banner banner banner
Versi Per Ragazzi
Versi Per Ragazzi
Оценить:
Рейтинг: 0

Полная версия:

Versi Per Ragazzi

скачать книгу бесплатно


―Perché mi avete chiamato?

―E uno di loro glielo spiegò.

―Erano lì per terra

non so cosa sia potuto capitare.

La tartaruga lentamente

fino a lì era riuscita ad arrivare.

Quando era ormai vicina

immediatamente individuò

un odore molto strano

e il problema sistemò.

―Che li si tirino su in fretta

attenzione a non respirare

dopo averli portati via da questo posto

tutto si andrà a sistemare.

Gli elefanti li avevano raccolti

ancora erano storditi

in un altro posto li avevano portati

e per un po’ avevano aspettato.

Con l’aria che loro arrivava

lo stordimento sparì

i due già molto bene si sentivano

e così il tutto finì.

―Grazie amica tartaruga.

―i due a lei dire―,

e a voi amici

un altro grazie bisogna ribadire.

Tutti ora erano contenti

il problema si era riusciti a superare

gli elefanti ormai a posto

verso il fiume avevano deciso di andare.

Tutti a giocare nell’acqua

la giornata così era passata

la tartaruga se n’era andata via

sentendosi molto appagata.

Sempre le piaceva essere di aiuto

e tutti lì avevano già ben imparato

che ogni volta che si fosse presentato un problema

lei lo avrebbe sistemato.

Per questo gli elefanti

a chiamarla si erano affrettati

perché erano assolutamente sicuri

del fatto che sempre sarebbero stati aiutati.

Era la più saggia di tutti

sempre sapeva sistemare

qualsiasi problema potesse venir fuori

sempre lo riusciva a fare.

AMORE

2. SUL FONDO DEL MARE

Nuotando fino al fondo

un giorno ci si imbatteva

in un piccolo pesciolino

che esplorarlo voleva.

Mai era andato

tanto in profondità e pensava

“Cosa potrò trovare lì?”

e nuotava e nuotava.

Quando stava per arrivare

di colpo lui si soffermò

su un’ombra molto grande

e un poco si spaventò.

Perché lui non sapeva

chi avrebbe mai potuto abitare

in un luogo così basso e profondo

e si mise a gridare.

―Vengo solo per vedere

cosa qui ci sta

non voglio portarmi via nulla

nè restare a vivere qua.

L’ombra si stava avvicinando

e più grande si faceva

il piccolo spaventato

di nuovo lo ripeteva.

―Che non voglio farti nulla

desideravo solo venire a guardare

per vedere cosa c’è sul fondo

per poi via andare.

Era rimasto in silenzio

per vedere cosa si verificava

ma l’ombra avanzava

e già molto vicino si trovava.

Gli occhietti il piccolo

dalla paura aveva serrato

non vedendo chi accanto a lui

proprio lì era arrivato.

―Piccolo, cosa fai qui?

―qualcuno gli aveva domandato.

Aveva così aperto un occhietto solo

e immediatamente di capire fu in grado.

Quest’ombra che arrivava

al suo fianco si era riuscita ad avvicinare

nuotando era accanto a lui

ma non aveva finito col farsi da lei divorare.

Era una grande balena

che lì vicino a nuotare stava

ciò che lo vide da lontano

e stranita ne restava.

E dato che non era il suo posto

credeva che stesse capitando

al pesciolino qualcosa di strano

e ad aiutarlo si stava così avvicinando.