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I colpi dell’antitrust sui baroni ladri hanno imposto nuove tradizioni commerciali o almeno hanno rovesciato la deumanizzazione del ciclo del lavoro. La situazione ha anche spalancato la porta per una nuova covata di manipolatori di affari meno feroci come Henry Ford. C’è una evidenza irrefutabile che gli accaparratori della rivoluzione industriale hanno fatto ristagnare la distribuzione della ricchezza. Appena dopo che il loro monopolio fu decapitato, per la prima volta, i bianchi americani furono in grado di permettersi le cose che producevano. La rivoluzione industriale americana non può riconciliare l’integrità accademica e la moderna dottrina estetica del libero mercato. E perciò, il capitalismo non è compatibile con la crescita e lo sviluppo umano e artistico.
Al giorno d’oggi, lo scenario della guerra civile americana è stata abbellito con l’eroica allegoria degli stati del nord liberi e illuminati che hanno liberato, per mantenere la tradizione dell’umanismo, gli stati del sud schiavisti e rozzi. È un esempio della tipica tradizione dei burattinai delle nazioni potenti di rileggere la storia. Anche se la verità è stata oscurata nelle nebbie della partigianeria che è andata al di là dei confini degli Stati Uniti non si è mai perduta. Per coloro che hanno ancora la testa, la guerra civile americana ha riguardato due modelli di sfruttamento in competizione, la schiavitù al sud e l’auto-asservimento al nord, nell’espansione territoriale americana verso la costa pacifica sulle spoglie della guerra messico- americana. I resti dei costumi razzisti e inumani prima della guerra civile americana sono vissuti violentemente ancora oggi.
Per apprezzare la mia devozione contro il monopolio e per comprendere la mia devozione contro la privatizzazione, si è creduto necessario compartimentalizzare i due sentimenti diversi. Il sottile e contorto filo che collega l’Arkansas al remake egiziano della primavera araba che ha condotto a uno scambio multilaterale dei faraoni dei tempi moderni dice molto sulla nostra interconnettività sociale. Quello che abbiamo oggi è il terreno morale delle leggi antitrust che fermano un capitalista affamato dall’abbuffarsi apertamente di un intero settore di bisogni o desideri umani. Al contrario la paranoia globale è stata usata dai predatori internazionali e dai loro sponsor per rompere le reti di sicurezza dei paesi in via di sviluppo e attivare l’esternalizzazione delle loro economie nazionali.
Una navigazione attraverso la scienza e una camminata lungo la scogliera teologica, finiranno entrambe disilluse e non suscettibili. È una questione di tempo prima che qualcuno sia risucchiato nella scienza politica altamente sovvenzionata o nelle idiozie religiose. L’incapacità umana di sopportare il dolore o di evitare la colpa potrebbe condurci a vedere gli strazianti eventi storici attraverso occhiali dalle lenti rosa. In questo confuso ritratto del mondo, come fa una mentalità non conformista a mantenere una misura appropriata di salute mentale e di integrità?
"No, Buana, è meglio non sapere nulla, perché molte persone istruite sono dei grandi folli."
– Zio Tom
Non c’è alcuna vergogna nel non sapere. Questa virtù è estranea all’arroganza. Una dissezione chirurgica accademica dei beatificati classici dei Los pistorelos non porta un fifone a dubitare della santità degli pseudo intellettuali. Il tempo può cambiare il significato contestuale ma non l’intenzione. Immergersi nelle intenzioni di bizzarri richiedenti apre una scatola di vermi che senza dubbio ha umanizzato gli dei celebrati e indebolisce la loro eredità. Per così tanto tempo, il mondo è stato alimentato da numerose bugie per coprire i costrutti sociali. Un’ampia gamma di vistose denigrazioni sono diventate accettate come verità. La loro longevità nasce dalla noncuranza dialettica dei contadini moderni e dalla insensatezza degli accademici di alto rango.
La filosofia è un esercizio cerebrale isometrico olimpico che strizza l’autenticità dal cesto delle incertezze. È celebrata per la ridicola ricerca della comprensione di noi stessi per la nostra auto coscienza. Le persone di una parte del mondo intuitivamente rappresentano luoghi sconosciuti come un ricettacolo di mostri. A causa di premesse inappropriate che sono aggiunte a motivi subdoli, Immanuel Kant è stato incoronato come il più grande filosofo dei tempi moderni. Ho cercato la sua guida per spiegare l’origine delle diverse razze umane, in particolare dei neri, visto che stava per diventare la mia bussola culturale.
"La crescita delle parti molli del corpo ha dovuto aumentare in un clima caldo e umido. Questa crescita ha prodotto un naso grosso e rialzato e spesse labbra carnose. La pelle doveva essere oleosa, non solo per ridurre la sudorazione abbondante ma anche per tenere lontano il pericoloso assorbimento dell’aria umida e stagnante. La ricchezza delle particelle di ferro, che sono del resto presenti nel sangue di ogni essere umano, e, in questo caso, precipita nella sostanza a forma di rete attraverso l’evaporazione dell’acido fosforico (questo spiega il motivo per cui tutti i negri puzzano), è la causa del nero che brilla attraverso l’epidermide. […] Oltre a tutto questo, il calore umido stimola la forte crescita degli animali. In breve, tutti questi fattori contribuiscono all’origine del Negro, che è ben adatto a questo clima e cioè forte, in carne e agile. Tuttavia, visto che la sua terra madre gli fornisce così tanto, è anche pigro, indolente e sfaccendato." (____)
Adesso ho bisogno di una pausa. Tutti i marsupiali posti nella parte inferiore del totem, per favore permettetemi di proseguire con il livello di stupidità di Kant, sensazionalizzando la risposta dello sceicco Anta Diop, la teoria delle due culle. Il mio ritratto dell’origine di un Kracker è:
"La diminuzione delle parti molli è dovuta al clima freddo e secco. Questa degenerazione ha prodotto un sottile naso appuntito e labbra sottili. La pelle ha dovuto essere secca e semitrasparente, come misura protettiva per le povere condizioni igieniche, e, nel caso si bagnino lo spesso rivestimento inutile dell’epidermide è diluito (questo spiega il motivo per cui tutti i Kraker puzzano come cani bagnati). Oltre a tutto questo, il caldo secco promuove l’omosessualità. In breve, tutti questi fattori sono responsabili dell’origine del Kraker, che ben si adatta al clima e cioè, allampanato, aggressivo, che prova disgusto per l’esistenza, pessimista, sfruttatore delle donne, e pieno di depravazione morale. E, visto che il suo ambiente arido e freddo non permette una sussistenza a lungo termine, è anche sadico, provinciale e isterico. "
Se applaudite la mia risposta piccata, allora siete un Neanderthal. Affermazioni possono essere costruite per tenere conto degli occhi a mandorla degli asiatici o per generalizzare l’alito poco piacevole degli arabi. Con lo stesso spirito del giuramento di Ippocrate, non fare del male, la ricerca scientifica dovrebbe evitare di fornire stupide prove a stereotipi offensivi. Albert Einstein ha affermato che il razzismo è una malattia dei bianchi. Ignorava o non aveva evidenza di settarismi di altre razze. La nozione giapponese della purezza etnica o la nozione che i russi neri non sono neri. Poveri indigeni in Bolivia provano pietà e disprezzo per i neri. I neri africani guardano in modo torvo le donne che si accompagnano agli uomini bianchi. Un altro fantasma sopravvalutato e citato troppo spesso, David Hume, che presumo non fosse a conoscenza dell’università di Sankore, fondata all’inizio del 1300 a Timbuctu, ha scritto:
"Sono incline a sospettare che i negri e in generale tutte le altre specie di uomini (perché ce ne sono quattro o cinque tipi differenti) siano naturalmente inferiori ai bianchi. Non c’è mai stata alcuna civiltà se non bianca, e neppure alcun individuo rilevante né come azione né come riflessione. Nessun manufatto di particolare rilevanza tra di loro, nessuna arte, nessuna scienza. D’altro canto i più rudi e barbari dei bianchi, come gli antichi GERMANI, gli attuali TARTARI, hanno ancora qualcosa di notevole tra di loro, nei loro valori, nella loro forma di governo o in qualche altra particolarità."
C’è coerenza nella beatificazione di eroi caucasici nella maratona del razzismo. Ogni razza merita una medaglia di completamento per il loro contributo a questa assurda saga. Ibn Khaldun è un africano che credeva fermamente nel fatto che la Geometria illumini l’intelletto e ponga la mente nel verso giusto. É visto spesso come uno dei padrini della economia moderna, in particolare dell’economia monetaria (già). A quest’ uomo viene attribuito l’osservazione e l’articolazione del beneficio della divisione del lavoro nel suo libro Kitab al-Ibar ben prima che Adam Smith impacchettasse i concetti rubati ai fisiocrati francesi. Inoltre, Khaldun ha brillantemente introdotto la teoria del valore del lavoro secoli prima di David Ricardo. Ha anche detto di getto:
"Al di là del sud, non c’è alcuna civiltà in senso stretto. Ci sono solo umani che sono più vicini a stupidi animali che a esseri razionali. Vivono in boschi e grotte e mangiano erbe e cereali non lavorati. Spesso si mangiano tra loro. Non possono essere considerati esseri umani. "
Ogni secolo sembra cominciare e finire con la faziosa sintesi occidentale che regna suprema sull’universo. Nel mezzo del viaggio, l’intera umanità pone un’eccessiva venerazione verso vergognosi esseri umani considerati come i più grandi pensatori del loro tempo. Il caso più disdicevole è quello di Gandhi. Sono profondamente disturbato ogni volta che il Mahatma Gandhi è educatamente chiamato la "Grande anima" da chiunque non stia coraggiosamente indossando una svastica. L’ostinato pedofilo ha offerto la giurisprudenza agli indiani in Sud Africa sotto il sistema dell’Apartheid. Credeva nella purezza delle razze. Per Bapu, gli indiani erano senza dubbio inferiori ai caucasici ma si lamentava che:
"Potevamo capire di non essere nella stessa classe dei bianchi, ma essere posti allo stesso livello dei Nativi sembrava troppo da sopportare. I Kaffir sono di regola non civilizzati – i detenuti anche di più. Creano problemi, sono sporchi e vivono come animali." (___)
L’aristocratico francese, Joseph Arthur, è un esempio allarmante dei costi elevati di un prolungamento delle ipotesi pregiudiziali. Senza alcun indizio sul come condurre una ricerca scientifica, è diventato incredibilmente famoso per lo sviluppo della teoria della superiorità della razza ariana. Ha raggruppato le persone per il colore della loro pelle e ha affermato che il quoziente di intelligenza è determinato dall’eredità genetica. E il terzo Reich ha reso questo mantra irrazionale un punto fondamentale della sua carneficina organizzata. Oggi, skinhead farabutti, stupidi scienziati razzisti e misogini decantano questo stupido sospetto per dare le basi a un impegno che assurdamente viene contemplato all’interno degli istituti accademici.
Un buon passo avanti non si può attendere ricorrendo semplicemente alle tradizioni esistenti. Il pregiudizio scientifico scorre in profondità nelle vene accademiche. La faziosità è uno squilibrio morale che cavilla mentre la significatività dei valori fluttua. D’altro canto, il comportamento pregiudiziale infligge danni severi a tutta la società che ha come obiettivo la privazione dell’equità sociale di un altro individuo. Mentre stiamo sulla stessa pista da ballo, possiamo predire con il massimo grado di certezza il peggioramento dell’ingiustizia sociale e il ripetersi di tragedie commerciali su scala globale.
"Solo l’orecchio grossolano di una persona del tutto indifferente fa sembrare sempre uguale il canto di un uccello."
– Rosa Luxemburg
Il prolungato effetto di questa onnipotenza sintetica impallidisce a confronto con il cambiamento nella devastante guerra clandestina per il controllo delle menti del genere umano. Il crescente guadagno della scienza sulla religione è stato accreditato per la moderazione dell’intolleranza, del razzismo, del sessismo, dello schiavismo e di altre vistose assurdità. Altri risultati rendono perplessi. I trionfi scientifici contemporanei hanno condotto all’intellettualizzazione di ogni conversazione. In questa pazzia, gli esperti occidentali sono considerati infallibili, e i figli illegittimi occidentali sono visti come dei negli enclavi dei ghetti accademici intorno al mondo. Potreste essere stupiti dalla diarrea verbale razzista di Kant, Hume, Diop, Gandhi, e Khaldun. Come potevano questi stimati ambasciatori del comportamento e della luminescenza umana essere capaci di una tale terribile ignoranza?
Quando le persone cercano di preservare le attività tradizionali, dovremmo applaudire i loro sforzi. Il passato arricchisce la cultura contemporanea. In qualche caso, dovremmo ricorrere a delle misure estreme per correggere gli errori storici. Gente come Kant e Hume, solo per nominarne alcuni, e i loro iconici pregiudizi contenuti nei loro lavori hanno creato per secoli un ammontare non detto di danni devastanti. Rendere nullo tutto il loro lavoro è più che dare un esempio o un avvertimento ad altri bellicosi razzisti scientifici. Finire gli applausi per i loro misfatti e possibilmente curare l’umanità di validi argomenti diarroici. Chi è Eugen Karl Dühring?
Ogni stratagemma sull’ingiustizia si basa pesantemente sulla psicologia per manipolare la saggezza collettiva nel credere a una illusione di correttezza. A meno che non siate stati in trincea, osservando senza essere intimiditi gli istituti accademici economici, vi starete senza dubbio chiedendo quali siano le accuse specifiche che rivolgo al capitalismo. Sono diverse dalle correnti dimostrazioni e prove a cui siete stati desensibilizzati. Non è un compito facile accendere l’interruttore sui problemi sottostanti che sto inculcando nel vostro cervello. Per farvi vedere più chiaramente devo ritornare alla storia e attirarvi in un atto orribile di tradimento e di massima stupidità; Dred Scott vs. Sandford (1857).
Dopo meno di un secolo che Olaudah Equiano aveva pubblicato le sue memorie, Dred Scott, un Negro, ha cercato di andare in causa per avere la libertà sulla base della sua prolungata permanenza con il suo padrone in stati e territori dove la schiavitù era illegale. Nel presentare il caso in questo modo terribile, ha ratificato l’idea che essere umano non è una cosa a cui tutti gli esseri umani hanno diritto in virtù del fatto di essere semplicemente un essere umano; scemo! In questa decisione storica, la corte Suprema degli Stati Uniti ha rigettato la richiesta di Scott e ha dichiarato che né lui né alcuna altra persona di origine africana poteva richiedere la cittadinanza negli Stati Uniti perché erano proprietà come una sedia o un maiale; più scemo!
Nella mente di Scott e in quella della Suprema Corte degli Stati Uniti a quel tempo, a meno che un gruppo di esseri umani non rispettasse ambigue prerogative dell’essere umano, sono oggetti. Non ho alcuna simpatia verso Scott perché non aveva alcuna intenzione di abolire la schiavitù. Se gli fosse stato accordato lo stato di uomo libero, scommetto che avrebbe esercitato il privilegio di essere umano e acquistato i propri schiavi. Non mi aspetterei nulla di diverso da un sistema giudiziario che sta ancora cercando di trovare di ritrovare la strada verso i giorni intolleranti. Per tutto il diciannovesimo e ventesimo secolo, gli pseudo intellettuali sono andati al galoppo in tutto il mondo, consegnando una forte paternale per giustificare le classi sociali, politiche e commerciali. Perpetuano le ingiustizie sociali di qualsiasi tipo come una normale conseguenza naturale. Per loro, non siamo nulla di più che mezzi di produzione a disposizione e solo un piccolo numero di noi, i ricchi, sono creature speciali; esseri umani. In questi giorni e in questi tempi, questo vangelo mefitico ha guadagnato più terreno in campo accademico. Il novantanove percento ancora sostiene stoltamente questo osceno e mortificante costrutto sociale; scemi e più scemi!!!
CAPITOLO QUATTRO
1 I soliti sospetti
"Ci deve essere sempre un rimedio per il male e l’ingiustizia se solo sapessimo come trovarlo."
– Ida B. Wells
I
n apparenza, la fase attuale dell’umanità non ha nulla in comune con la crudeltà e la follia del passato. Per un buon motivo, si potrebbe concludere che non ci dovrebbe volere una lunga preparazione mentale per superare gli antichi Romani. Gli schiavi erano obbligati a combattere a morte contro un altro schiavo o contro un animale selvaggio per il divertimento degli spettatori. Nulla ci separa da questi teppisti primitivi nel modo in cui trangugiamo il guano intellettuale. Nonostante il fatto che il numero di dei si stia avvicinando a uno (il denaro), il nostro pretesto per sacrifici propiziatori di bambini non è molto diverso di quello degli adoratori di Moloch. La nostra irremovibile adorazione di politici psicopatici, elitisti religiosi, rozzi capitalisti, o per dirla semplice, dei coglioni che ne fan le veci, dimostra che siamo ancora entusiasticamente primitivi.
Nel macabro viaggio globale per la castrazione dell’integrità, scintille luminose stanno riempiendo l’universo. I risentimenti sociali stanno ribollendo. Stiamo vincendo in modo fenomenale la lotta contro la morte. Alcuni individui si prendono carico di molestare continuamente la normalità della società sottolineando le irrazionalità e le brutalità. I dissenzienti stanno ridicolizzando le convenzioni sociali, politiche e commerciali. In molti modi, la storia del mondo è come la cacca umana. È semplice pensare alle feci come a residui di quello che abbiamo trangugiato. In realtà, c’è di più nella composizione del vostro sterco; escludendo l’acqua, più del cinquanta per cento è composto da batteri che si sono rinfrescati nel vostro intestino. Durante l’evacuazione, molti dei batteri nel guano muoiono subito. Nell’evoluzione degli ominidi, gli errori morali non affrontano lo stesso destino. La progressione incompleta è alla base della stagnazione globale della coscienza.
Una volta che le voci per la giustizia sociale guadagnano popolarità, le combriccole dei megalomani si uniscono alla giuria che si appropria della celebrazione con un’aria di superbia. In barba a questo, i dialettici mitigano l’impatto dell’ammutinamento con analisi e competenze dominanti. I capitalisti rimproverano gli avvisi preveggenti come infondati e demagogici. Questi sono gli individui e i gruppi che maggiormente beneficiano delle disposizioni sociali e politiche che impregnano il fetore della miseria. La legione di pagliacci lancia vortici di parole incantanti e confonde le anime pigre non a conoscenza del nuovo cambio di paradigma. Perciò, per non essere superati, Golia con un occhio solo danno l’impressione di essere rilevanti, più preoccupati dei corretti elementi letterari rispetto a quello che viene detto. Nel frattempo, gli archeologi dedicano molto tempo ed energia alla ricerca delle feci umane più antiche.
La mia descrizione contemporanea del mondo in cui viviamo ha rimestato i bastioni dell’ipocrisia. Considerando che poco meno di un secolo dopo la seconda guerra mondiale, flirtiamo senza vergogna con l’assurda rappresentazione di un Adolf Hitler come un visionario e un messia. Alcuni romantici vanno anche oltre sottolineando le sanzioni imposte dopo la prima guerra mondiale per giustificare l’inferno tedesco e i crimini degli Schutzstaffel contro l’umanità. Per completare queste insolenze, i tedeschi di quell’epoca sono nella stessa favola derisi come adolescenti che innocentemente hanno abbracciato e giubilato due fondamenti di qualsiasi senso nazionale di grandezza, l'Herrenrasse e il Lebensraum. L’implicita creduloneria non è consistente con il convalidato sentimento tedesco della perfezione razziale.
In un’indagine sui dilemmi delle interpretazioni sociali e sui trattamenti raccomandati, uno astutamente medita sul concime scientifico di alcool e droghe che hanno usato gli pseudo intellettuali prima di buttare fuori la loro diarrea cerebrale. Le stelle sono quelle che meno hanno compreso e hanno il miglior arsenale di vecchi sermoni. Il misticismo e l’idiozia sono stati abusati per riempire le doline dell’apatia. Le massime teologiche sono gli strumenti più seduttivi per prolungare la fiacchezza pubblica e gli usuali entusiasti forti modus operandi nella soggiogazione delle masse. Le estese ed espanse dispute teoriche esoteriche e la letargia delle menti universali continua a schiacciare le aspirazioni sociali.
In un sincero tentativo di chiudere questa parte con una nota positiva, dovremmo darci una pacca sulle spalle per il continuo cesellamento di un senso di sicurezza. Fortifica l’attitudine apatica del pubblico. La valanga all’attacco del senso comune disintegra l’apprezzamento pubblico e incoraggia gli insorgenti. La tattica con successo contiene la nostra urgenza di richiesta di cambiamenti politici e sociali. L’indagine su pure idiozie del passato come l’eugenetica ci dice una cosa; il prezzo di ignorare gli ammutinamenti dei costumi sociali eccede di molto il costo per le nostre coscienze collettive.
Non mi fido del lento processo mentale per districare il mio macabro umore. In certi casi, lo sforzo di sradicare la durezza umana è sciocco. Viviamo e moriamo con patti sociali politici e commerciali confusi. Sarebbe un cattivo servizio per voi se delegassi agli apateisti il compito di sventrare le norme accettate. Siate consapevoli mentre il mio approccio diventerà totalmente offensivo.
"Non mi sono unito al movimento della resistenza per uccidere persone, per uccidere la nazione. Guardatemi ora. Sono una persona feroce? La mia coscienza è pulita."
– Saloth Sar
Il capitalismo è stato etichettato come il miglior meccanismo per offrire a ogni singolo partecipante uguali diritti e uguali opportunità. La servitù umana involontaria, la schiavitù, era ancora la regola generale di vita per gli umani riconosciuti quando questo accordo politico, sociale e commerciale è entrato sulla scena. Da allora abbiamo dato un nuovo tocco e un nuovo marchio di fabbrica all’oppressione prolungata. Una persona nasceva in schiavitù e moriva in schiavitù. Ai tempi nostri una persona viene in vita e muore in una innovativa e romanticizzata forma di schiavitù. Nell’osservazione del capitalismo, le variazioni dottrinali e la perpetua agonia sociale spesso si perdono nel mare dei capitalisti e negli schemi dei loro devoti correi.
La lista dei deprecabili argomenti degli occidentali elitari del motivo per cui miliardi di persone sono immersi in una terribile povertà è troppo lungo. C’è stato un tempo in cui un commercio equo era uno scambio equo. Gli occidentali portarono il vaiolo nel nuovo mondo. In cambio ebbero la sifilide. Per gli hipster, l’antidoto all’ingiustizia del commercio è il commercio equo e solidale. Nessuno di questi cervelli fiacchi sembra notare gli aspetti critici delle nazioni in fondo alla classifica della povertà. Un occidentale costantemente stimola la coreografia della liberazione del senso di orientamento sociale e delle aspirazioni delle nazioni in via di sviluppo. Pensare per un minuto che il commercio equo promuova condizioni di lavoro sane e salubri, protegga l’ambiente, permetta la trasparenza, e aiuti le comunità a costruire affari forti e floridi è assurdo per non dire rivoltante. Il singolo comico exploit della crociata del commercio equo è l’esibizione di oche giulive in parti dimenticate e abbandonate del mondo. Le ingerenze pervasive dei governi occidentali rafforzano lo status quo del commercio globale negli affari delle nazioni deboli. Il commercio equo è solo un altro classico trucchetto nauseante per assicurare l’autorità del capitalismo o, per dirla più semplicemente, una tecnica di shime-waza sociale commerciale e politica.
La furberia del commercio equo impallidisce al confronto di un’altra favola: la causalità tra il taglio dei costi e i prezzi. I costi produttivi devono essere ridotti all’osso per gli individui per venire incontro al costo dei loro voleri a scapito di quelli di un altro. C’è qualcosa di sbagliato nel segno dell’accettazione universale di questa falla emblematica di questo commercio. Questa delusione sancita dei compratori e il pegno verso la povertà delle nazioni dalla lingua legata elimina in modo opportuno qualsiasi rimorso mentre si osserva ipnotizzati la pila di rifiuti che produciamo. Il risultato di ogni schema di taglio dei costi è una crescita del surplus e un calo della qualità. Gli schemi di riduzione delle spese rendono i ricchi più ricchi e ingannano i poveri. È già troppo tardi per riconoscere che l’ossessione per il taglio dei costi sta rovinando l’ecosistema e il gusto umano.
Di tanto in tanto, il pedaggio di morte dei disastri del capitalismo ci tiene svegli di notte. Melodrammatici e sporadici suicidi nelle unità industriali cinesi offuscano le epidemie di Karōshi in Giappone; le persone stanno letteralmente lavorando fino a morire. Cosa hanno in comune innominabili tragedie del ventunesimo secolo come la fabbrica Tazreen Fashions in Bangladesh e quella del ventesimo secolo della fabbrica Triangle Shirtwaist negli Stati Uniti? Le porte per le scale e le uscite erano chiuse per impedire ai lavoratori di prendere delle pause non autorizzate e di compiere dei piccoli furti. Il taglio dei costi e le argomentazioni sui rischi morali del commercio equo hanno carne forte e saporita. L’imbroglio morale è appesantito da eccezionali mistificatori. Considerando gli altri vergognosi costi umani, né le cospirazioni dei furfanti né le melodrammatiche scene nelle fabbriche sono i punti di concorrenza delle parodie del capitalismo. Il veleno del capitalismo è preparato dalla primitiva ingordigia dei lavoratori, dal desiderio di grandezza dei regimi e dalla elegante voracità degli avvoltoi.
"La morte ha depositato le sue uova nella ferita."
– Federico del Sagrado Corazón de Jesús García Lorca
I trucchi della prosperità sono cosparsi di banderuole che accreditano di tutto il libero mercato. Queste illusioni di ricchezza globale sono arrivate per legittimare una obsolescenza pianificata. Non appena i concetti riammodernati scoloriscono e il mondo affronta i ricorrenti crolli del commercio, i capitalisti rifanno partire il circo. Tutti ottengono una dozzina di pass gratuiti per vedere i goffi Blemmi, passare fedeli contro i folli Sciopodi e le combriccole dell’austerità. Questi inquietanti spettacoli di lotta dissolvono con successo qualsiasi tentativo di un dialogo sincero sulla condivisione del surplus in una retorica pretenziosa. Occasionalmente, il codice di austerità di Hammurabi e le baruffe sulla stabilità delle spese vanno fuori controllo per finire in una serie di orribili rendezvous con la morte. Molto tempo è passato da quando i geni delle misure di austerità e i protagonisti delle spese erano fisicamente schiacciati. Più del senso che siano notoriamente indifferenti riguardo alle tragedie quando si guardano da lontano, la nostra predilezione per la celebrazione continua degli inventati "années folles" ha ammutolito gli scontri diabolici.
I motivetti dell’austerità e le burle sulle spese sono alibi per la protezione degli interessi dei capitalisti. Vari ordini cavallereschi accademici che mettono a punto pile di brandelli di prove allucinanti per sfoggiare la loro immoralità e stimolare i capitalisti. Tutti questi diversi e molto divergenti desperados cominciano il loro ragionamento razionale sulle stesse premesse decorose: le persone hanno talenti differenti. Da questa argomentazione progressista, estraggono un discorso moralista orribile che implica che i capitalisti sono dei carrieristi che utilizzano i loro talenti innati. L’affermazione che solo pochi prescelti meritino di andare bene al di là di qualunque compenso immaginabile aggiunge gusto alla manipolazione di massa. Un piccolo numero di superuomini, chiamati capitalisti, possiedono un misto di parsimonia divina e predisposizione cromosomica per adempiere al necessario sacrificio di accumulare una ricchezza stupefacente. Poi c’è il resto; i mortali ordinari che non hanno le caratteristiche suddette. Gli "altri" umani hanno una intrinseca imperfezione morale nell’indulgere nella dissolutezza e di perdersi in spese pazze che li costringe al dolore perpetuo. Essi meritano giustamente una minuscola parte del guadagno generato da qualsiasi impresa. La mancanza di senso di questo racconto è uno sfacciato disprezzo di un minimo accumulo di reddito in contrasto con l’eccessivo allargamento della ricchezza. È il classico caso di impiccagione della vittima. La cattiva notizia è che questa stupida satira che insieme glorifica e banalizza il pregiudizio sociale è diffusa a livello mondiale ed è troppo spesso abusata per gettare fango sulle nazioni e su un intero emisfero.
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