скачать книгу бесплатно
CHARLY ROSE
Lilli e il vagabondo!
Matthew si guarda i jeans puliti e la camicia.
MATTHEW ROSE
Vagabondo? Be’, grazie. Non pensavo di essere messo così male.
MUSICA
"BELLA NOTTE" DI OLIVER WALLACE, CANTATA DA GEORGE GIVOT E DAL CORO DELLA WALT DISNEY
Si vede la scena in cui, Lilli, una cagnolina, e Biagio, un randagio, mangiano un piatto di spaghetti e polpette davanti a un ristorante, mentre Tony e Joe, il padrone del ristorante e il cuoco, cantano e suonano per loro una serenata.
LA MUSICA CESSA
Questo genere di piaceri è riservato alla business class, ma una hostess comprensiva, che si è intenerita davanti alla faccina di Charly e al fascino goffo di suo padre, ha volentieri trasgredito alle regole.
DISSOLVE IN
L’aereo è immerso nella penombra. Nel comfort ovattato della business class, Isabelle accende la macchina fotografica e fa scorrere le foto. Stretti l’uno all’altra, Isabelle e Raphael rivivono con gioia i momenti migliori che preludono al loro matrimonio.
DISSOLVE IN
Isabelle guarda "Scrivimi fermo posta", la commedia di Lubitsch, disponibile in video on demand.
ISABELLE WILCOX
Conosci "Scrivimi fermo posta", Raphael?
RAPHAEL
Mai sentito. E’ un fondamentale che mi è sfuggito?
ISABELLE WILCOX
E’ un film di Ernst Lubitsch. Il titolo originale è "The Shop Around the Corner". James Stewart lavora come commesso di una specie di emporio, il megozio dietro l’angolo appunto, ed è innamoratissimo di una ragazza che non ha mai conosciuto di persona, ma con la quale intrattiene una fitta corrispondenza. Nello stesso negozio lavora anche Margaret Sullavan, i due non si sopportano, ma non sanno che tra loro l’amore è già sbocciato: lei infatti è la ragazza che James Stewart non ha mai conosciuto e per la quale ha perso la testa ... per lettera.
RAPHAEL
Ma questa è la trama di "C’è post@ per te"! Meg Ryan è una libraia e Tom Hanks l’arrogante proprietario di un megastore di libri, molto simile a quelli che tu vorresti radere al suolo! Meg ha ereditato dalla madre una piccola libreria per bambini, l’apertura del megastore la costringerà a chiudere. Si sfoga via e-mail con lo sconosciuto che si innamora di lei. Un inno alla comunicazione virtuale.
ISABELLE WILCOX
Tu parli del remake, Raphael, io dell’originale.
DISSOLVE IN
Isabelle guarda, incantata, "Scrivimi fermo posta". Raphael si è assopito. Si vede la scena in cui Alfred Kralik, impersonato da James Stewart, cerca di convincere Klara Novak, impersonata da Margaret Sullavan, a regalare un portafoglio al suo fidanzato dicendole che "un portafoglio non è soltanto pratico, è romantico. In una tasca può conservare la sua ultima lettera. In un’altra, la sua fotografia. Così, quando lo apre, trova lei: cioè, tutto quello che vuole".
DISSOLVE IN
AEREO - INT. - GIORNO
Isabelle incolla il viso all’oblò. Lì, nell’anticamera dello spazio, si vede il cielo in maniera diversa. È di un intenso blu violaceo, una purezza incredibile, lontano dalle grette perturbazioni meteorologiche che si scatenano molto più in basso. Ma l’aspetto più impressionante è la rotondità della Terra, che si coglie molto nettamente. Già inizia la discesa verso Parigi.
L’aereo si posa sulla pista con un leggero sobbalzo.
AEROPORTO CHARLES DE GAULLE DI PARIGI - EST. - GIORNO
L’aereo rolla sulla pista fino al terminal e ...
AEREO - INT. - GIORNO
... Isabelle guarda fuori dal finestrino durante il rullaggio.
AEROPORTO CHARLES DE GAULLE DI PARIGI - INT. - GIORNO
Charly si addormenta tra le braccia di Matthew mentre scende dall’apparecchio.
Nella sala arrivi, Matthew cerca con gli occhi Marcus.
Sarebbe dovuto venire a prenderlo in macchina, e Matthew si mette in punta di piedi per vedere se lo scorge al di sopra della folla.
MATTHEW ROSE
(borbottando)
Mi avrebbe stupito se fosse arrivato in orario.
Isabelle si guarda intorno con impazienza, battendo leggermente i piedi a terra per scaldarli. Si gela. Tira fuori di tasca un cellulare cromato e compone un numero.
TAXI - INT. - GIORNO
Kirsty, una delle assistenti di Isabelle, guarda sullo schermo del telefonino, appare la scritta ’numero sconosciuto’ ha un moto di sorpresa. Dopo un istante di silenzio, afferra il cellulare, che sta squillando e risponde nell’apparecchio.
KIRSTY
Pronto?
INIZIO SPLIT SCREEN
AEROPORTO CHARLES DE GAULLE DI PARIGI - INT. - GIORNO
ISABELLE WILCOX
Kirsty? ... non sei venuta.
TAXI - INT. - GIORNO
Il taxi procede piano. E’ intrappolato in un ingorgo.
KIRSTY
Sono desolata, Miss Wilcox. C’è stato un incidente sulla A11 e la polizia ha chiuso la strada in quella direzione. Non ho potuto raggiungerla.
AEROPORTO CHARLES DE GAULLE DI PARIGI - INT. - GIORNO
ISABELLE WILCOX
Bene. Perfetto.
FINE SPLIT SCREEN
Isabelle riaggancia, irritata, e si gira.
ISABELLE WILCOX
Raphael|
AUTOSTRADA - EST. - GIORNO
Arrivata a Porte de la Chapelle, una vecchia Renault 4 rosso vivo taglia tre corsie in diagonale, ignorando le segnalazioni dei fari delle altre macchine, e abbandona la tangenziale per imboccare la A1 in direzione Roissy-Charles-de-Gaulle.
MACCHINA MARCUS - INT. - GIORNO
MARCUS
(borbottando)
Perché sono sempre io che vado a prenderlo all’aeroporto? Giurerei che in trent’anni di amicizia non mi ha mai reso il favore. Sono troppo gentile, ecco il problema! Senza di me non starebbero nemmeno insieme. Che so... un piccolo grazie a mezza bocca, invece no, niente!
Marcus si guarda nello specchietto retrovisore.
MARCUS
(borbottando)
D’accordo, sono il padrino di Charly, ma chi altro avrebbe potuto scegliere? Pilguez? Figurarsi, e poi sua moglie era già la madrina. È così, faccio sempre favori, passo la vita a fare favori. Non dico che non mi faccia piacere, ma mi farebbe anche piacere che qualcuno si occupasse un po’ di me. Matthew, mi ha forse mai presentato una cameriera? Nel suo ristorante non ne mancano di certo. Ebbene no, mai! Detto questo, se il tizio qui dietro mi sfanala ancora, inchiodo! Devo smetterla di parlare da solo, non voglio passare per matto. Ma con chi dovrei parlare? Coi personaggi dei romanzi? No, devo smetterla.
Marcus si guarda ancora nello specchietto.
AUTOSTRADA - EST. - GIORNO
La Renault si ferma al casello automatico.
MACCHINA MARCUS - INT. - GIORNO
Marcus recupera il biglietto e richiude il finestrino.
MARCUS
Grazie.
AEROPORTO CHARLES DE GAULLE DI PARIGI - INT. GIORNO
Sul tabellone, il volo è segnalato in arrivo puntuale.
Matthew cammina avanti e indietro per l’impazienza.
Dei turisti, in partenza, un piccolo gruppetto entrano nell’aeroporto.
Stufo d’aspettare, Matthew consulta il telefonino per verificare se c’era un sms. Disinserisce la modalità «aereo» e compare sul display un lungo messaggio:
JULIANE
(voce fuori campo)
Benvenuta a Parigi, mia cara. Spero che tu abbia potuto riposare durante il volo e che Raphael non abbia russato troppo;) Scusami per quello che ti ho detto prima: sono molto contenta che ti sposi e che abbia trovato l’uomo capace di renderti felice. Ti prometto di fare tutto il possibile per svolgere con serietà e solennità il mio ruolo di damigella d’onore.La tua amica del cuore, Juliane.
Che cos’è questo pasticcio, un bizzarro scherzo di Marcus? pensa Matthew leggendo l’sms. Lo pensa, finché non ha studiato il telefonino: stesso modello, stesso colore, ma... non è il suo. Un rapido sguardo alla posta elettronica gli permette di scoprire l’identità della proprietaria: una certa Isabelle Wilcox, che vive a Parigi. Cazzo, è il cellulare di quella squinzia del JFK, pensa.
Isabelle guarda l’orologio e reprime uno sbadiglio. Le sei e mezzo del mattino. Roissy si sta svegliando con gran rapidità. Come a New York, nonostante l’ora mattutina, i vacanzieri di Natale prendono possesso dell’aeroporto.
Raphael è davanti al nastro trasportatore dei bagagli.
RAPHAEL
Sei sicura di voler andare a lavorare, oggi?
Isabelle afferra il telefonino cromato per consultare la posta elettronica.
ISABELLE WILCOX
Certo, amore. Scommetto che ci sono già parecchie ordinazioni in attesa.
Isabelle ascolta la segreteria telefonica.
MARCRCUS
(voce fuori campo) )
(in tono strascicato e addormentato)
Ciao, Matt, sono Marcus. Ho avuto qualche problema con la R4, una
perdita d’olio che... va be’, ti spiego dopo. Insomma, per farla corta, rischio di arrivare un po’ in ritardo. Scusa.