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Al Primo Sguardo
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Al Primo Sguardo

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abbiamo. Se manchiamo a un appuntamento con lui, ci prenderà in antipatia e non ci vorrà più come clienti. Fa’ una deviazione e passa dal ristorante; scommetto che ha lasciato il carico nel cortile sul retro.

MARCUS

Posso occuparmene io. Vi accompagno prima a cas...

MATTHEW ROSE

No. Non sei altro che un cialtrone su cui non si può contare. Prendo io in mano la situazione.

MARCUS

Ma il bambino è stanco morto.

CHARLY ROSE

(in tono euforico)

No, no. Voglio andare al ristorante anch’io.

MATTHEW ROSE

Bene, allora è deciso.

Matthew asciuga con la manica il vapore che si è condensato sul parabrezza.

MATTHEW ROSE

Prendi il raccordo all’altezza della Terza Strada.

AUTOSTRADA - EST. - GIORNO

La vecchia Renault non ama essere allontanata all’improvviso dal suo itinerario. Gli pneumatici stretti non aderiscono bene all’asfalto e il brusco cambiamento di direzione per poco non provoca un incidente.

MACCHINA MARCUS - INT. - GIORNO

MATTHEW ROSE

(gridando)

Lo vedi che non controlli questo ammasso di ferraglia? Per la miseria, ci farai crepare tutti!

Marcus raddrizza il volante mentre intorno a loro gli altri automobilisti suonano esasperati il clacson. Percorrendo il boulevard Saint-Germain, la bagnarola ritrova un minimo di stabilità. Concentrandosi sulla guida, Marcus raggiunge rue Princesse ...

STRADA - PARIGI - EST. - GIORNO

... e parcheggia la sua «macchinina» davanti al ristorante Le Temps des cerises.

CORTILE - RISTORANTE - EST. - GIORNO

Come ha immaginato Matthew, Bob Woodmark ha lasciato il carico nel cortile sul retro del ristorante.

RISTORANTE - INT./EST. - GIORNO

Matthew e Marcus afferrano le cassette e le depositano nella cella frigorifera.

RISTORANTE - INT. - GIORNO

Matthew e Marcus controllano che tutto sia in ordine nella sala principale del ristorante. Il Le Temps des cerises si trova al centro di Saint-Germain-des-Prés. Piccolo ma intimo, è strutturato come un bistrot francese degli anni Trenta: boiseries, modanature, pavimento a mosaico, immensi specchi in stile Belle Epoque, manifesti di Josephine Baker, Maurice Chevalier e Mistinguett. Il locale propone una cucina francese tradizionale. Sul menu appeso al muro, e sui cui è stampigliato il logo del ristorante, due ciliegie rosse, si legge: «Lumache in sfoglia al miele, filetto di anatra all’arancia, torta di St. Tropez».

Charly si piazza davanti al banco luccicante che troneggia nella sala.

CHARLY ROSE

Posso mangiare un gelato, papà?

MATTHEW ROSE

No, caro. Ne hai mangiati un sacco in aereo. E poi è troppo tardi, dovresti essere a letto da un pezzo.

CHARLY ROSE

Ma sono in vacanza...

MARCUS

Su, Matt, sii buono.

MATTHEW ROSE

Ah, no, eh, non mettertici anche tu!

MARCUS

Ma è Natale!

Matthew si lascia sfuggire un sorriso.

MATTHEW ROSE

Siete due bambini.

Matthew va in fondo al ristorante, dietro il banco della cucina a vista, che permette ai clienti di seguire in parte la preparazione dei piatti. Matthew si rivolge a Charly.

MATTHEW ROSE

Quale vuoi?

CHARLY ROSE

(in tono entusiasta)

Una dama bianca.

Con destrezza, Matthew spezza alcuni quadretti di cioccolata fondente e li mette in una piccola scodella per farli fondere a bagnomaria.

Matthew si rivolge a Marcus.

MATTHEW ROSE

E per te?

MARCUS

Si potrebbe aprire una bottiglia di vino.

MATTHEW ROSE

Come vuoi.

Marcus si illumina di un gran sorriso. Si alza subito dalla sedia per scendere nel suo posto preferito: la cantina del ristorante.

Sotto lo sguardo goloso di Charly, Matthew dispone in una coppa due palline di gelato alla vaniglia accompagnate da una meringa. Una volta fusa la cioccolata, vi incorpora una cucchiaiata di panna liquida, poi versa la cioccolata calda sul gelato e ricopre il tutto di panna montata e mandorle tostate.

Matthew infilza un ombrellino sulla cima del gelato.

MATTHEW ROSE

Enjoy!

Matthew e Charly si dirigono a un tavolo e si siedono a fianco a fianco su una panca imbottita. Con gli occhi che brillano, Charly si arma di un lungo cucchiaio e comincia a gustarsi quella prelibatezza.

Marcus torna dalla cantina.

MARCUS

(esclamando, in tono felice)

Guarda un po’ questa meraviglia.

MATTHEW ROSE

Uno Screaming Eagle del 1997?! Ma sei matto? Non sai che queste sono bottiglie riservate ai clienti?

MARCUS

(in tono implorante)

Su, dai, sarà il mio regalo di Natale.

Marcus porge a Matthew un bicchiere di vino.

MARCUS

(esclamando)

Alla tua salute.

MATTHEW ROSE

Insomma, festeggiamo il Natale in anticipo.

Marcus si lascia scivolare sul fondo della panca.

MARCUS

(in tono gongolante)

Ah, che meraviglia.

Matthew prova a sua volta a distendersi. Si toglie il giubbotto, ma quando vede il telefonino di Isabelle sul tavolo prova disappunto. Sospira. Marcus afferra l’apparecchio. Matthew guarda il figlio addormentarsi lentamente sulla panca.

Marcus tocca con le dita grosse il touchscreen facendo scorrere le foto contenute nel cellulare.

MARCUS

Ehi, mica male la ragazza. Con un uomo. Belloccio anche.

MUSICA

"JUST ONE OF THOSE THINGS" DI COLE PORTER

MARCUS

(cantando)

AS DOROTHY PARKER ONCE SAID TO HER BOYFRIEND, "FARE THEE WELL", AS COLUMBUS ANNOUNCED WHEN HE KNEW HE WAS BOUNCED, "IT WAS SWELL, ISABEL, SWELL" AS ABELARD SAID TO ELOISE, "DON’T FORGET TO DROP A LINE TO ME, PLEASE" AS JULIET CRIED, IN HER ROMEO’S EAR, "ROMEO, WHY NOT FACE THE FACT, MY DEAR" ...

Incuriosito, Matthew butta a sua volta un’occhiata allo schermo.


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