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Vampiri Gemelli
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Vampiri Gemelli

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Vampiri Gemelli

"Beh, comunque è vero! - scherzò, mentre versava il rum - Ti mancano solo il pelo, la coda e le orecchie. Hai già il temperamento e l'atteggiamento di una lupa mannara... "

Kyoko gli sorrise maliziosamente. "Forse stasera dovrei andare in un vicolo scuro ululando per richiamare un ragazzo peloso!”

Amni le mise il drink davanti e scosse la testa. “E io che m’illudevo di essere l'unico uomo nella tua vita! Mi ferisci Kyoko ... potrei aver bisogno di qualcuno che mi coccoli…" Si mise una mano sul cuore con atteggiamento teatrale, anche se da qualche parte nel profondo ... sapeva di non scherzare.

Kyoko sorseggiò per metà il suo drink e poi lo guardò. “Amni ... smettila di flirtare con me. È un po'…inquietante." Lo guardò fisso per dare maggiore valore alle sue parole, ma si fermò di botto: ah, se solo non fosse un vampiro! Chiuse gli occhi e continuò a sorseggiare il suo drink.

"Dico sul serio.- continuò Amni, mentre continuavano la loro battaglia di sguardi - Se non riesci a confidarti con me, con chi riuscirai a farlo? So che c’è qualcosa che ti frulla per la testa."

"Ho bisogno di un altro drink, prima." Kyoko sbatté le ciglia maliziosamente, e si disse che aveva bisogno di più tempo per confessargli il suo…impudico segreto.

Amni le preparò lentamente un altro drink. Rabbrividì al pensiero che, se fosse crollata ubriaca, avrebbe dovuto portarla lui nel suo appartamento e metterla a letto! Quando ebbe terminato di preparare il nuovo drink e lanciò un’occhiata distratta al bicchiere di Kyoko si accorse che era vuoto. Stava per ammonirla di non continuare a quel ritmo, che qualcuno in fondo al locale urlò. Con un sospiro, si precipitò a vedere cosa era successo.

Kyoko lo osservò mentre se ne andava. Amni aveva ragione... se non poteva confidarsi con lui allora con chi? In tutta la città, era l'unico con cui poteva parlare liberamente ... l'unico che poteva chiamare amico. Sentì le lacrime agli occhi e si chiese se tra poco si sarebbe messa a piangere come fanno gli ubriaconi.

"No! “ urlò a se stesa. E alzò il bicchiere in un brindisi solitario - Al momento in cui perderò la mia verginità!” E si scolò il drink in un fiato.

Essere un vampiro aveva molti vantaggi, come ad esempio avere un udito finissimo. Amni era riuscito a sedare un litigio sul nascere e ora stava portando i drink a dei ragazzi molesti, ma la sua attenzione era tutta puntata su Kyoko. La vide bere un drink dopo l’altro e si chiese cosa poteva fare per lei. Poi captò le sue parole, in quel brindisi mezzo matto con se stessa. “Perdere… cosa?" esclamò, strabuzzando gli occhi. E corse subito da lei.

Kyoko sussultò, quando Amni le si fiondò accanto, poi aprì la bocca quando capì. "Mi hai sentito?" Deglutì, cercando di lenire la sensazione di bruciore lasciata dall'alcol che le scendeva velocemente in gola. Quando riprese fiato, Kyoko sentì che l’alcool stava già facendo la sua magia.

"Un altro, per favore." Spinse il bicchiere verso Amni, cercando di ignorare la bestia nera della sbornia in arrivo.

Nel cuore di Amni la rabbia fu sostituita dal dolore. I suoi occhi azzurri diventarono di una tonalità più scura. Le sue mani tremavano, mentre le preparava UN ALTRO drink. Ma l’alcool non sembrava avere un effetto calmante su di lei.

“Sì, ti ho sentito… questo non è il posto giusto per ubriacarti e eccitarti. Continua a bere questa schifezza e tra poco ti ritroverai nel vicolo qui fuori a cantare canzoni stonate mentre un uomo senza volto… "

Gli occhi color smeraldo di Kyoko brillarono di sfida. "Sembra divertente ... magari dopo ci vado.”

Amni fece una smorfia. "Oh, questo è troppo!”

Kyoko sorrise ad Amni da sopra il bordo del bicchiere e il vampiro non poté fare a meno di sorridere anche lui. Aveva già deciso come affrontare la questione…Avrebbe lasciato che si ubriacasse, ma per nessuna ragione al mondo le avrebbe permesso di lasciare il bar. Per ora, avrebbe giocato con lei al “perdiamo la verginità.”

Kyoko sospirò, quando Amni tornò dall'altra parte del bancone. Si allungò a prendere una cannuccia. Perché perdere la verginità doveva essere l’unica cosa in grado di allontanare i demoni? Non è che poteva innamorarsi di un ragazzo qualunque con uno schiocco di dita. E se anche si fosse innamorata di qualcuno… ci avrebbe rinunciato, pur di non metterlo in pericolo.

Un volto balenò nella sua mente e chiuse gli occhi, desiderando assaporare l'immagine ... Tasuki. Se non avesse amato Tasuki, sarebbe stato la sua scelta. Era proprio perché lei lo amava che non poteva chiamarlo e ... lasciare che l'aiutasse a risolvere il suo piccolo problema. Facendosi scivolare la cannuccia tra le labbra, Kyoko si mise a bere con foga, sperando che quando avesse finito si sarebbe messa a cantare "Eeny meeny miny moe".

"Allora stai davvero cercando di scopare?" chiese Amni, mentre le preparava un altro drink.

"Certo! - farfugliò Kyoko - Ma non voglio voltarmi e sembrare una troia in caccia."

"Allora, perché non dai uno sguardo ai tipi del locale dallo specchio dietro al bancone? Così potrai sceglierne uno senza nemmeno voltarti.” disse malignamente Amni, e tirò un sospiro di sollievo quando Kyoko seguì il suo consiglio. Stava cercando disperatamente di non farla voltare…e di sentirsi attratta dal signore dei vampiri nascosto in quell’angolo. Si era accorto che lui la stava osservando da quando era entrato là dentro ... e ubriaca com’era, Kyoko non era in grado di proteggersi e Amni non abbastanza forte da combatterlo.

"Che ne dici di quella testa rossa?" chiese Amni scegliendo deliberatamente il ragazzo più brutto del locale. Se quella cretina aveva intenzione di sognare, l’avrebbe ricondotta bruscamente alla realtà.

Kyoko scrutò il tizio allo specchio e scosse la testa. "Non ha un’ombra di culo."

Amni alzò gli occhi al cielo, "Che diavolo te ne frega se non ha culo?"

"Mi interessa, invece - biascicò Kyoko - Avrò bisogno di qualcosa a cui aggrapparmi." Per un momento, le tornò alla mente l’immagine del ragazzo immaginario che aveva descritto a Yohji un paio d'ore prima.

"Va bene. - l’accontentò Amni - Che ne dici allora di quello con i capelli a spazzola?"

"Possiamo semplicemente mettergli una X sulla sua fronte e cancellarlo dalla lista? - disse Kyoko arricciando il naso - E finora hai dimostrato un gusto schifoso!”

"Quello bionda laggiù sembra carino." Sorrise sapendo che quel ragazzo usciva solo con altri ragazzi ... e che non l’avrebbe nemmeno degnata di uno sguardo.

Kyoko scosse la testa e quasi cadde a terra per il movimento. “Cosa stai cercando di fare Amni? È un pollo bollito quasi quanto Yohji."

"Non credi che il tuo padrone di casa sia carino?" Amni simulò uno sguardo di orrore e poi scoppiò a ridere, all’espressione impassibile di Kyoko.

Passarono i successivi venti minuti ad analizzare uno per uno tutti gli avventori maschi del bar, ma a Kyoko nessuno andava bene: quello era un giocatore incallito, quell’altro un teppista, uno era troppo vecchio, l’altro troppo giovane, o troppo grasso, o troppo magro, o troppo nerd, troppo preppy e così via. Alla fine Amni alzò le mani in aria in segno di resa.

"Questi sono tutti, Kyoko, non ce ne sono altri. Sei troppo ubriaca per riconoscere un bel ragazzo e non ti accorgeresti di lui nemmeno se venisse qui e ti desse un bel morso sul culo!” esclamò Amni, pensando tra sé: “Per fortuna!”

Kyoko sorrise, completamente ubriaca: "Se mi mordesse il culo, non me ne fregherebbe un cazzo del suo aspetto!”

Gli occhi di Amni si spalancarono, sapendo che il parlare sporco di Kyoko era solo una posa per darsi importanza.

"Che bel linguaggio per una verginella che non ha mai neanche baciato qualcuno!” scherzò.

A Kyoko andò il drink per traverso, e tossì. "Cosa hai detto?" farfugliò, ma poi pensò che era meglio non mettere in mezzo Tasuki.

Amni sorrise: "Non preoccuparti. Non lo dirò a nessuno, a meno che tu non mi faccia incazzare. "

"Cosa faresti se ti facessi incazzare?" biascicò Kyoko, ormai folgorata dal senso di sballo.

"Beh, probabilmente mi metterei in piedi sul bancone e annuncerei a voce alta che stasera abbiamo una vergine da offrire e che si accettano offerte a partire da cinquemila dollari. Certo, a te andrebbe solo il venti per cento, mentre tutto il resto me lo beccherei io!” Si aggrappò al bordo del bar, sapendo che l’aveva sparata grossa.

"Perché solo il venti? - mormorò Kyoko - In fondo si tratta della MIA verginità…dovrebbero pagare solo me e basta!"

"Dannazione, sei proprio avida!” borbottò Amni.

"Ti ho sentito - esclamò Kyoko e si alzò in piedi sullo sgabello - Voglio che tu sappia che sei un ruffiano molto scadente.”

"Cola e tortine di luna a casa mia quando stacco, allora.” disse Amni, lanciandole un sorriso luminoso.

"Non ho un appuntamento con teuuu…" riuscì a farfugliare Kyoko, barcollando a tal punto che fu sul punto dii cadere. Poi puntò un dito in faccia ad Amni, toccandogli la punta del naso. "Ora vado a farmi sbattere dal primo maschio che non mi sbava dietro e mi tratta come una signora.”

Amni inarcò un sopracciglio: "Ma che discorsi sono, da parte di una donna che è ancora vergine? Non ti interessa di sapere almeno che faccia ha, il tizio che ti troverai nel letto domattina?"

"No…" sibilò Kyoko, e si lasciò cadere di nuovo sullo sgabello, ma sempre puntando il dito scontro Amni - Non voglio sapere niente di lui perché ..." fece una pausa cercando le parole. "... ho la mia moralità."

Amni ridacchiò: "Kyoko, sei così ubriaca che non capisci nemmeno il significato della parola moralità!”

La faccia di Kyoko divenne inespressiva. "No, non lo so." disse, con voce atona. Si guardò le mani e poi fissò di nuovo Amni. "Lo sai che non ho messo la biancheria intima?"

Per poco Amni non cadde dietro al bancone, a quelle parole, mentre Kyoko continuava a guardarlo con i suoi occhi innocenti, come se avesse detto la cosa più naturale del mondo!

"Accidenti!" mormorò il vampiro, con una voce quasi dell’oltretomba.

Poi si rialzò, la guardò ed entrambi scoppiarono a ridere. Non poteva davvero farci niente. Non aveva mai visto Kyoko ubriaca, ma doveva ammettere che era davvero divertente in quello stato. "Non mi hai detto perché sei così deciso a farlo, però."

Kyoko si morse il labbro inferiore e poi gli disse la verità: "Finché sarò vergine sarò una costante attrattiva per questi vampiri, e alla fine potrebbero riuscire a uccidermi.” Gli lanciò un'occhiata, poi distolse rapidamente lo sguardo. "Sembra che il mio odore….gli piaccia."

All'improvviso Amni capì esattamente di cosa lei stava farfugliando e deglutì. "Vuoi un altro drink?" mormorò.

Non ci aveva mai pensato, ma ora che Kyoko lo aveva stimolato a riflettere capì che era vero. Lui stesso, se mai avesse deciso di ricominciare a nutrirsi di sangue umano, avrebbe scelto senz’altro lei. Era una rarità trovare una vergine a quell’età…era come bere vino di pregio!

"Un altro drink?" mormorò Kyoko, e abbassò lo sguardo sul suo bicchiere. Lo sollevò all'altezza degli occhi e lo girò come se stesse cercando qualcosa. "È vuoto."

"No, davvero?" le chiese Amni in tono beffardo prima di portarle via il bicchiere. "Niente più drink per te, stasera."

"Hey! - strillò Kyoko - Ridammelo! Ne ho bisogno!"

"Per cosa?" l’aggredì Amni.

"Così troverò il coraggio di fare sesso con qualcuno. Non posso farlo, senza quel bicchiere."

Amni rimise il bicchiere sul bancone e Kyoko lo fissò.

"Cosa c'è che non va, adesso?" Sapeva che a breve sarebbe crollata e che sarebbe toccato a lui riportarla in braccio nella sua stanza.

Kyoko lo guardò, torva. "Chi ha bevuto il mio drink?"

"Sei stata tu.“ le disse Amni, con tono paziente.

"Non è vero! Era pieno quando me l’hai tolto! A chi hai dato il mio drink ... e dov'è il mio? " biascicò Kyoko.

"Ti sei già fatta quattro drink.” cercò d’imbrogliarla Amni.

"Noooo! - piagnucolò Kyoko - Non me ne sono nemmeno accorta!” Spinse il bicchiere verso Amni. "Dammi un altro drink, così questa volta ci starò attenta.”

"Allora cerca di ricordarti l’ultimo! - esclamò Amni, con durezza - Per te il bar è chiuso, stasera!”

Kyoko gli sorrise in modo sexy. "Perché non fai il buono con me?”

"Non tentarmi, Kyoko." rispose Amni. Ma di colpo si sentì addosso uno sguardo minaccioso. Alzò gli occhi azzurri e incontrò quelli di ebano del vampiro che si nascondeva nell’ombra.

Hyakuhei si stava godendo la scena tra la donna e il barista, e i suoi occhi e il suo umore si facevano sempre più cupi di minuto in minuto. L'aveva osservata silenziosamente scrutare pe bene tutti i maschi del locale attraverso lo specchio del bar. Per chissà quale oscuro motivo dovette reprimere l’impulso di scatenare una tempesta e far fuggire tutti, per rimanere da solo con lei. Non voleva che qualcuno posasse gli occhi su quella ragazza.

Questa cosa…queste sensazioni… lo turbavano.

Il barista era un vampiro e la ragazza sembrava in buoni rapporti con lui. Hyakuhei scrutò per bene il ragazzo, mentre la ragazza continuava a parlargli. Era giovane; era ancora un bambino come vampiro, ma c’era qualcosa in lui che lo distingueva dagli stupidi mezzosangue che aveva incontrato in città. Si scrollò quel pensiero dalla mente: avrebbe riflettuto sul giovane vampiro più tardi.

Il barista all'improvviso lo guardò dritto negli occhi. Lui sorrise e il giovane si bloccò sul posto, prima di cominciare a tremare visibilmente e distogliere lo sguardo. Ora capiva cos’aveva di diverso, quel giovane vampiro; non era una belva assetata di sangue, come la maggior parte dei mezzosangue. Hyahuhei si disse che forse non era nemmeno così giovane come sembrava.

Scavò a fondo nella sua mente e vi trovò la traccia del suo stesso sangue…Tadamichi! Quindi, quel vampiro apparteneva a lui!. Chiuse gli occhi mentre i ricordi di Amni fluttuavano in lui ... quel giovane era stata la prima preda di Tadamichi ... quella che lo avevano guarito dalla sua solitudine. I suoi occhi si aprirono lentamente, Ora capiva perché il vampiro non faceva che guardarlo! In realtà pensava che lui fosse suo padre.

Come mai lo confondeva col suo vero maestro? Non era capace di coglierne le differenze…o lui e suo fratello Tadamichi erano davvero così simili? Il suo divertimento raggiunse il massimo quando il giovane vampiro mise un altro drink davanti alla ragazza e lei ne bevve un sorso. La scena seguente gli fece davvero venire voglia di ridere.

Amni portò via il bicchiere a Kyoko e lei gli lanciò un’occhiata furiosa. Poi lui armeggiò con le varie bottiglie per farle un nuovo drink ma, non appena la ragazza ebbe distolto lo sguardo, rapidamente le versò un bicchiere di una bevanda analcoolica al the…evidentemente la preferita della piccola umana ... The freddo Virgin Long Island.

Dopo averle riempito il bicchiere, Amni decise di essere carino con lei e vi aggiunse una ciliegina e un piccolo ombrellino decorativo, poi glielo porse con gentilezza.

Kyoko si voltò di nuovo verso Amni, poi guardò il bancone e il suo sguardo s’illuminò quando vide il drink. Prima di scolarselo si mise in bocca la ciliegina...e fu così conturbante in quel gesto che Amni deglutì, alla vista del gambo del frutto che finiva dentro le labbra carnose di Kyoko, che masticò per un po’ e poi depose il gambo sul bordo del bancone.

"Che stai pensando?" chiese Kyoko, colpita dallo sguardo eccitato dell’amico.

"Penso che non sei capace di baciare.” rispose Amni, cercando di rimanere impassibile.

"E tu che ne sai?" borbottò Kyoko, che prese l’ombrellino e lo mise acanto al gambo della ciliegia. Poi si apprestò a scolarsi il bicchiere. Con fare malizioso puntò lo sguardo ammaliatore su Amni e lentamente cominciò a bere il suo drink, reclinando leggermente la testa all’indietro. Amni era così affascinato da quella vista che fu facile per Kyoko afferrare non vista l’ombrellino e cercare di infilzarglielo sul dorso della mano.

Amni, per una volta, fu grato ai suoi rapidi riflessi da vampiro e scostò la mano in tempo. “Ti avevo detto che sei ubriaca.” la derise.

"Non abbastanza! - ringhiò Kyoko - E la prossima volta che cerchi di rifilarmi un drink analcolico , almeno versami un ginger ale! E se non la smetti ti costringerò a pagare il mio conto, perché sono una cliente molto insoddisfatta!”

"Mio dio, Kyoko! - scherzò Amni - Mi lascerai a secco. Non saprò come pagare l’affitto!”

Kyoko sorrise maliziosamente. "Parlane con Yohji ... forse puoi concludere un accordo con lui."

"Hai una vena perversa, lo sai?" mormorò Amni, abbassandosi su di lei per fissarla meglio negli occhi.

Kyoko mise da parte la posa da vamp e si stampò sulla faccia un’espressione da angioletto. "Io?" Lo guardò in quei meravigliosi occhi blu e per un attimo le sembrò di affogarvi dentro.

Amni lanciò un'occhiata alla folla urlante, perché di nuovo qualcuno stava schiamazzando. Si chinò su Kyoko e l’ammonì con durezza. Erano così vicini che Kyoko poté sentire il suo odore di colonia. "Cerca di non fare nulla di stupido finché non torno.” le sibilò, e schizzò in mezzo ai ragazzi che affollavano il locale, lasciandolo di nuovo sola.

Hyakuhei si sistemò meglio sulla sedia, sentendosi un po' più calmo ora che il barista si era allontanato per servire gli altri clienti. Guardò la ragazza mezzo ubriaca al bar che si raccoglieva i capelli in una crocchia disordinata, prima di continuare a scrutare la popolazione maschile del locale nello specchio dietro al bancone. Per gli dei ... stava giocando con il fuoco e non se ne rendeva nemmeno conto!

Si rese conto che le sue zanne si erano allungate al punto che quasi gli ferivano il labbro inferiore, e che il suo corpo rispondeva eccitato al gesto innocente ma provocante della fanciulla. Si sentiva come rapito da quel collo sottile e aggraziato…ma questa volta non era il suo sangue che lo chiamava, bensì il profumo della sua pelle. Si aggrappò al bordo del tavolo solo per guardarla meglio. Lo scricchiolio del legno e del metallo gli ricordò dov'era e cosa stava facendo.

Si scostò stizzito dal tavolo e gli sembrò che la ragazza gli ammiccasse attraverso lo specchio. Si accigliò e si guardò intorno, e capì a chi era diretto il sorriso di Kyoko.

S’infuriò a morte, quando vide che il giovane ventenne a cui Kyoko aveva sorriso e che stava sorridendo a sua volta, sicuramente ammaliato da quella bellezza dai capelli ramati. Hyakuhei ringhiò sommessamente. Guardò con immensa soddisfazione il bicchiere che il ragazzo aveva in mano andare in frantumi e ferirlo a sangue con le sue schegge acuminate.

Il ragazzo fece un urlo e schizzò in piedi, dirigendosi di corsa verso il bagno con la mano piena di sangue. Hyakuhei sorrise soddisfatto ... ecco, adesso quello stronzo aveva smesso di farle la corte!

Kyoko si accigliò e sospirò frustrata, quando il ragazzo che aveva catturato la sua attenzione nello specchio balzò improvvisamente in piedi e corse verso il bagno. Mise su un broncio talmente ostinato che Hyakuhei quasi scoppiò dal ridere. A quel punto Kyoko fece un altro sorso della bevanda analcolica che le aveva dato Amni, e decise di non guardare più nello specchio.

Il suo sguardo, invece, si spostò sulla pista da ballo dove le luci lampeggiavano selvaggiamente. L'improvvisa voglia di unirsi a quella massa di corpi che si contorceva la sopraffece e scivolò giù dallo sgabello. Si appoggiò al bancone per ritrovare l’equilibrio, poi si diresse nel mezzo della sala con la chiara intenzione di rimorchiare qualcuno…uno qualunque.

Si chiese se era così che si sentiva una gatta quando era in calore, ma poi diede la colpa di tutto all’alcool e alla dannata solitudine.

L'atmosfera nel club cambiò improvvisamente, diventando più densa di potere oscuro. Kyoko non se ne accorse, perché l’alcool le aveva annebbiato i sensi. Se fosse stata lucida... avrebbe notato subito i quattro uomini molto sexy entrare nel club.

Hyakuhei invece se ne accorse e dovette rinunciare temporaneamente a osservare la ragazza. Diede loro una rapida occhiata e sogghignò. Agli ignari umani potevano sembrare solo quattro amici in cerca di avventure fuori città. Ma Hyakuhei sapeva che erano vampiri alla ricerca del loro pasto serale, e forse anche di un po’ di erotismo.

Si alzò, quando i quattro vampiri si separarono dirigendosi in direzioni diverse. Uno di loro si avviò verso la pista da ballo e puntò la ragazza con i capelli rossi che tanto gli piaceva. Gli occhi scuri di Hyakuhei scrutarono la sala, per vedere se anche gli altri erano attirati dalla stessa ragazza. Mentre si scrutava intorno, notò che l’espressione del giovane barista era cambiata: era impallidito, forse percepiva il pericolo. Lo guardò frugare in giro con gli occhi: di certo non riusciva a capire dove lui si fosse nascosto Eh si, trucchi da vecchi vampiri!

Kyoko ondeggiava al ritmo della musica. Si sentiva frastornata e brilla, ma continuò a rimanere piantata nel mezzo della pista da ballo. Anche se aveva gli occhi chiusi poteva sentire gli apprezzamenti lascivi di qualcuno sulla schiena, come se fossero mani che la frugassero dappertutto, e ciò la eccitava.

Continuò a dondolarsi al suono della musica, come una preda in attesa. Era così concentrata su se stessa che quasi non si accorse di due mani che le accarezzavano i fianchi. Non la tenevano prigioniera…anzi, assecondavano il ritmo della musica muovendosi assieme a lei ... sensualmente.

Molto lentamente, un corpo caldo si premette contro la sua schiena e lei vi si appoggiò, lasciando ricadere la testa su un'ampia spalla. Non poté fare a meno di piagnucolare, quando le mani si spostarono dai suoi fianchi al suo ventre. Sentì delle dita sfiorare la sua pelle nuda sotto l'orlo del vestito, mentre l'altra mano si muoveva lentamente sulla parte anteriore del suo corpo, sfiorandole il seno prima di prenderle delicatamente a coppa un lato del viso.

"Balla per me…" le sussurrò una voce scura e sensuale all'orecchio.

Kyoko sentì il suo battito cardiaco rallentare e il respiro quasi le si bloccò. Quella voce era sesso allo stato puro! Doveva vedere assolutamente il volto dell’uomo che la teneva stretta. Mentre si girava tra le sue braccia, lo sconosciuto la spinse verso l'esterno e poi la strinse a sé, molto più forte di prima.

Lo sguardo di Kyoko incrociò un paio di occhi blu intenso, quasi ipnotici, e il respiro le si mozzò in gola. Aveva lunghi capelli neri mossi che ondeggiavano al ritmo della musica. Kyoko ne rimase piacevolmente sorpresa ... quando aveva iniziato a ballare con lui? Il suo viso era morbido ... quasi femminile nella sua perfezione. Aveva una carnagione leggermente abbronzata che le faceva venire voglia di toccarlo, e delle labbra carnose di un rosso acceso.

Kyoko sentì il suo corpo formicolare dall’eccitazione ... o forse era solo l’effetto di tutto l'alcol che si era bevuto.

Poteva sentire il suo sangue pulsare eroticamente al ritmo della musica e gemette, quando l’uomo le spinse il ginocchio in mezzo alle cosce premendosi sul suo clitoride. Kyoko non riusciva a distogliere lo sguardo da lui, mentre cominciava a perdere il controllo sul suo corpo. Era come se ogni suo nervo fosse animato di vita propria ... poteva quasi sentire il calore provenire dal corpo dell’uomo.

Piegò la testa all’ indietro per guardarlo meglio, ma lui l’attirò a sé con violenza e lei sussultò, quando sentì le labbra dell’uomo contro la pelle del suo collo. Poteva sentire ogni centimetro del suo corpo premuto contro di lei, mentre continuavano quella danza sensuale. Il resto della sala le girava attorno ma lui le impediva di cadere ... con quelle braccia possenti da maschio.

Kyoko era così ubriaca che non si accorse che la musica iniziava a svanire, diventando un lontano pulsare. Sentiva solo le braccia dell’uomo che la stringevano con lascivia. Tutto ciò che contava, in quel momento, erano loro due abbracciati e tutte quelle piacevoli sensazioni che provava per la prima volta nella sua vita.

Amni percepì l'ondata di potere oscuro dalle parti della pista da ballo. Non era la prima volta che lo sentiva proprio da quelle parti, e di solito lo ignorava volutamente. Quasi d’impulso lanciò un’occhiata al bancone del bar…e si accorse con orrore che Kyoko non c’era più! I suoi occhi si spalancarono per la paura e cominciò a scrutare freneticamente ogni angolo del locale.

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