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PATIO - LONDRA - EST. - GIORNO
JULIANE
Uhm.
ASCENSORE - INT. - GIORNO
Isabelle sposta il peso da un piede all’altro
ISABELLE WILCOX
Non c’è ’uhm’ che tenga, Jul. Per cui, inizia dunque il giro delle boutique per comprarti l’abito da damigella d’onore e, soprattutto, fammi il sacrosanto piacere di essere più tollerante nei suoi confronti.
PATIO - LONDRA - EST. - GIORNO
Juliane inghiotte un’ultima tartina senza nemmeno lasciare alla carne il tempo di accarezzarle il palato.
JULIANE
Ma io non ho nulla contro il tuo fidanzato. Solo che preferirei vedere nella tua vita un uomo capace di coinvolgerti di più, anche se pieno di difetti, anziché uno a cui sei legata solo perché ha una serie di pregi.
FINE SPLIT SCREEN
ASCENSORE - INT. - GIORNO
Le porte dell’ascensore si aprono con un suono metallico.
ATRIO - INT. - GIORNO
Isabelle si dirige verso il portone e attraversa l’atrio. Il grande atrio è abbagliante, con i pavimenti di granito rosso e nero, gli alti soffitti, i lampadari art deco e il grande bancone del portiere. Isabelle cammina verso il portone, lasciando dietro di sé un’inconfondibile scia di Jean Paul Gaultier. Il portiere le fa un piccolo inchino di saluto.
PORTIERE
Buongiorno, signora Wilcox ...
L’uscio della portineria si apre. La moglie del portiere guarda i suoi piedi. Risale al viso e il sorriso le si allarga.
SIGNORA
Bene, mi fa piacere, cara. Stivali neri. Aggressiva e determinata. è l’atteggiamento giusto.
Isabelle sorridendo, butta un’occhiata all’orologio a bracciale di Guess e si rivolge ancora all’amica al telefono.
ISABELLE WILCOX
Bene, ti lascio, il mio aereo parte alle cinque e mezzo e non ho ancora recuperato mio... mio marito.
Isabelle spegne il cellulare.
DISSOLVE IN
NEW YORK - EST. - GIORNO
Isabelle allunga le lunghissime gambe messe in risalto dai jeans e dagli stivali e monta in sella alla sua moto, una Triumph Tiger Club del 1957, rossa, magnificamente restaurata, con il suo fanale rotondo, la sella bassa e le cromature sfavillanti.
Isabelle percorre la strada alla guida delle sua moto. E’ ben protetta dal casco da motociclista, nero, integrale, dalle linee taglienti e contorni vivaci: ha una visiera con riflessi metallici e una mentoniera aerodinamica.
Spazzata dal vento, Isabelle attraversa il ponte di Brooklyn.
La moto continua la sua corsa lungo le rive dell’Hudson.
Un’occhiata nel retrovisore e la moto di Isabelle esce dalla fila per imboccare la bretella di accesso che conduce al terminal dell’Aeroporto John Fitzgerald Kennedy. Isabelle da un’occhiata all’orologio del cruscotto.
DISSOLVE IN
AEROPORTO JFK DI NEW YORK - INT. - GIORNO
Isabelle digita velocissima sulla tastiera. Con il telefonino in mano, passa davanti alle vetrine del duty-free scrivendo, quasi alla cieca, un sms a Raphael.
Il terminal internazionale è affollatissimo. Raphael alza gli occhi al cielo e va ad unirsi alla lunga fila di passeggeri che serpèggia fino ai banchi di registrazione. Fa la fila insieme con gli altri. Davanti ha trenta persone, ha bagagli enormi da imbarcare e una calma olimpica. Si rassegna e controlla la posta sul cellulare. Legge l’sms di Isabelle:
ISABELLE WILCOX
(voce fuori campo)
Raggiungimi al bar: Ti aspetto.
Isabelle
ADDETTA ALLA SICUREZZA
(gridando)
Il prossimo.
Tutti i viaggiatori trascinano i piedi avanti di una quindicina di centimetri.
MUSICA
"MAKIN’ WHOPEE" DI GUS KAHN E WALTER DONALDSON
Una signora bassa e paffuta, che indossa un tailleur giallo canarino aspetta con tre cagnolini, chihuahua, che trasporta in un passeggino. E’ al fianco di Raphael e si rivolge a lui.
SIGNORA
(cantando)
EVERYTIME I HEAR THAT MARCHIN LOHENGRIN I AM ALWAYS ALL THE OUTSIDE LOOKIN’ IN MAYBE THAT IS WHY I SEE THE FUNNY SIDE WHEN I SEE SOMEBODY’S BROTHER TAKE A BRIDE WEDDINGS MAKE A LOT OF PEOPLE SAD BUT IF YOU’D NOT THE ONE, THEIR NOT SO BAD! ...
CORO DEI VIAGGIATORI
(cantando)
ANOTHER BRIDE, ANOTHER GROOM ANOTHER SUNNY HONEYMOON ANOTHER SEASON, ANOTHER REASON FOR MAKIN’ WHOOPEE ...
Un uomo sale sulla scala mobile. L’uomo guarda e vede, accanto al nastro trasportatore numero due, una donna da sola.
UOMO
(cantando)
A LOT OF SHOES, A LOT OF RICE THE GROOM IS NERVOUS, HE ANSWERS TWICE ...
La donna corre giù lungo la scala mobile, spintonando due ragazzini e una madre per farsi strada.
DONNA
(cantando)
IT’S REALLY KILLIN’, THAT HE’S SO WILLIN’ TO MAKE WHOOPEE! ...
Dopo essere scesa, la donna si lancia tra le braccia di un uomo che potrebbe esserne il fratello.
DONNA
(cantando)
PICTURE A LITTLE LOVE-NEST,DOWN WHERE THE ROSES CLING, ...
L’uomo la stringe forte.
UOMO
PICTURE THE SAME SWEET LOVENEST, THINK WHAT A YEAR CAN BRING ...
Raphael guarda verso il nastro trasportatore lì accanto, dove una guardia di sicurezza sta cercando di staccare un bimbo di circa tre anni, prima che venga travolto da qualche grossa valigia.
RAPHAEL
(cantando)
HE’S WASHING DISHES, AND BABY CLOTHES ...
Una giovane madre, che ha un neonato infilato nel marsupio, una bambina di circa due anni con una bambola sotto il braccio attaccata alla gonna e un maschietto di circa quattro, passa a fianco di Raphael.
DONNA
(cantando)
HE’S SO AMBITIOUS, HE EVEN SEWS ...
CORO DEI VIAGGIATORI
(cantando)
BUT DON’T FORGET, FOLKS THAT’S WHAT YOU GET, FOLKS, FOR MAKIN’ WHOOPEE! ...
INTERLUDIO ORCHESTRALE
La folla dei viaggiatori s’intensifica. La gente si affolla e la loro danza circonda Raphael e lo travolge.
CORO DEI VIAGGIATORI
(cantando)
HE’S WASHING DISHES, AND BABY CLOTHES HE’S SO AMBITIOUS, HE EVEN SEWS BUT DON’T FORGET, FOLKS THAT’S WHAT YOU GET, FOLKS, FOR MAKIN’ WHOOPEE!
la donna con i tre cagnolini si rivolge ai suoi tesori.
SIGNORA
(cantando)
DON’T BE AFRAID, MAMMA LOVES YOU.
LA MUSICA CESSA
ADDETTA ALLA SICUREZZA
(gridando)
Il prossimo.
I viaggiatori avanzano strascicando i piedi.
DISSOLVE IN
MATTHEW ROSE
Non insistere, Marta: non possiamo assolutamente vederci.
MARTA
Ma sono a venti metri da te, ai piedi della scala mobile!
Con il cellulare incollato all’orecchio, Matthew Rose si avvicina alla ringhiera sopra la scala mobile. Alla base dei gradini una giovane donna bruna parla al telefono, mentre tiene per mano un bambino imbacuccato in un giubbotto troppo grande. Matthew saluta con la mano suo figlio, che gli restituisce timidamente il saluto.
MATTHEW ROSE