fidanzata.

Maggie scosse la testa mentre l'articolo diventava ridondante, parlando del ricco uomo d'affari e della sua natura benevola, dipingendolo come una sorta di eroe che meritava di essere adorato per i suoi numerosi impegni benefici.

Ma non era un eroe. Era un prepotente… e un ladro. Maggie lo sapeva, anche se non aveva prove per dimostrarlo. Chiuse gli occhi mentre una voce del passato le riempiva la mente, informandola che uno dei suoi conoscenti aveva scoperto che il direttore della sua banca stava per essere indagato per frode.

Avevano vissuto in una grande casa di campagna che, sebbene ipotecata più volte, aveva rappresentato uno status symbol per Robert e un posto sicuro per Maggie. Robert aveva assunto una governante per permetterle di trascorrere più tempo a scrivere, dopo il successo del suo primo libro, Guida moderna al galateo sociale. Sembrava che molti dei proprietari terrieri si fossero fatti strada nei circoli più esclusivi proprio come loro, ma coloro che provenivano da famiglie già ricche li avevano guardati con perplessità.

Il suo libro era finito di colpo in cima alle classifiche, fornendole grandi guadagni e ottimi diritti d'autore, che l'avevano portata a essere invitata nei circoli e nelle riunioni della società locale, dove aveva tenuto discorsi e fatto interviste. Maggie era diventata una specie di celebrità ed era perfino apparsa in un programma televisivo diurno, che aveva fatto impennare le vendite e aumentato gli ingaggi per nuove presentazioni e interviste. L'educazione era una delle parti fondamentali descritte nel libro, e più volte le era stato chiesto di aiutare i “nuovi ricchi” su base individuale, aiutandoli a nascondere la propria ignoranza e i modi un po' rozzi dietro una falsa etichetta, pagandola profumatamente per il suo lavoro.

Il suo fidanzato, col quale stava da diciotto mesi, era improvvisamente diventato famoso per associazione, e aveva usato quella nuova posizione a proprio vantaggio, prendendo in prestito denaro e influenzando le decisioni della comunità in base al proprio nome… o meglio, in base a quello di Maggie.

Aveva anche iniziato a frequentare persone dalle quale Maggie si sarebbe tenuta alla larga, e ben presto era caduto nella presa del gioco d'azzardo in un modo così profondo da farla diventare una vera e propria dipendenza. Ovviamente, Maggie non si era accorta della gravità del suo problema fino a quando non era stato troppo tardi.

Su sua insistenza, dopo la soffiata sul manager fraudolento, Maggie aveva ritirato tutti i soldi dalla banca, temendo di perderli per colpa di una possibile bancarotta, e li aveva nascosti fino all'ultimo centesimo nella cassaforte posta all'interno dello studio di Robert. Erano passati solo un paio di giorni quando, dopo un evento letterario, era tornata a casa ed era stata informata che la cassaforte era stata svaligiata e che tutti i soldi erano spariti. Lo sceriffo non aveva indagato troppo a fondo, dicendole che trattandosi di contanti non segnati molto probabilmente non li avrebbe mai ritrovati. L'atteggiamento evasivo dei cosiddetti agenti di polizia aveva destato i suoi sospetti sulla natura della rapina, ma era stato solo quando le attività di Robert – compresa la sua dipendenza dal gioco d'azzardo – erano venute alla luce che lei aveva finalmente realizzato la verità.

Avendo accumulato debiti su debiti, il suo fidanzato aveva iniziato a giocare d'azzardo per cercare di tirarsi fuori dai guai. Poteva anche essere una soluzione veloce e prolifica, se solo fosse stato un bravo giocatore di poker, cosa che non era, quindi aveva solo accumulato altri debiti. Per alleviare il dolore delle perdite continue si era gettato sull'alcol, riducendosi sempre a uno stato di ubriachezza pesante, aiutato e incoraggiato dai suoi nuovi “amici” che, ovviamente, erano sempre più che disponibili a unirsi a lui per aumentare il suo conto al bar locale.

Il lavoro promozionale e i seminari di Maggie avevano riempito la maggior parte del suo tempo e non era stata in grado di scrivere un altro libro, nonostante fosse il suo più grande desiderio. Ignara dei problemi economici del suo fidanzato, aveva iniziato a donare parte dei suoi guadagni a enti di beneficenza locali, un gesto di cui Robert si era preso tutto il merito… a insaputa di Maggie.

I suoi sforzi per discutere di questioni finanziarie con lui avevano avuto come unico risultato quello di far aumentare la sua furia, e una notte, quando aveva insistito più del solito, si era beccata anche un occhio nero. Non era stato solo il suo fidanzato a picchiarla, quella notte. La verità l'aveva colpita con molta più violenza.


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