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Se Questo È Amore
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Se Questo È Amore

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Se Questo È Amore
Amanda Mariel

Un piccolo demonio deciso a godersi la vita al massimo… un uomo legato da una strana amicizia…e un'attrazione fatale! Un piccolo demonio deciso a godersi la vita al massimo. Lady Hannah Blakey non ha alcuna intenzione d mettere la testa a posto. Il gioco, i cavalli e lo scotch esercitano un fascino troppo potente su di lei, per non dire fatale. Pertanto, rifugge dalla volontà di suo fratello, che vorrebbe che lei si sposasse e lo ostacola più che può. Un uomo legato dall' amicizia…Graham Fulton, il Marchese di Ramsbury, non riusciva a credere ai propri occhi quando scoprì Lady Hannah Blakey, sorella del suo miglior amico, che vestita come un uomo se ne stava a giocare a carte in una delle bische clandestine più malfamate di Londra. Ma alla ragazza non interessava la propria reputazione? Per dovere di lealtà nei confronti dell'amico, è costretto ad accompagnarla a casa. Non si aspettava di rimanere affascinato da lei! Un'attrazione fatale…Con suo grande sgomento, Hannah si ritrova innamorata di Ramsbury, una cosa pericolosissima per una come lei che vuole rimanere libera. Tuttavia non riesce ad arginare la sua crescente passione. Scoprirà presto che un bacio non è tutto, ma riuscirà ad arrendersi al suo destino?

Amanda Mariel

Se questo è Amore

SE QUESTO È AMORE

AMANDA MARIEL

Se questo è Amore

Oggi Autrice Bestselling USA

AMANDA MARIEL

Traduzione di Patrizia Barrera

Copyright © 2019 – Amanda Mariel

Questa è un’opera di fantasia. Nomi, persone, organizzazioni, luoghi, eventi ed avvenimenti sono frutto dell’immaginazione dell’autrice o usati in modo fittizio.

Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta, o archiviata in un sistema digitale o utilizzata e trasmessa in qualsiasi forma o a mezzo elettronico, fotocopie, meccanico, audio, senza l’espressa autorizzazione dell’autrice e dell’editore.

PUBBLICATO da TEKTIME

A MIO PADRE

Sei sempre nel mio cuore e sei la prima persona a cui penso al mattino o quando scrivo di cavalli e di giochi di carte, come in questa storia.

Sei stato un giocatore corretto e il miglior padre del mondo.

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Il bacio di Natale di un Duca ( Tammy Andresen)

Disponibili cofanetti e Antologie delle intere Serie

Per maggiori info o per rimanere aggiornati sui prossimi lavori dell’autrice visita il sito

www.amandamariel.com

CAPITOLO PRIMO

Londra, 1813

Lady Hannah Blakey era in piedi dietro ad un tavolo da gioco all’Aquila Reale. Capiva benissimo il pericolo nel quale si era cacciata. Avventurarsi in quegli squallidi vicoli Londinesi ed entrare in quella sala da gioco per soli uomini, dalla non invidiabile fama, avrebbe potuto essere la sua rovina. O peggio. Ma non aveva potuto evitarlo. Non quando la posta in gioco era così alta.

Stasera si stava giocando la partita del secolo, tra quelle brutta mura. C’era Talon, un giocatore mitico. Si sussurrava che non faceva una partita da circa dodici anni, anche se la sua fama era rimasta immutata.

Hannah voleva solo essere in grado di testimoniare quello che stava vedendo. Pertanto aveva preso delle misure che qualsiasi donna di cervello avrebbe fatto, e si era procurata un consunto vestito da uomo e un brutto e floscio cappello. Per buona misura, si era anche sporcata di carbone la camicia e la faccia. Stava lì, per i fatti suoi, e fino a quel momento nessuno l’aveva neanche notata. Tutti gli occhi erano puntati su Talon e su come maneggiava le carte.

Ma a un tratto sentì il peli della nuca drizzarsi, come per un segnale di pericolo. Qualcuno la stava guardando? Si guardò lentamente in giro, nella stanza in penombra, prima di riportare l’attenzione su Talon. No, doveva esserselo immaginato, magari era solo ansia. Nervosismo. A volte la mente giocava brutti scherzi! E perché non avrebbe dovuto sentirsi in ansia, quando stava rischiando così tanto?

Hannah cercò di scrollarsi di dosso quella brutta sensazione. Non era andata lì per starsene a guardare in giro e agitarsi! Voleva osservare Talon mentre giocava ed essere testimone delle sue magie, e questo avrebbe fatto! Anzi, allungò il collo per vedere meglio, mentre Talon chiedeva carta.

“Lady Hannah…quasi non vi riconoscevo…” le sussurrò all’orecchio una voce maschile alle sue spalle.

Il sangue le si ghiacciò nelle vene e il cuore prese a batterle a mille. Riconobbe benissimo quella voce bassa e paziente! Maledizione, era stata scoperta e riconosciuta proprio da Lord Ramsbury, il miglior amico di Seth, suo fratello! Fece un sospiro profondo e poi gli sussurrò di rimando:

“Parlate piano, o mi farete scoprire!”

“Vi farò scoprire comunque, se non mi seguite immediatamente! “ esclamò lui, sempre a bassa voce, facendo cenno alla porta d’uscita.

“State scherzando!“ rispose Hannah, con tono di sfida. Ramsbury l’afferrò per un gomito: “ Niente affatto!”

Lei si liberò dalla sua stretta: “ Io non vado da nessuna parte!”

Alcuni uomini si voltarono a guardarli e il cuore di Hannah cominciò a battere più veloce. L’ultima cosa di cui aveva bisogno era che la gente si accorgesse di lei. Si rivolse a Ramsbury: “Guardate che state combinando!“ gli sussurrò, con violenza. Gli indicò le teste voltate verso di loro, e abbassò il capo, per celarsi meglio dietro il cappello.

“Che ci guardino pure!” le rispose, sempre in un sussurro, Ramsbury. Provò ad afferrarla di nuovo per un braccio, ma lei si spostò.

Hannah fece un profondo respiro, si voltò verso Ransbury e lo fissò negli occhi per un attimo, prima di cedere: “Va bene, vi seguirò!” disse.

Lui le fece un sorriso di vittoria: “Venite con me.”

Mai e poi mai avrebbe desiderato andarsene, ma ormai Hannah non aveva altra scelta. Quell’uomo era esasperante! Avanti, sferragli un pugno! Sembrò sussurrarle una vocina dentro di sé. Guardò con intenzione la testa bionda dell’uomo, che ora le mostrava la nuca.

Ramsbury aprì la vecchia porta di legno ed uscì in strada. Hannah lo seguì nell’attimo preciso in cui la porta stava già per chiudersi.

“Ma che diavolo c’è che non va, in voi?” lo aggredì con furia.

Ramsbury sgranò gli occhi per quell’attacco: “In me? In Voi, vorrete dire!” La scrutò da capo a piedi: “Siete tutta sporca, indossate un vestito da uomo e un cappello invaso dai pidocchi, e vi ho pescato in una sala gioco per soli uomini nella zone del Seven Dials! Oh, mio Dio, Blackmore dovrebbe sculacciarvi di santa ragione, per questo!”

Al pensiero del fratello, gli occhi di Hannah s’incupirono. Sarebbe andato su tutte le furie, se avesse scoperto quello che aveva fatto! Seth era capace di chiuderla in convento o di obbligarla a sposare un pretendente qualsiasi! NO, non poteva permetterlo!

Scoccò all’uomo un ciò che sperava risultasse un dolce sorriso: “Ma non c’è bisogno che mio fratello venga a saperlo!”

“Al contrario. Blackmore DEVE sapere quello che combinate!” Fece un passo avanti verso di lei: “A proposito, chi vi ha informata della partita di stasera?”

Hannah avrebbe tanto voluto mandarlo al diavolo! Pestare i piedi a terra e mettersi ad urlare! Ma sapeva che così avrebbe solo peggiorato le cose. Per ora, aveva assoluto bisogno della sua amicizia e della suo silenzio. “Ho assunto un informatore” rispose.

Lui l’afferrò per un braccio e cominciò a trascinarla verso un vicolo più o meno illuminato: “Andiamo, la mia carrozza è nascosta qui dietro! Vi accompagno a casa”

Lei cercò di essere adorabile: “Benissimo, così per strada possiamo trovare un accordo!“ disse, rivolgendogli un bel sorriso.

“Per strada avrete solo il tempo di riflettere sui vostri peccati e sulla punizione che vi darà vostro fratello!” esclamò lui, con durezza. Da gentleman, attese che il cocchiere abbassasse la scaletta per far salire la signora, rimanendo dietro di lei, mentre Hannah si accomodava in carrozza.

Hannah appoggiò le mani in grembo e si mise a guardare fuori del finestrino. Doveva assolutamente trovare il modo per convincerlo a non spifferare tutto a Seth. Ma come? La carrozza partì, e il rumore degli zoccoli dei cavalli echeggiò nei vicoli bui. “Mi assicurerò che entriate in casa, e poi parlerò subito con vostro fratello.” continuò a minacciarla lui.

Lei si voltò verso Ramsbury: “Non lo trovo necessario. Di sicuro possiamo trovare un accordo tra noi” Mise il broncio, come una bambina.