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Il Lupo È Qui (Volume 1)
Il Lupo È Qui (Volume 1)
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Il Lupo È Qui (Volume 1)

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Il Lupo È Qui (Volume 1)
Emily Evans

Chi sospetterebbe di lei sotto questa perfetta copertura? La migliore delle coperture è mostrarsi servizievole e disponibile; una lezione una lezione appresa nella maniera più dura durante la sua gioventù...

Ma con quell'aria di figlia perfetta, Rudy di notte diventa spogliarellista e non si eccita davvero se non in circostanze molto insolite: l'omicidio. Per questo usa il suo fascino e manda le sue vittime in estasi. Ma il cappio inizia a stringersi quando un nuovo uomo arriva sul suo percorso e le tracce aumentano...

Questo è il primo volume della serie ”Il lupo è qui”. Questo oscuro romanzo erotico non è adatto a tutti i lettori.

Translator: Eva Melisa Mastroianni

Il lupo è qui (volume 1)

Copyright © 2021 by Mathieu Stark

All rights reserved.

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Indice

Il lupo è qui (#ud50fe975-4da9-509b-bb5c-a18924318640)

Capitolo 1 (#uc04d011c-c976-5d3e-a67b-bb8190dab7a6)

Capitolo 2 (#ub196b9ee-38cf-5590-8115-0fc9f3f75e19)

Capitolo 3 (#u2fe2e7c8-dfb5-514e-a6fd-f36fce9370b0)

Capitolo 4 (#u4e065bc8-efa4-51b8-8449-58505a7298ea)

Capitolo 5 (#u45eb6732-ab11-52bf-890d-681496f25997)

Capitolo 6 (#u61a45c33-dfa5-51fb-b543-fb2a38dd4064)

Capitolo 7 (#u86e15492-3418-5490-9cec-2cc9b5103dbe)

Il lupo è qui

“Facciamo una passeggiata nei boschi

Mentre il lupo non c’è

Se il lupo fosse lì

Ci mangerebbe

Ma dal momento che non è lì...”

Mi sono chiesto spesso se il lupo ci avrebbe mangiato davvero e, soprattutto, come reagirebbero tutte quelle persone che invitano a passeggiare nei boschi nell’ipotetica assenza del lupo cattivo. Siamo realistici, se queste persone evitassero di giocare con il fuoco, avrebbero più probabilità di non essere mangiate dal lupo. Quindi... Il lupo è davvero così cattivo? E poi, infine, non è proprio in natura che un predatore come il lupo mangia le proprie vittime?

Lasciate che vi racconti una piccola storia.

Capitolo 1

Allora, lo senti? Eh? Dimmelo, puttana, lo senti tutto?

Dannazione, perché questo tizio mi chiede sempre la stessa cosa proprio in quel momento? Appena entrati in questa stanza di un motel ad ore nei pressi del mio posto di lavoro, questo tizio panciuto sulla cinquantina non aspetta neanche un secondo.

Mi sbatte contro il muro, mi tira giù il perizoma, apre la patta e inizia a penetrarmi alla pecorina senza tante cerimonie. Con una mano mi afferra i fianchi per dar loro un ritmo vivace e con l’altra mi tira i capelli.

Da circa tre minuti mi sta parlando sboccatamente dicendomi cose del tipo “cagna”, “ti piace, stronza?”. In pratica nulla di originale. È così affamato di sesso che probabilmente finirà in pochi secondi.

Nel frattempo, devo fare la mia parte per soddisfare gli ultimi attimi di questo poveretto.

Oh sì, sei il migliore! Vai così!

Avanti, dillo che aspettavi questo! Dillo che ti piace quando ti scopo così, brutta puttana! Cazzo, sto venendo.

Che vi dicevo?

Vengono nel locale in cui lavoro per soddisfare le loro piccole perversioni e possibilmente fare sesso con qualche ragazza, ma alla fine non hanno poi molto nei pantaloni. Lo sento allontanarsi da me e lo vedo accasciarsi sul letto che fino a pochi istanti fa non aveva neanche considerato.

Mi tiro su il perizoma. Chissà se questo tizio ce la farà a sopportare un secondo round! Sta tutto lì. Dovrò conversare ancora un po’ per ottenere finalmente quello che sto cercando. Questi tizi, questi clienti mi eccitano in un solo modo. C’è solo una cosa che mi fa godere della loro compagnia. Ma, adesso, è troppo presto. Se lo facessi così, ora, senza un po’ di messa in scena, non ci sarebbe gusto.

Continuo a guardare questo poveraccio che sta per avere tutta la mia attenzione e che finalmente darà un senso alla mia giornata.

Quindi ti riposi? Proprio ora? Mi avevi detto di mettere in conto tutta la notte!

Seguo la tattica classica: stuzzico la sua virilità, faccio la parte della sgualdrina, sbottono delicatamente la camicetta, mi tolgo la gonna e le mutande sotto il suo sguardo interessato. Lascio che mi osservi, che mi desideri fino a perdere la testa.

Vuole dimostrarmi a tutti i costi che è un vero uomo. Sono così scontati. È facilissimo incastrarli, ma è così piacevole farlo. Do una rapida occhiata alla stanza; il letto con le sponde può fare al mio caso... perfetto. C’è anche un comodino accanto al letto. Già immagino il seguito.

Ma certo che avrai il resto! Questi erano solo i preliminari. Forza, vieni qui... Ti farò rimpiangere di non avermi conosciuto prima.

Ti va di giocare per renderlo più piccante?

Ma certo, tesoro! Sii creativa, lo stallone ti aspetta.

Tiro fuori dalla borsa un paio di manette in pelliccia e le poggio sul comodino. Benissimo, capisce al volo. È già mezzo nudo. Si direbbe che questo affascinante signore sia uno veloce. Dai tesoruccio... a giudicare dal tuo abbigliamento potresti essere un assicuratore o un venditore di bagni.

Divertiti, la tua mogliettina non ti offre questo genere di cose tutti i giorni. Si allunga sul letto, nudo come un verme. Mi metto cavalcioni su di lui, gli afferro le braccia e gliele metto contro le sbarre del letto. Continuo a sbottonarmi la camicetta. È fortunato... Stasera sono dell’umore giusto.

I suoi occhi brillano di desiderio. Gli passo la lingua sul petto e scendo giù fino all’attaccatura del pene che afferro a bocca piena. Lo sento emettere sospiri di piacere. Gioco con la lingua spostandomi dalla punta fino all’attaccatura del suo membro.

Freme leggermente e il suo cazzo si gonfia un po’. È impaziente, lo sento. Risalgo con la lingua lungo il suo petto e m’impalo letteralmente sul suo pene. Lo guardo dritto negli occhi.

È impaziente, vuole di più. Muovo leggermente le reni per dargli i suoi ultimi brividi di piacere. Mi sporgo verso la borsa chiedendogli...

Dimmi, cosa faresti se il lupo fosse qui?

Te lo sto dando il lupo! Fermati e fammi godere!

Peccato che tu non sia più giocherellone.

Così, faccia a faccia, tiro fuori un coltello. Adoro questo momento in cui esitano. Mentre si chiedono se ho intenzione di giocare o se voglio ucciderli. Opzione numero due, mio caro. Io sono il lupo e tu sei morto. Rapidamente e con violenza gli taglio le vene e gli metto la mano sulla bocca. Ancora posizionata sopra di lui, lo osservo mentre sanguina e lotta. È questo il momento in cui mi diverto di più. Il suo sangue si riversa sul letto, sulle mie cosce. In un batter d’occhio la sensazione del sangue caldo sulla pelle mi fa godere. Lo guardo agonizzare e, a poco a poco, molto lentamente, sento la vita che lo lascia. Morire con i polsi tagliati richiede tempo. Gli ho reciso l’arteria e presto smetterà di dimenarsi, ma resterà ancora vivo. Ci vorrà qualche ora prima che muoia, ma io, nel frattempo, avrò già sistemato la scena per farlo sembrare un suicidio e sarò tornata a casa.

Il vantaggio di questi hotel “da una botta e via” di nuova generazione è che non hanno telecamere e soprattutto non ci sono receptionist di notte. Il tutto viene fatto dalla macchinetta all'ingresso dove si trova l’unico punto con telecamera E lui era solo al momento della registrazione della camera. La polizia penserà che abbia voluto suicidarsi dopo aver rotto con la sua donna. Di solito pensano a quello. Non è di certo la mia prima volta. Continuo ad avere davanti agli occhi quel maiale grasso mentre si dissangua. Per un colpo ben riuscito è importante che io stringa bene le manette sotto la vena per creare una sorta di laccio emostatico. In questo modo il sangue esce più velocemente.

Vado a fare la doccia con calma. La serata è andata benissimo ed è stata molto soddisfacente. Un altro di questi cattivi è passato per le mie mani e, a dirla tutta, se non rischiassi di essere scoperta per strada, terrei volentieri il suo sangue su di me per prolungarne il gusto. Ma, purtroppo, tutte le cose belle finiscono. Quando esco dalla doccia, vedo questo figlio di puttana che si è pisciato addosso e ha la bava alla bocca. Tolgo le manette, tanto non avrebbe la forza di difendersi visto che ormai ha perso troppo sangue. Mi avvicino al suo orecchio; so che può sentirmi: “Peccato che tu non abbia potuto rispondere. Il lupo sono io”. Cancello le ultime poche tracce del mio passaggio e lo lascio morire tutto solo.

La camera è affittata per altre tre ore. Quando tornerà di nuovo disponibile, non risaliranno a me tanto facilmente. E ci vorrà ancora più tempo prima che sospettino di me. Dopotutto io sono Miss Perfettina. Nessuno potrà mai immaginare quali segreti si nascondono sotto i miei capelli castani e dietro i miei occhi verdi da lupo. Io sono la dolce e gentile Ruby che non ha avuto fortuna nella vita. Se sapessero come mi diverto, resterebbero a bocca aperta.


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