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Voglio Succhiarti Il...
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Voglio Succhiarti Il...

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Voglio Succhiarti Il...
Gemma Cates

Una vampira misantropa (io) conosce un umano restio a im­pegnarsi (lui) e volano scintille. Ma umani e vampiri non in­trecciano relazioni… giusto? Una commedia romantica in cui gli opposti si attraggono con un morso.

Voglio succhiarti il…

Sangue. Sono una vampira. Dai.

Poi ho conosciuto Simon e non ho potuto fare a meno di pensare: forse sto cercando qualcosa di più che un po’ di nutri­mento.

Lui è un podista e osserva una rigida dieta.

Io mangio patatine e queso come piatto principale.

Lui è puntuale.

Io penso che cinque minuti di ritardo significhi puntualità.

Lui è un ingegnere.

Io racconto storie per guadagnarmi da vivere.

Lui è umano.

Io no.

Una vampira misantropa (io) conosce un umano restio a im­pegnarsi (lui) e volano scintille. Ma umani e vampiri non in­trecciano relazioni… giusto?

Avviso dell'autrice: questo libro contiene bravate erotiche umani/vampiri e abbastanza parole sconce da far arrossire qualcuno (non lei) e racconta di una vampira che segretamente (in fondo, in fondo, molto in fondo) desidera essere amata.

Voglio Succhiarti Il...

Voglio Succiasti Il…

Gemma Cates

VOGLIO SUCCHIARTI IL…

Storia d’amore quasi umana di una vampira

Titolo originale: I wanna suck your…

Traduttore: Roberto Felletti

Indice

Introduzione (#u81e7c734-366f-547b-bf99-ca646b62ef6c)

Capitolo 1 (#u95046d49-a229-5d0a-bd7b-ca6c7eb1c2eb)

Capitolo 2 (#ubf092389-a837-5a38-8ea7-3a9c8e337ec3)

Capitolo 3 (#u2528a35c-f5ad-514a-81ee-edfd93fd26f8)

Capitolo 4 (#ub180f1f7-4e0f-5f76-ae7e-8d9e02ac3a1b)

Capitolo 5 (#u2ec026b4-4a89-5596-b559-53f4e2ffdda3)

Capitolo 6 (#u06c92e14-ab3e-576d-9a11-de14f0f7f51a)

Capitolo 7 (#u69a5d8f2-6820-5429-889c-6c9125d56def)

Capitolo 8 (#u6639f65a-2182-5989-8ff6-e33f58668a60)

Capitolo 9 (#uc27e42ff-ee9c-5458-a8d2-73acd536ddfc)

Capitolo 10 (#u4de216f9-ad0d-59b1-a96c-53c6c01aa6cc)

Capitolo 11 (#u32df2ecc-d7f0-501f-81f2-4977f2c67a3b)

Capitolo 12 (#ucb0e22f3-9cfa-5653-b7bd-9ceb61a6bac0)

Capitolo 13 (#u347681fe-783f-5aed-b34e-c4aaf9bf906f)

Capitolo 14 (#u8ad282be-676d-5704-af71-587aa4f711d7)

Epilogo (#u992dfa22-3bab-570e-97d6-542c310185ee)

Fine (#uee223596-914e-5b96-b0fd-065adf47ca3b)

Ringraziamenti (#u1dd47eb8-8e35-5e84-8bbb-692e4cfb50de)

Titolo Originale (#u8a3b7305-f4db-5593-b052-97561b02a89c)

Note (#u040b91b8-06f8-572e-917d-42a1def42627)

L’autore (#ud0b93a8f-d259-539c-81af-ce0928e2517a)

Introduzione

Voglio succhiarti il…

Sangue. Sono una vampira. Dai.

Poi ho conosciuto Simon e non ho potuto fare a meno di pensare: forse sto cercando qualcosa di più che un po’ di nutrimento.

Lui è un podista e osserva una rigida dieta.

Io mangio patatine e queso

come piatto principale.

Lui è puntuale.

Io penso che cinque minuti di ritardo significhi puntualità.

Lui è un ingegnere.

Io racconto storie per guadagnarmi da vivere.

Lui è umano.

Io no.

Una vampira misantropa (io) conosce un umano restìo a impegnarsi (lui) e volano scintille. Ma umani e vampiri non intrecciano relazioni… giusto?

Avviso dell’autrice: questo libro comprende bravate erotiche tra vampiri e umani, un numero sufficiente di parole osé da far arrossire qualcuno (non io) e una vampira che segretamente (in fondo, in fondo, molto in fondo) desidera essere amata.

1

“Ho sempre desiderato fare sesso con una vampira.”

“Scusa… cosa?” Tiro giù il cappuccio del mio costume da Cappuccetto Rosso e fisso l’ubriaco aspirante Jon Snow in piedi davanti a me.

Per poco non dico, “Non sono una vampira.” Però quella sarebbe stata una bugia mostruosa, e sebbene mi possa piacere succhiare un po’ di sangue da un’occasionale vittima consenziente, non racconto bufale. È una linea arbitraria da tracciare, ma è mia.

Mi mostra i denti di plastica. “Invece ho scelto di venire vestito da vampiro.”

Um… okay, Jon Snow vampiresco.

Dick – nome che gli si addice per la serata visto che ne interpreta la parte

– è abbastanza ubriaco da pensare di essere comico.

Già. Dick è un vincente.

Perché sono di nuovo qui? Oh, giusto. Me l’ha fatto fare Megan. Accidenti a lei. Sa che odio le persone. Non nel senso umani versus vampiri. Sono una odiatrice dalle pari opportunità. I gruppi, che siano composti di umani o vampiri, mi ripugnano allo stesso modo.

Sono giunta a questa conclusione dopo ripetute osservazioni. Dick è semplicemente l’ultimo di un lungo elenco di persone fastidiose che fanno cose fastidiose.

È il momento di girare i tacchi, scansarmi e scappare. Di solito funziona bene con i tizi ubriachi, perché gli uomini ubriachi sono lenti.

Inoltre sono una vampira. Una predatrice. Sono veloce, agile, scattante.

Di solito.

“Oof.” Tutta l’aria che ho nei polmoni viene fuori con uno sbuffo rumoroso quando mi giro e finisco contro un muro d’uomo.

Un uomo da leccarsi i baffi. Più alto di me di parecchi centimetri, nonostante per stasera abbia optato per i miei stivali da zoccola con tacco pieno da sette centimetri e mezzo, che mi fanno arrivare a 1,80. Mi piace svettare sulle persone basse, ma finendo contro quei muscoli saldi ho deciso che anche questo può funzionare.

Inspiro. Già, lo faccio, perché lui ha un paradisiaco profumo eccitante, piccante, di pulito e maschile… e umano.

No. Non mi faccio gli umani. Perché preoccuparsene? Non che possa venirne fuori qualcosa, e poi ci sono moltissimi vampiri felici di divertirsi con me.

Soltanto quando mi muovo mi rendo conto dell’umano dal profumo unicamente delizioso aggrappato alle mie braccia con le sue grosse mani. Tutto ciò che gli serve per farmi dimenticare ancora di più che è umano è un po’ di barbetta e una voce profonda.

Un passo indietro, poi un altro. Ce ne vogliono tre prima di entrare in contatto visivo con lui senza allungare il collo.

E poi c’è la barba. Accidenti a te, Megan, per avermi fatto venire a questa stupida festa di Halloween. Che genere di vampiro del cavolo si butta in una festa mista di Halloween? Chi vuole mescolarsi con i propri snack?

Megan. Ecco chi.

“Cappuccetto Rosso. Carino.”

Mi viene voglia di pugnalare la mia migliore amica. Non al cuore, ma per quello si merita un’enorme ferita alla gamba.

Oltre un metro e ottanta di muscoli slanciati, torace largo, un po’ di barba biondo scuro sopra un profilo del mento spigoloso, mani grosse e una profonda voce vellutata.

E umana.

So esattamente come rendere il qui presente Mr. Perfezione meno attraente. La mia intenzione è avere una conversazione con lui che duri più di tre frasi. “Puntavo alla versione pre-Grimm.”

“Oh?” Il suo sguardo viaggia su e giù lungo il mio corpo, solo una volta, abbastanza lentamente da farmi capire che apprezza quello che vede, ma senza soffermarsi sul mio seno. Non male.

“Pre-Grimm, lei salva sé stessa dal lupo. Nessun boscaiolo necessario, grazie tante.”

Ridacchia e la vellutata dolcezza della sua voce sfrega contro le mie parti femminili in un modo che non dovrebbe essere possibile.

Perché è umano. Questo gnocco è umano al 100%, e io non sono mai stata attratta dagli umani.

“Qual è l’indizio visivo per cui non sei una specie di Cappuccetto Rosso medio dei Fratelli Grimm?”

Sposto il peso, di modo che il fianco s’inclina in avanti, e faccio un sorrisetto. “Sembro una che è stata mangiata da un lupo?”

Abbaia una risata. “Quindi sei tu ciò che rende fico il costume, non la maglietta bianca attillata, i pantaloni in pelle nera aderenti o il mantello di velluto.” Annuisce come se fosse d’accordo.

Uomo intelligente.

Aspetta. Non intelligente. Semplicemente un ragazzo. Un ragazzo umano.

Molti vampiri hanno segretamente un debole per gli umani prima che l’infatuazione passi. E sono sicura che il sesso con un umano sia semplicemente bello, ma avrei difficoltà a gestire le persone e le loro infinite, irritanti abitudini. Chiedermi di fare lo sforzo di trascorrere più di quindici minuti con un uomo che ha zero possibilità di diventare il mio compagno per la vita? No, grazie.

Questo tipo, tuttavia, mi sta facendo ricredere sull’idea del sesso occasionale senza possibilità di relazione.

Probabilmente sarebbe una buona idea muovere il culo prima che accada. Sto per trovare una scusa quando lui tende la mano. “Simon.”

Non posso non stringergliela. Non quando mi dà l’opportunità di tastare il suo largo palmo e le lunghe dita spesse.

Dea. Ho bisogno di scopare. Faccio pensieri porno sulla mano dell’uomo. E non la lascio andare.