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Vampiri Gemelli
Vampiri Gemelli
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Vampiri Gemelli

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Con sua grande delusione, quel vampiro aveva pochi ricordi. Ritirò rapidamente le zanne strappandogli dal corpo un grosso pezzo di carne. Sputò con disgusto il sangue della vittima e lasciò cadere il corpo pe terra. Non provò alcun sentimento di pietà per il vampiro morente che lo guardava con occhio supplice.

Il sangue che aveva bevuto quella sera gli usciva a fiotti dalla ferita…. comunque non era il suo. In quello stato era troppo debole per chiedere aiuto ai suoi simili, ma Hyakuhei non voleva rischiare che potesse sopravvivere. Gli mise un piede sulla testa e vi si appoggiò con tutto il suo peso…fracassandogli il cranio.

Fece un passo indietro e lo guardò soddisfatto, quando si vide la scarpa imbrattata del sangue della sua vittima, che lentamente stava trasformandosi in cenere.

Lanciando un’ultima occhiata quella massa informe che era diventato il mezzosangue, Hyakuhei non provò alcun rimorso nell’averlo ucciso…nell’averli uccisi tutti, e di avergli strappato la ragazza dalle mani. Ora rimaneva l’ultimo, quello più audace, che aveva osato sfiorare la giovane umana che lui aveva scelto come SUA preda. Sorrise, al pensiero dell’abominio che gli avrebbe fatto.

Quei mezzosangue avevano bisogno di un vero maestro, quello che Tadamichi non era mai stato per loro. Non gli aveva insegnato niente del codice d’onore dei vampiri. L’unico pensiero che erano in grado di formulare quegli ottusi mezzosangue era: “Mordete gli umani e nutritevi di loro!” Questa era l’unica cosa che Tadamichi era riuscito a scolpire nelle loro menti.

Suo fratello li aveva trasformati in nient'altro che demoni bastardi senza alcuna morale vampiresca…il che li portava a comportarsi da bestie idiote. Ad esempio, come avevano osato, quei tre, provare a ribellarsi a lui, un Antico? Non sapevano che, se ne incontravano uno, dovevano subito sottomettersi e inginocchiarsi ai suoi piedi? Hyakuhei si convinse ancora di più che aveva fatto bene a ucciderli…erano poco più che animali.

Si voltò lentamente nella direzione in cui era andato l'ultimo vampiro. Si aggiustò il colletto e si mise tranquillamente sulla scia del suo odore. I suoi piedi si muovevano silenziosamente sull’impiantito del marciapiede, e Hyakuhei dovette resistere all'impulso di scopare mentalmente quella creatura in fondo così eccitante, come aveva fatto con tanti suoi simili.

Questa nuova razza di vampiri che Tadamichi aveva creato era un gruppo di imbecilli sensuali ... pronti a scappare al primo segnale di pericolo. Tadamichi non gli aveva mai detto che, se si mostravano forti, sarebbero sopravvissuti alla morte...

Cominciò ad infuriarsi, perché non riusciva a capire dove quel mezzosangue avesse condotto la ragazza. Stava arrivando in centro città, e le strade si facevano sempre più piene di gente. Hyakuhei ignorò l’odore lasciato dalle prostitute sui marciapiedi…non erano meno demoni degli altri. Ogni tanto la luce di un lampione scoppiava, a causa del suo furore mentre ci passava sotto.

"Dove vai così di fretta, ragazzo? - gli chiese lascivamente una puttana, mentre lui le passava davanti - Se cerchi una femmina con cui divertirti, passa la notte con me!”

Hyakuhei lanciò alla donna uno sguardo mortale. Nello stesso momento, il parabrezza dell'auto accanto a lei esplose verso l'esterno, facendo urlare di paura la gente là intorno. La puttana fece un balzo all’indietro per il terrore, e Hyakuhei riprese il suo inseguimento. Sapeva che a questo punto la ragazza doveva essere sua ... e che non avrebbe permesso a nessuno di avvicinarsi a lei. Se qualcuno avesse solo osato pensarlo, gli avrebbe strappato il cuore e glielo avrebbe ficcato in gola!

Il mezzosangue rubacuori aveva portato Kyoko in fondo alla strada, in un angolo oscuro dietro ai cespugli. Non riusciva ancora a credere alla sua fortuna, quando si era accorto che i suoi amici assetati di sangue se n’erano andati: avrebbe goduto della sua vittima da solo! Decise quindi prima di scoparla e poi di nutrirsi di lei. In un modo o nell’altro sarebbe riuscita a farla urlare!

Aveva condotto la ragazza verso la città e sorrise, quando alzando lo sguardo scorse l'albergo più elegante del quartiere proprio davanti a lui. Con un sorrisetto arrogante guidò la ragazza all’interno e, una volta entrati, la condusse sul retro, dove si aprivano le piscine. A quell’ora non c’era nessuno…era perfetto!

Con un solo gesto delle dita, il vampiro ruppe la serratura del cancello senza sforzo. Fece scivolare Kyoko proprio verso gli spogliatoi delle piscine e si fermò. La prese tra le braccia e guardò in faccia la ragazza ancora mezzo confusa: in quello stato di sicuro non si era nemmeno accorta di non essere più nel locale! Non avrebbe dovuto fare nessuna fatica…era già sua, e avrebbe fatto qualsiasi cosa lui le avesse chiesto.

Sorrise maliziosamente prima di chinarsi per baciarla ... per scuoterla dalla sua fascinazione e farla tornare lucida…per poi toglierle la vita.

Kyoko gemette di piacere. Se l’alcool le faceva davvero quell’effetto, si chiese perché mai non si era ubriacata prima. Rimase senza fiato quando sentì le mani dell’uomo alzarle il lembo della camicetta e insinuarsi sui suoi capezzoli…ormai turgidi per l’eccitazione. Il vampiro le sfilò la camicetta e cominciò a leccarla sul collo e sulle tette…e Kyoko rabbrividì di piacere e si premette lubricamente contro di lui.

Le mani che le carezzavano il corpo con bramosia la spinsero delicatamente all’indietro, per farla stendere a terra. Lei voltò lentamente la testa e si accorse delle piscine coperte per l’inverno. Poi l’uomo iniziò a carezzarle una guancia e lei fissò lo sguardo nei suoi ardenti occhi azzurri.

Questo era quello che voleva ... questo avrebbe risolto tutto. Chiuse gli occhi, godendo del suo corpo in fiamme, eppure a questo pensiero si sentì trafitta da un’ondata di angoscia che quasi superò il senso di piacere.

Inarcò la schiena quando le mani dell’uomo le afferrarono i seni, prendendoli a coppa e carezzandoli finché non gemette per il dolore delle contrazioni che le laceravano le viscere. Kyoko si rese conto che non poteva fermare il dondolio del suo corpo, che era ormai fuori controllo e la spingeva ad aprire le cosce e a spingersi contro il bacino del suo amante, ormai sopra di lei.

Il vampiro le sorrise e decise di assaggiarla. prima di penetrarla. I denti gli divennero zanne acuminate, e lui abbassò la testa sul collo di Kyoko, come se volesse sussurrarle un oscuro segreto: "Ti prometto…che ti farò urlare.” le disse.

Di colpo, una mano enorme e potente atterrò su di lui, lo sollevò per il bavero della giacca e lo scaraventò lontano, facendolo precipitare sulla copertura di una piscina che si lacerò per l’impatto, e il vampiro finì ad annaspare nell’acqua. Riuscì ad emergere…e rimase congelato dal terrore, quando si accorse di trovarsi al cospetto del signore dei vampiri.


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