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Vampiri Gemelli
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Vampiri Gemelli

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Senza degnarlo di una risposta, Kyoko entrò nell’appartamento e serrò per bene tutte le serrature. Guardò con riconoscenza Amni, poi si lasciò cadere su una sedia e lacerò con furia la busta che conteneva la lettera di suo nonno. Si mise a leggerla con avidità.

"Oh, questo è davvero assurdo! - ringhiò - Dato che ho diciotto anni e sono ancora vergine…i vampiri sono attratti da me!” Sbuffò disgustata, un attimo prima di leggere la riga successiva. Allora spalancò gli occhi e gridò: “Vuoi che faccia…COSA?!?”

Suo nonno le aveva appena ordinato di trovarsi un fidanzato o avrebbe detto a Tasuki dove trovarla.

"Nonno ..." Sentì il sangue ribollirle, mentre stringeva la lettera nel pugno. "SEI UN PERVERTITO, CRISTO! AVRESTI DOVUTO DIRMELO TANTO TEMPO FA!"

Nel frattempo, Amni fissava Kyoko e rifletteva. Stava pensando a Yohji. "Più tardi te la farò pagare, per avere osato toccarla!” Poi si riscosse, quando sentì Kyoko gridare. Si abbassò su di lei e la prese per le spalle. Lei si ribellò con forza.

"CHE CAZZO VUOI?" lo aggredì lei.

Amni fece un passo indietro e alzò le mani davanti a sé. "Calmati Kyoko, volevo solo assicurarmi che stessi bene." Chiaramente non confessò che quando era arrabbiata era molto più sexy, specialmente quando il respiro affannoso le faceva alzare e abbassare il seno a quel modo.

Kyoko sospirò e appoggiò la tempia contro l'infisso della porta. Amni era il barista al piano di sotto del club. Avevano stretto amicizia non molto tempo dopo che lei si era trasferita. Amni era molto carino, con i capelli biondi che gli ricadevano lunghi sul viso e sulle spalle…e che in alcuni punti arrivavano perfino alle cosce. La sua pelle era bianchissima e perfetta e qualsiasi ragazza sarebbe rimasta soggiogata dal suo fascino.

Se avesse voluto seguire il consiglio di nonno Hogo non le sarebbe dispiaciuto fare sesso per la prima volta con lui…peccato che Amni fosse un vampiro! La loro era di certo una strana relazione, per non dire pericolosa, qualcosa che poteva avere risvolti impensabili…ma che Kyoko non aveva alcuna intenzione di mutare. Amni non aveva mai fatto alcun tentativo di ucciderla o di violentarla, e lei gliene era molto grata. Comunque la situazione doveva rimanere così, perché mai e poi mai Kyoko avrebbe voluto ritrovarsi morta…con un vampiro come fidanzato! Nemmeno tra un milione di anni.

Amni rimase pazientemente sulla soglia, scrutando l’espressione stravolta sul viso di Kyoko. L’aveva incontrata in quello stesso corridoio tempo prima, non appena si era trasferita, e avevano subito stretto amicizia. Si mise a riflettere sul loro strano rapporto e su ciò che avrebbe potuto nascere tra loro.

La sera del loro primo incontro lei era appena uscita dalla sua stanza e lui dalla sua. Entrambi si erano bloccati e si erano scrutati a vicenda. Lui la guardò e vide che aveva un dardo spirituale ben stretto nel suo pugno. Non era fuggito, ma anzi si era appoggiato allo stipite della sua porta ed era rimasta a fissarla in silenzio.

Alla fine Amni l’aveva salutata e si era avviato con cautela verso il club al piano di sotto: aveva tirato un sospiro di sollievo, quando ci era arrivato sano e salvo! Più tardi, sul far della notte, era risalito in camera per farsi una doccia e cancellare quel brutto odore di vampiro che si portava addosso. Kyoko era ancora ferma sulla porta, col suo dardo spirituale in mano, e lui si era chiesto se non fosse rimasta ferma in quella posizione da quando lui se n’era andato.

Mentre cercava di scivolare nella sua camera, lei gli aveva parlato.

"So cosa sei." gli disse Kyoko a bassa voce.

Amni si fermò ma le voltò le spalle, sperando che lei lo interpretasse come un segno di inoffensività. "Anch'io so cosa sei." aveva risposto.

"Allora ti propongo di essere amici…o comunque, di non essere nemici.” aveva aggiunto lei.

Amni le chiese con curiosità: "Perché non mi hai ucciso, quando mi hai visto?"

Kyoko incrociò le braccia sul petto. In realtà anche se lei se lo era chiesto per ore. La verità era che ... semplicemente non voleva ucciderlo. "Tu non uccidi gli umani per nutrirti." Alla fine, scavando nei suoi rifiuti, aveva trovato un mucchio di flaconi di sangue vuoti della Croce Rossa, e ne era stata oltremodo felice.

"Il mio cibo mi viene consegnato una volta alla settimana." spiegò Amni, che era in grado di leggerle nella mente.

Da quel momento in poi, Amni era diventato amico, fratello, protettore di Kyoko ... forse anche qualcosa di più. Non era in grado di trovare la parola adatta per descrivere il loro rapporto. Tutto quello che sapeva era che si volevano bene e che si prendevano cura l'uno dell'alta.

"Sto bene. - rispose Kyoko, riportando la sua attenzione sul presente - Sono solo un po'stressata."

Amni sorrise: “Sì, Yohji ha questo potere. Ci crederesti che è venuto da me l'altra notte? Era tutto eccitato!" Era una bugia, ma ne valeva la pena. La verità era che aveva sorpreso Yohji nel bar a parlare con una ragazza che gli aveva già detto "No" troppe volte e l’uomo sembrava infoiato e furioso ... ma stese un velo pietoso su quel lubrico dettaglio.

Kyoko fece un’espressione di sorpresa e scoppiò a ridere. "Oh mio Dio, mi stai prendendo in giro?"

Amni scosse la testa: "No, non inventerei mai una cosa del genere."

"Che cosa gli hai fatto?" chiese lei tutta eccitata, desiderando di essersi gustata la scena travestita da mosca sul muro.

"Ho scaraventato fuori quel suo culone ubriaco e l'ho chiuso a chiave nel suo appartamento." Il suo sorriso si allargò: "Mi sarebbe piaciuto vedere la sua faccia quando si è svegliato.”

Gli occhi di Kyoko scintillarono di eccitazione. "Perché, cosa gli hai fatto?

"Invece di metterlo sopra al letto ...ce l'ho messo sotto." Anche gli occhi azzurri di Amni scintillarono…ma di malizia.

Kyoko rise e scosse la testa: " Amni, sei impagabile!”

Amni sorrise: "Ora non andarlo a dire in giro, eh…potrebbero pensare che sono davvero un bravo ragazzo!” Il suo viso si addolcì sapendo che era riuscito a rasserenarla. "Credo che farei meglio ad andare al piano di sotto prima che il posto diventi troppo selvaggio, senza di me."

"Sei davvero un bravo ragazzo - gli disse Kyoko, dolcemente - Ci vediamo giù tra un’oretta.”

Capitolo 3 “Fame”

Hyakuhei era di fronte all’ Underground. Normalmente si teneva lontano da quella zona della città, perché era fortemente infestata dai mezzosangue. Era anche più vicino alla tana sotterranea di suo fratello, che si trovava proprio sotto al piccolo locale notturno sovraffollato. Non era un buon posto per la ragazza.

Scomparve e si materializzò all’interno del locale, prendendo posto nell'angolo più buio.

Amni stava ancora sorridendo quando aprì la porta ed entrò nel club, ma si fermò di botto: qualcosa non andava! La sua testa scattò di lato e i suoi occhi si spalancarono. Tadamichi? Abbassando lo sguardo, se ne andò dietro il bancone, un po’ frastornato.

Perché il Maestro era qui ... nel suo bar?

*****

Kyoko rimase a guardarsi allo specchio chiedendosi quanto avrebbe dovuto ubriacarsi prima di poter andare fino in fondo. Si arruffò i capelli e provò a cambiare look ... ma poi capì. Era inutile sperare di sembrare diversa solo cambiando qualcosa del suo abbigliamento. Se voleva fare conquiste, avrebbe solo dovuto smetterla di prendere a pugni chiunque le si parasse davanti.

Sorrise al suo riflesso, cercando di farsi coraggio e di darsi delle buone dritte. “Ok Kyoko ... puoi farlo. Pensa a tutti i vampiri che sarai in grado di uccidere, se non saranno attratti dalla tua verginità.” Alzò gli occhi al cielo per la stranezza di quella conversazione. "Alcool ... questo è ciò di cui ho bisogno."

Dopo pochi minuti era seduta al bar a rimuginare sul consiglio del nonno. Lanciò uno sguardo ad Amni che stava lavorando a un nuovo cocktail. Si accigliò, perché le sembrò parecchio nervoso. Inclinò leggermente la testa, quando lo vide mancare completamente la tazza in cui stava mettendo dei cubetti di ghiaccio.

Hyakuhei aveva percepito la presenza di Kyoko nel momento stesso in cui era entrato nel locale. Si appoggiò lentamente allo schienale della sedia per scrutarla ben bene. La ragazza sembrava non prestare molta attenzione all’ambiente circostante, come se in realtà non le fregasse nulla di stare lì ... quindi che ci era venuta a fare? La guardò riflessa nello specchio mentre si sedeva al bancone del bar, e di nuovo ebbe l’impressione che volesse starsene per i fatti suoi.

Seguì con gli occhi ciò che lei stava guardando, e si accorse che la sua attenzione era puntata sul giovane barista… il vampiro biondo che si era accorto della sua presenza.

Amni lanciò una nuova occhiata, chiedendosi se fosse la sua immaginazione a fargli sembrare quell’angolo del locale molto più buio del solito. Facendo finta di nulla, si sporse verso Kyoko e le sorrise distrattamente: "Vuoi qualcosa da bere?"

"Sì. - rispose Kyoko con decisione - Un Long Island Iced Tea ... il più forte che puoi fare." .

Amni esitò e si guardò intorno, chiedendosi se fosse entrato nella Twilight Zone quella sera. Prima il signore dei vampiri era entrato nel locale come se fosse il proprietario, poi Kyoko che gli chiedeva dell’alcool…A quando degli orsi polari in tutù che ballavano sulle note dello Schiaccianoci?

Si portò inconsciamente una mano alla gola, ricordando la notte in cui Tadamichi lo aveva trasformato, tanto tempo prima. Stava cercando di prendersi un'altra vita? Scacciò con forza il pensiero dalla sua mente.

"Kyoko - le sussurrò - Non credo che un drink faccia per te. Perché non torni di sopra e cerchi di dormire un po’? Ti assicuro che i postumi della sbornia sono micidiali per lo stress. Sono sicuro che domattina, al risveglio, ti sentirai molto meglio.”

Kyoko gli aveva detto molte volte che non beveva, e stasera molte cose le sembravano avvertirla che era meglio seguire il consiglio di Amni. Sperò che lui non avesse notato quella bomba atomica travestita da vampiro nascosta in quell’angolo buio…ma qualcosa le diceva che non era così.

"E’ escluso! - disse con tono piagnucoloso - Ho troppi pensieri per la testa, stasera, e ho bisogno di rilassarmi con un bel drink!”

"Va bene, va bene! . esclamò Amni, rassegnato - Ritira gli artigli e smettila di ringhiare, o non ti preparo nessun drink!”

Kyoko lo fulminò con lo sguardo e Amni ridacchiò. Anche lui avrebbe desiderato che con un solo drink tutte le ansie di Kyoko svanissero! Era l'unica persona che conosceva con una vita difficile, quasi quanto la sua. Nella speranza di tirarla su di morale, le fece l'occhiolino e si mise a preparare il suo drink.

"Beh, comunque è vero! - scherzò, mentre versava il rum - Ti mancano solo il pelo, la coda e le orecchie. Hai già il temperamento e l'atteggiamento di una lupa mannara... "

Kyoko gli sorrise maliziosamente. "Forse stasera dovrei andare in un vicolo scuro ululando per richiamare un ragazzo peloso!”

Amni le mise il drink davanti e scosse la testa. “E io che m’illudevo di essere l'unico uomo nella tua vita! Mi ferisci Kyoko ... potrei aver bisogno di qualcuno che mi coccoli…" Si mise una mano sul cuore con atteggiamento teatrale, anche se da qualche parte nel profondo ... sapeva di non scherzare.

Kyoko sorseggiò per metà il suo drink e poi lo guardò. “Amni ... smettila di flirtare con me. È un po'…inquietante." Lo guardò fisso per dare maggiore valore alle sue parole, ma si fermò di botto: ah, se solo non fosse un vampiro! Chiuse gli occhi e continuò a sorseggiare il suo drink.

"Dico sul serio.- continuò Amni, mentre continuavano la loro battaglia di sguardi - Se non riesci a confidarti con me, con chi riuscirai a farlo? So che c’è qualcosa che ti frulla per la testa."

"Ho bisogno di un altro drink, prima." Kyoko sbatté le ciglia maliziosamente, e si disse che aveva bisogno di più tempo per confessargli il suo…impudico segreto.

Amni le preparò lentamente un altro drink. Rabbrividì al pensiero che, se fosse crollata ubriaca, avrebbe dovuto portarla lui nel suo appartamento e metterla a letto! Quando ebbe terminato di preparare il nuovo drink e lanciò un’occhiata distratta al bicchiere di Kyoko si accorse che era vuoto. Stava per ammonirla di non continuare a quel ritmo, che qualcuno in fondo al locale urlò. Con un sospiro, si precipitò a vedere cosa era successo.

Kyoko lo osservò mentre se ne andava. Amni aveva ragione... se non poteva confidarsi con lui allora con chi? In tutta la città, era l'unico con cui poteva parlare liberamente ... l'unico che poteva chiamare amico. Sentì le lacrime agli occhi e si chiese se tra poco si sarebbe messa a piangere come fanno gli ubriaconi.

"No! “ urlò a se stesa. E alzò il bicchiere in un brindisi solitario - Al momento in cui perderò la mia verginità!” E si scolò il drink in un fiato.

Essere un vampiro aveva molti vantaggi, come ad esempio avere un udito finissimo. Amni era riuscito a sedare un litigio sul nascere e ora stava portando i drink a dei ragazzi molesti, ma la sua attenzione era tutta puntata su Kyoko. La vide bere un drink dopo l’altro e si chiese cosa poteva fare per lei. Poi captò le sue parole, in quel brindisi mezzo matto con se stessa. “Perdere… cosa?" esclamò, strabuzzando gli occhi. E corse subito da lei.

Kyoko sussultò, quando Amni le si fiondò accanto, poi aprì la bocca quando capì. "Mi hai sentito?" Deglutì, cercando di lenire la sensazione di bruciore lasciata dall'alcol che le scendeva velocemente in gola. Quando riprese fiato, Kyoko sentì che l’alcool stava già facendo la sua magia.

"Un altro, per favore." Spinse il bicchiere verso Amni, cercando di ignorare la bestia nera della sbornia in arrivo.

Nel cuore di Amni la rabbia fu sostituita dal dolore. I suoi occhi azzurri diventarono di una tonalità più scura. Le sue mani tremavano, mentre le preparava UN ALTRO drink. Ma l’alcool non sembrava avere un effetto calmante su di lei.

“Sì, ti ho sentito… questo non è il posto giusto per ubriacarti e eccitarti. Continua a bere questa schifezza e tra poco ti ritroverai nel vicolo qui fuori a cantare canzoni stonate mentre un uomo senza volto… "

Gli occhi color smeraldo di Kyoko brillarono di sfida. "Sembra divertente ... magari dopo ci vado.”

Amni fece una smorfia. "Oh, questo è troppo!”

Kyoko sorrise ad Amni da sopra il bordo del bicchiere e il vampiro non poté fare a meno di sorridere anche lui. Aveva già deciso come affrontare la questione…Avrebbe lasciato che si ubriacasse, ma per nessuna ragione al mondo le avrebbe permesso di lasciare il bar. Per ora, avrebbe giocato con lei al “perdiamo la verginità.”

Kyoko sospirò, quando Amni tornò dall'altra parte del bancone. Si allungò a prendere una cannuccia. Perché perdere la verginità doveva essere l’unica cosa in grado di allontanare i demoni? Non è che poteva innamorarsi di un ragazzo qualunque con uno schiocco di dita. E se anche si fosse innamorata di qualcuno… ci avrebbe rinunciato, pur di non metterlo in pericolo.

Un volto balenò nella sua mente e chiuse gli occhi, desiderando assaporare l'immagine ... Tasuki. Se non avesse amato Tasuki, sarebbe stato la sua scelta. Era proprio perché lei lo amava che non poteva chiamarlo e ... lasciare che l'aiutasse a risolvere il suo piccolo problema. Facendosi scivolare la cannuccia tra le labbra, Kyoko si mise a bere con foga, sperando che quando avesse finito si sarebbe messa a cantare "Eeny meeny miny moe".

"Allora stai davvero cercando di scopare?" chiese Amni, mentre le preparava un altro drink.

"Certo! - farfugliò Kyoko - Ma non voglio voltarmi e sembrare una troia in caccia."

"Allora, perché non dai uno sguardo ai tipi del locale dallo specchio dietro al bancone? Così potrai sceglierne uno senza nemmeno voltarti.” disse malignamente Amni, e tirò un sospiro di sollievo quando Kyoko seguì il suo consiglio. Stava cercando disperatamente di non farla voltare…e di sentirsi attratta dal signore dei vampiri nascosto in quell’angolo. Si era accorto che lui la stava osservando da quando era entrato là dentro ... e ubriaca com’era, Kyoko non era in grado di proteggersi e Amni non abbastanza forte da combatterlo.

"Che ne dici di quella testa rossa?" chiese Amni scegliendo deliberatamente il ragazzo più brutto del locale. Se quella cretina aveva intenzione di sognare, l’avrebbe ricondotta bruscamente alla realtà.

Kyoko scrutò il tizio allo specchio e scosse la testa. "Non ha un’ombra di culo."

Amni alzò gli occhi al cielo, "Che diavolo te ne frega se non ha culo?"

"Mi interessa, invece - biascicò Kyoko - Avrò bisogno di qualcosa a cui aggrapparmi." Per un momento, le tornò alla mente l’immagine del ragazzo immaginario che aveva descritto a Yohji un paio d'ore prima.

"Va bene. - l’accontentò Amni - Che ne dici allora di quello con i capelli a spazzola?"

"Possiamo semplicemente mettergli una X sulla sua fronte e cancellarlo dalla lista? - disse Kyoko arricciando il naso - E finora hai dimostrato un gusto schifoso!”

"Quello bionda laggiù sembra carino." Sorrise sapendo che quel ragazzo usciva solo con altri ragazzi ... e che non l’avrebbe nemmeno degnata di uno sguardo.

Kyoko scosse la testa e quasi cadde a terra per il movimento. “Cosa stai cercando di fare Amni? È un pollo bollito quasi quanto Yohji."

"Non credi che il tuo padrone di casa sia carino?" Amni simulò uno sguardo di orrore e poi scoppiò a ridere, all’espressione impassibile di Kyoko.

Passarono i successivi venti minuti ad analizzare uno per uno tutti gli avventori maschi del bar, ma a Kyoko nessuno andava bene: quello era un giocatore incallito, quell’altro un teppista, uno era troppo vecchio, l’altro troppo giovane, o troppo grasso, o troppo magro, o troppo nerd, troppo preppy e così via. Alla fine Amni alzò le mani in aria in segno di resa.

"Questi sono tutti, Kyoko, non ce ne sono altri. Sei troppo ubriaca per riconoscere un bel ragazzo e non ti accorgeresti di lui nemmeno se venisse qui e ti desse un bel morso sul culo!” esclamò Amni, pensando tra sé: “Per fortuna!”

Kyoko sorrise, completamente ubriaca: "Se mi mordesse il culo, non me ne fregherebbe un cazzo del suo aspetto!”

Gli occhi di Amni si spalancarono, sapendo che il parlare sporco di Kyoko era solo una posa per darsi importanza.

"Che bel linguaggio per una verginella che non ha mai neanche baciato qualcuno!” scherzò.

A Kyoko andò il drink per traverso, e tossì. "Cosa hai detto?" farfugliò, ma poi pensò che era meglio non mettere in mezzo Tasuki.

Amni sorrise: "Non preoccuparti. Non lo dirò a nessuno, a meno che tu non mi faccia incazzare. "

"Cosa faresti se ti facessi incazzare?" biascicò Kyoko, ormai folgorata dal senso di sballo.

"Beh, probabilmente mi metterei in piedi sul bancone e annuncerei a voce alta che stasera abbiamo una vergine da offrire e che si accettano offerte a partire da cinquemila dollari. Certo, a te andrebbe solo il venti per cento, mentre tutto il resto me lo beccherei io!” Si aggrappò al bordo del bar, sapendo che l’aveva sparata grossa.

"Perché solo il venti? - mormorò Kyoko - In fondo si tratta della MIA verginità…dovrebbero pagare solo me e basta!"

"Dannazione, sei proprio avida!” borbottò Amni.

"Ti ho sentito - esclamò Kyoko e si alzò in piedi sullo sgabello - Voglio che tu sappia che sei un ruffiano molto scadente.”

"Cola e tortine di luna a casa mia quando stacco, allora.” disse Amni, lanciandole un sorriso luminoso.

"Non ho un appuntamento con teuuu…" riuscì a farfugliare Kyoko, barcollando a tal punto che fu sul punto dii cadere. Poi puntò un dito in faccia ad Amni, toccandogli la punta del naso. "Ora vado a farmi sbattere dal primo maschio che non mi sbava dietro e mi tratta come una signora.”

Amni inarcò un sopracciglio: "Ma che discorsi sono, da parte di una donna che è ancora vergine? Non ti interessa di sapere almeno che faccia ha, il tizio che ti troverai nel letto domattina?"

"No…" sibilò Kyoko, e si lasciò cadere di nuovo sullo sgabello, ma sempre puntando il dito scontro Amni - Non voglio sapere niente di lui perché ..." fece una pausa cercando le parole. "... ho la mia moralità."

Amni ridacchiò: "Kyoko, sei così ubriaca che non capisci nemmeno il significato della parola moralità!”

La faccia di Kyoko divenne inespressiva. "No, non lo so." disse, con voce atona. Si guardò le mani e poi fissò di nuovo Amni. "Lo sai che non ho messo la biancheria intima?"