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Il Diavolo È Nei Dettagli
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Il Diavolo È Nei Dettagli

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Il Diavolo ? Nei Dettagli
T. M. Bilderback

Un Agente letterario esamina uno strano contratto... William Lewis ? un agente letterario. Nel corso degli anni, ? andato a svolgere il suo lavoro nella piccola citt? di Perry, nella contea di Sardis. Come agente letterario, William ha firmato molti contratti ai suoi tempi. Ha fatto da consulente ai suoi clienti aiutandoli ad ottenere le migliori condizioni contrattuali possibili. Mentre William sta pranzando al ristorante Ethel nella citt? di Perry  viene avvicinato da Raymond Hollingsworth. Costui ha un contratto che gli piacerebbe sottoporre a William e per il quale gradirebbe la sua consulenza legale. William accetta di aiutarlo. Ci? che William non sa ? che Hollingsworth ha qualcosa da nascondere..., Come afferma lui stesso  ” Il diavolo ? nei dettagli” ... specialmente nella contea di Sardis!  Scopri come va a finire la storia e leggi il terzo libro della serie Novelle della Contea di Sardis di T. M. Bilderback!

IL DIAVOLO E’ NEI DETTAGLI

Una novella della Contea di Sardis

di

T.M. Bilderback

Traduzione di

Patrizia Barrera

Copyright © 2017 by T. M. Bilderback

Cover design by Christi L. Bilderback

Cover photo © Can Stock Photo Inc. / Elisanth

All rights reserved.

Sommario

Titolo (#u3e05894c-f8a6-5ed0-9e4d-81fed901b028)

Copyright (#ua23bf612-0020-5a85-a972-e7e67db20e00)

Indice (#u8764a192-6fa1-5694-a62a-9c3320f266d4)

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INDICE DEI CONTENUTI

Copyright

Il Diavolo ? nei dettagli – Una novella della Contea di Sardis

Biografia dell’Autore

Bibliografia dell’Autore

"Ah, ricordo quando era sufficiente la parola di un uomo per concludere un accordo!"

L'uomo che aveva esclamato queste parole stava seduto a un tavolo accanto al mio, nella trattoria da Ethel, in una piccola citt? del sud - Perry - nella contea di Sardis.

Lo guardai, mi resi conto che stava parlando con me e gli feci un cenno col capo, a denti stretti.

"Davvero, signore?" Cercai di non usare un tono duro e di non sembrare scortese, ma temo di non esserci riuscito del tutto. Ero ansioso di tornare al contratto che stavo studiando per un cliente.

"Davvero. Non so se lo sai, ma una volta ? cos? che si facevano i patti, tra le persone.”

Alzai di nuovo lo sguardo dal contratto che stavo studiando. Questa volta dovetti risultare leggermente stizzito.

“Purtroppo oggi non ? pi? cos?. Di questi tempi, il diavolo ? nei dettagli. "

Il vecchio ridacchi?.

"Eh s?, dici bene, signore!"

Tornai alla data e al luogo del mio contratto, sperando che il vecchio avesse capito l’antifona. Ma purtroppo non fu cos?

"Che cos’? che attira tanto la tua attenzione, amico?” mi chiese ancora.

Alzai di nuovo lo sguardo, per un attimo.

"Un contratto. Per un cliente. E ho davvero bisogno di leggerlo. Ho un appuntamento con lui tra un'ora. ”

“Una maledetta ora? Non ? molto, vero, ragazzo? "

Io sorrisi.

"Potrebbe bastare, se potessi leggerlo in pace."

Il vecchio mi guard? con i suoi occhi vacui e gialli, e potei leggergli dentro un guizzo di furbizia che mi fece raggelare.

"Quindi sei un avvocato?"

Feci un cenno col capo, senza alzare lo sguardo.

"Un agente. Un agente letterario. "

"Ma studi i contratti, vero ?"

Annuii.

“E se io avessi un contratto da farti vedere, gli daresti uno sguardo? Metteresti una firma per me?”

Lo guardai, e questa volta non nascosi la mia impazienza.

"Senti, nonno ... se mi lasci in pace a fare il mio lavoro, mi spulcer? tutti i contratti che vuoi e ti dar? volentieri una mano! Ma ora, per favore, lasciami finire il mio lavoro!”

Il vecchio si alz? lentamente, e il suo corpo curvo e sofferente tradiva l’avanzata vecchiaia e la vita difficile che aveva avuto. Si trascin? a fatica accanto a me e disse: "Mi chiamo Hollingsworth. Torner? tra poco qui, in questa bettola maledetta, e ti sottoporr? il mio contratto. Ti prendo in parola, amico.”

Io lo guardai e annuii col capo. “D’accordo. Sono William Lewis."

Hollingsworth si avvicin? lentamente al registratore di cassa e pag? il conto. Ci mise un po’ ad armeggiare con il portafoglio, a causa dell’artrosi alle mani. Una volta che ebbe finito, rimise il portafoglio nella tasca dei calzoni e alz? la testa con fierezza.

Io finii il mio caff? e salutai con la mano lo sceriffo Napier e il suo vice, Alan Blake, mentre lasciavo Ethel e tornavo nel mio ufficio per incontrarmi col mio cliente. Avevo dimenticato completamente il vecchio, ormai.

***

LA SETTIMANA SUCCESSIVA fu un caos completo.

Essere un agente letterario non ? come un normale lavoro dalle nove alle cinque, non conta quanta fatica si fa. Ed ? ancora pi? difficile in una piccola citt? come Perry. Perry ? cos? lontano da New York, che a volte mi sembra di dover fare un patto col diavolo per ogni minima cosa.

Essere un agente letterario, oggi, significa scavare dal mucchio di libri spazzatura qualcosa di buono, il che diventa ogni giorno pi? difficile, e poi cercare di contattare, direttamente o tramite skype, una casa editrice seria a cui di solito interessa una cosa sola: questo libro ? abbastanza buono, per la trama o il soggetto, da farci guadagnare un mucchio di soldi? Inoltre bisogna anche trattare con gli autori...quelli che sono gi? clienti e quelli che lo diventeranno..

Insomma, non ? facile.

Continuo a sperare che prima o poi far? il colpaccio, ma oggi con il self-publishing a stento riesco a trovare un modo per giustificare il 15% che mi prendo per il mio lavoro . A volte sono costretto a lanciarmi in imprese disperate con le Case Editrici, e solo per ottenere un anticipo di cinque o diecimila dollari da versare al mio cliente..

Un anticipo di cinquemila dollari significano solo settecentocinquanta dollari per me. Non riesco pi? a convincere nessuna delle grandi catene editoriali a fare una campagna di promozione per un nuovo libro, quindi le possibilit? di ottenere un anticipo sono praticamente poco pi? di zero. E quelle rare volte che ci riesco l’Editore molla l’autore.

Finora ho avuto successo con tre clienti. Tutti e tre sono diventati autori indipendenti di un certo rilievo e hanno ottenuto anche dei premi con i libri rifiutati dalla editoria ufficiale. Ma ormai non hanno pi? bisogno di me, non c’? necessit? del mio aiuto quando pubblichi da solo i tuoi libri, quindi non vedr? pi? un centesimo da parte loro..

Per colpa del self-publishing non guadagno pi? niente. Ed ? sempre pi? difficile darmi un tono coi nuovi autori che contatto, visto lo scarso giro di denaro che arriva nelle mie tasche.


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